Il caffè del Messico

Cacao, avocado, mais, sono molti i prodotti tipici che fanno pensare al Messico e, forse con una certa sorpresa, il caffè messicano è fra questi.

Il caffè del Messico #2
Il caffè del Messico #2

Tanto che se i suoi cereali sono la parte più significativa delle esportazioni messicane, il caffè raggiunge comunque il 3% della produzione mondiale.

La coltivazione avviene soprattutto nella parte centrale e meridionale del Paese per essere esportato in Europa, Canada e Stati Uniti con un forte impatto sotto l’aspetto sociale ed economico in Messico.

Le statistiche indicano che il Messico è al nono posto nella produzione di caffè in tutto il mondo, preceduto da Brasile, Vietnam, Colombia, Indonesia, Etiopia, Honduras, India e Uganda, con una produzione annua di oltre 234.000 tonnellate.

La storia del caffè del Messico è piuttosto lunga.

Dall'arrivo nel Nuovo Continente, intorno al 1720, il caffè passò rapidamente dall'essere un elemento esotico ad un pianta perfettamente adattata alle condizioni delle foreste americane. In molti casi finì con il sostituire persino il cacao. Giunse nella regione messicana di Cordova (Veracruz) nel 1796, proveniente dall'isola di Cuba.

La gestione delle fattorie di caffè in Messico ha attraversato tre periodi.

La prima, con grandi proprietari terrieri si concluse dopo la depressione degli anni Trenta del Novecento. La presidenza di Lázaro Cárdenas, riformò la situazione agraria distribuendo il terreno alle comunità contadine nazionalizzate (ejidos). In seguito, dalla decade degli anni cinquanta, le fattorie tornarono in mano di molti piccoli proprietari.

Attualmente ci sono oltre 282 mila produttori distribuiti in dodici Stati della Repubblica Messicana:

Oaxaca, Chiapas, Veracruz, Puebla, Guerrero, Colima, San Luis Potosí, Jalisco, Hidalgo, Querétaro, Nayarit e Tabasco.

I generi e le varietà di Coffea coltivati in Messico.

In Messico si coltivano entrambi i generi di Coffea più utilizzati commercialmente, sia la coffea arabica a volte conosciuta come Arábiga, sia la coffea canephora comunemente nota come Robusta.

Il caffè Robusta è, però coltivato in misura minore rispetto all'Arabica ed è utilizzato, come in altri Paesi (ad esempio il caffè prodotto in Brasile), principalmente per la produzione di caffè solubile.

Il caffè Arabica nella terra degli antichi Aztechi la si può trovare in più di 120 varietà.

Alcune zone e alcuni produttori locali sono riusciti a valorizzare le varietà da loro coltivate tanto che alcune sono ricercate per il sapore che infondono nella bevanda.

Le maggiori varietà di caffè arabica in Messico sono:

La Criollo (Creolo) è anche conosciuta come Typica o Indio.

Probabilmente è la varietà di caffè che più si adatta al territorio messicano e. forse, anche per questo è considerato il primo ad essere stato coltivato in America tropicale. È un arbusto che preferisce la coltivazione all'ombra e offre un gusto squisito con acidità acuta. È spesso usato per sviluppare le altre varietà nonostante sia molto sensibile alle malattie come quella della ruggine.

La Bourbon è molto conosciuta e coltivata in Chiapas. Offre una produzione maggiore ed una grande adattabilità alle diverse quote oltre una buona resistenza al vento. Deve il suo nome al fatto che fu dall'isola Bourbon, nell'oceano Indiano, in seguito chiamata Réunion. Molto coltivata in Brasile è meno sensibile di altre varietà ai raggi del sole, raggiungendo l'altezza della sua produzione in età precoce.

Le zone e le varietà del caffè in Messico

Le zone e le varietà del caffè in Messico
Le zone e le varietà del caffè in Messico

Di qualità leggermente inferiore la Caturra è probabilmente una mutazione delle piante di Bourbon.

La varietà Catimor nasce da un incrocio di Caturra e un altro ibrido noto come Timor. Particolarmente resistente alla ruggine, anche se è di qualità inferiore È stato creato in Portogallo nel 1959 ed è nota come "varietà dei poveri".

Mundo Novo, è il risultato di un incrocio naturale tra le varietà Bourbón e Typica: è una pianta di dimensioni elevate, vigorosa e produttiva.

Molto apprezzate sono infine la Pluma Hidalgo, la Garnica, la Garien e la Oro Azteca.

Parlando poi delle zone dove il caffè ha avuto un particolare successo in Messico non si può dimenticare il Chiapas.

Il caffè messicano in alcune zone del Chiapas ha ottenuto la denominazione di origine perchè coltivato su terreni vulcanici, in aree in cui c'è bel tempo durante tutto l'anno e in condizioni ottimali di umidità.

Più di 30 mila ettari sono destinati alla coltivazione della pianta solo nelle zone del Chiapas e Oaxaca.

La produzione si distribuisce in 15 Stati: Nayarit, Jalisco, San Luis, Potosí, Querétaro, Colima, Michoacán, Hidalgo, Estado de México, Puebla, Guerrero, Morelos, Veracruz, Oaxaca, Chiapas, Tabasco.

Particolarmente interessante è la produzione di caffè biologico in Messico.

Questo tipo di prodotto in contrasto con le procedure di impianto moderne e con l’uso di pesticidi e prodotti chimici è sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori.

Il caffè biologico in Messico
Il caffè biologico in Messico

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In questo aspetto, il Messico si presenta come uno dei principali produttori di Caffè biologico nel mondo.

Il Messico aveva realizzato una produzione di 3,1 milioni di sacchi (di 60 chili) di caffè nel 2016, decisamente molto pochi se paragonati ai 55 milioni di sacchi in Brasile, il più grande produttore del mondo.

Tuttavia oggi sempre più messicani decidono di coltivare caffè biologico che grazie alla sua qualità risulta essere vantaggioso per le piccole piantagioni.

È una scelta che avviene nella consapevolezza che la ricerca della sostenibilità non passa dalla realizzazione di grandi volumi che impoveriscono la terra come la monocoltura, ma da un rispetto per la biodiversità.

Foto articolo elaborazione CaffèBook.it, Pixabay e Wikipedia.