La fortezza di Koi Krylgan Kala costruita per guardare il sorgere delle Pleiadi

Nel 1938 l'Unione Sovietica lanciò una spedizione scientifica nella Corasmia scoprendo il sito archeologico della fortezza di Koi Krylgan Kala.

La fortezza di Koi Krylgan Kala nella Corasmia

La fortezza di Koi Krylgan Kala nella Corasmia
La fortezza di Koi Krylgan Kala nella Corasmia

La Corasmia è una regione asiatica dell'attuale Uzbekistan che si trova lungo il percorso del fiume Amudar’ja (anche Amu Darya, 2620 km; bacino di 465.000 km2) che dall'altopiano del Pamir giunge al lago d’Aral.

Il fiume (chiamato in arabo anche Gaiḥūn) era noto anche agli antichi Greci sotto il nome di Oxus mentre la regione è stata conosciuta con tanti nomi fra i quali: Khorezm, Chorasmia, Khorasam e Chorezm.

Fra il VI e il IV secolo a.C. la regione era occupata dagli Achemenidi che si arresero senza fare troppa resistenza ad Alessandro Magno nel 328 a.C.. In realtà il re macedone era molto abile nella propaganda della sua immagine e molti popoli gli offrirono l’amicizia.

Alessandro si faceva seguire da molti storici greci e questi descrissero il re della Corasmia come il dominatore nomade che governava un deserto vuoto.

La Corasmia Archaeological and Ethnographic Expedition di Sergey Pavlovitch Tolstov

La Corasmia Archaeological and Ethnographic Expedition di Sergey Pavlovitch Tolstov
La Corasmia Archaeological and Ethnographic Expedition di Sergey Pavlovitch Tolstov

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Ma la Corasmia Archaeological and Ethnographic Expedition che esplorò la regione nel 1938 sotto la guida di Sergey Pavlovitch Tolstov scoprì che gli storici e biografi greci si sbagliavano.

Fra le scoperte più avvolte dal mistero della spedizione vi fu una sorta di fortezza costruita tra il IV e il III secolo a.C.

Si tratta di un sorprendente edificio centrale circolare a due piani alto circa 10 metri con un diametro di 45 metri e un muro di 7 metri di spessore. C'erano otto stanze a volta nel piano inferiore e una galleria degli arcieri sopra. Un muro di fortificazione esterno circondava questa torre ad una distanza di 15 metri.

Tra la struttura centrale e il muro perimetrale sono presenti resti di altri edifici. Il diametro totale della struttura è di 87 metri. L'edificio è circondato da un fossato largo 15 metri e profondo 3 metri.

Ci sono almeno tre ipotesi sul ruolo che svolgeva questo edificio per gli Achemenidi.

statuetta 4 Corasmia Koi Krylgan Kala
statuetta 4 Corasmia Koi Krylgan Kala

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Era una fortezza per controllare il regno corasmita? Era un complesso religioso? Oppure era un osservatorio astronomico?

Secondo alcuni scienziati era un tempio zoroastriano nei cui vani sotterranei furono sepolti i re, ma altre teorie affermano che fosse stato costruito a seguito dell'eclissi solare del 29 febbraio 357 a.C.

È probabile che le tre funzioni o si siano alternate nel corso della storia, o si siano combinate per portare alla costruzione della fortezza di Koi Krylgan Kala.

Uno studio ha poi recentemente mostrato che la costruzione segue una direzione molto vicina all'innalzamento eliaco delle Pleiadi (cioè apparizione delle stelle poco prima del sorgere del Sole) e che avvenne (probabilmente) all’epoca della terza alluvione del fiume Amu Darya. Questi eventi avevano un significato speciale nella cultura dell'antica Khorezm.

Disegno della fortezza di Koi Krylgan Kala nella Corasmia

Disegno della fortezza di Koi Krylgan Kala nella Corasmia
Disegno della fortezza di Koi Krylgan Kala nella Corasmia

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Il complesso Koi Krylgan Kala si trova vicino alla città di Taza-Kel'timinar nel Karakalpakstan (o Caracalpachistan), una delle repubbliche autonome dell'attuale Uzbekistan.

Le ricerche effettuate negli anni '50 portarono alla luce: resti di ceramiche (alcune decorate con rilievi) statuette in terracotta di divinità, (principalmente Anahita, dea delle acque e della fertilità) e di animali e varie iscrizioni.

I ricercatori sono convinti che la regione fosse un tempo fertile e ben irrigata da canali.

Il regno di Corasmia (Chorasmia), fondato all'inizio del VI secolo, ebbe, secondo questi studi, un rapido sviluppo sociale ed economico spinto dal desiderio di emulare le comodità delle civiltà superiori degli stati agricoli vicini.

Queste ambizioni portarono allo scavo dei primi grandi canali, che raggiungevano i 10-15 km di lunghezza, all'introduzione della costruzione in mattoni di fango e all'uso del tornio da vasaio.

Fra le pitture murali trovate nella fortezza di Koi Krylgan Kala ce ne sono alcune, infatti, raffiguranti un uomo barbuto con in mano un grappolo d'uva e una brocca di vino e una donna che versa il vino.

La convinzione dei biografi di Alessandro che questa fosse una terra vuota da ignorare durò poco;

in seguito molti popoli si alternarono nelle invasioni e nella distruzione e nel saccheggio di quanto trovavano sul loro cammino.

L’edificio fu distrutto da un incendio nel II secolo a.C., insieme a molte altre roccaforti e insediamenti corasmici. Fu opera probabilmente degli Apa-Sakas (gli “abitanti dell’acqua” che vivevano lungo il delta di Oxus) durante una migrazione di massa delle tribù della steppa che invasero la Chorasmia.

Koi Krylgan Kala è il nome moderno datogli dagli archeologi e significa fortezza fragile. Il suo vero nome ci è sconosciuto.

Oggi l'intera struttura subisce la forte erosione delle mura mentre molti mattoni del recinto esterno sono stati utilizzati dalla popolazione locale per le proprie abitazioni. Foto Wikipedia, Fonti Treccani.