Rivivere l’antico, costruire il moderno: Una bella mostra con opere di Mantegna e di altri artisti del suo tempo al Palazzo Madama di Torino

È il 2 giugno, in tutta Italia si celebra il 74 anniversario della nascita della Repubblica italiana e noi decidiamo di festeggiare quest’importante ricorrenza andando a visitare una bella mostra con 40 dipinti di Andrea Mantegna e altre opere di pittori del suo tempo.
La mostra con opere di Mantegna: Rivivere l’antico, costruire il moderno al Palazzo Madama di Torino
La mostra s’intitola Rivivere l’antico, costruire il moderno ed è ospitata presso il Palazzo Madama di Torino, in piazza Castello nel centro città.
C’è aria di festa nella bella e ariosa piazza, la gente è visibilmente emozionata e prova ad aprirsi all'ottimismo dopo tre mesi trascorsi chiusi in casa ed ora ha tanta voglia di ripartire e di lasciarsi alle spalle uno dei periodi più bui della nostra storia.
Da quest’atmosfera sembrano farsi contagiare anche i bei palazzi che si affacciano sulla meravigliosa piazza Castello: Il palazzo Reale è splendido come sempre e dall'alto sembra farsi accarezzare dal bellissimo Duomo, il solenne custode delle Sacra Sindone.

Sul Palazzo del Governo Regionale campeggia l’hashtag #ripartiPiemonte che stavolta non è solo uno slogan retorico ma esprime una precisa e decisa volontà di ricominciare.

Un uomo anziano, con l’innocenza di un bambino, lancia verso il cielo un aquilone che appare a tutti un plastico desiderio di libertà dopo la triste prigionia alla quale siamo stati costretti dal diabolico cigno nero.
Ci avviciniamo all'ingresso di palazzo Madama e si percepisce il nervosismo del personale che regola l’accesso dei visitatori, è il primo giorno di apertura dopo la sospensione dovuta al corona virus e ci sono tante regole nuove da rispettare per evitare i maledetti contagi.
Anche noi visitatori tradiamo una certa emozione e affidiamo a questa mostra il simbolico valore di una ripartenza dopo il lockdown, della luce dopo il buio fitto.
La mostra con opere di Mantegna a Palazzo Madama di Torino

Ma basta varcare la soglia dell’ingresso per lasciarci alle spalle timori e preoccupazioni, la nostra attenzione è tutta concentrata sulla mostra su Andrea Mantegna e sugli altri pittori che sono presenti con le loro opere alla mostra.
Apprezzata e apprezzabile risulta l’idea di precedere il percorso della mostra nella Corte Medievale di Palazzo Madama con proiezioni multimediali che si prefiggono lo scopo di far conoscere ai visitatori la vita, i luoghi e le opere del Mantegna, anche quei capolavori non presenti in mostra in relazione alla loro natura o al loro stato di conservazione come la Cappella Ovetari di Padova, la sua casa a Mantova, la famosissima Camera degli Sposi e il grande ciclo dei Trionfi di Cesare.
Al Piano Nobile di Palazzo Madama sono esposti 40 dipinti di Andrea Mantegna e altre opere di pittori e scultori del suo tempo da Donatello ad Antonello da Messina, da Pisanello a Paolo Uccello, da Giovanni Bellini a Correggio.
Ma il protagonista della grande esposizione è sicuramente Andrea Mantegna del quale viene rappresentato il percorso artistico dagli esordi a Padova e poi a Venezia, Ferrara per finire a Mantova dove visse come pittore ufficiale dei Gonzaga fino alla sua morte giunta nel 1506, a 75 anni dalla sua nascita avvenuta nel 1431 a Isola di Carturo.
L’interessantissima mostra è articolata in sei sezioni all'interno delle quali vengono evidenziate le tappe fondamentali della brillante carriera del pittore rinascimentale e sviluppati i suoi interessi e la sua personalità.
La mostra di Torino ha in particolare il pregio di approfondire alcuni temi come il rapporto del grande artista con l’architettura e i letterati che solitamente non vengono sviluppati in altre esposizioni.
La mostra non ospita solo le opere di Mantegna;
ci sono, infatti, alcuni capolavori di artisti dell’Italia settentrionale che ebbero rapporti con lui come quelli prima citati (Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni Bellini, detto l’Antico e Correggio) ai quali vanno aggiunti Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi.
Con l’ausilio di un’ottima audio guida ciascun visitatore ha tempo, modo e spazio per ammirare (e anche fotografare) ciascuna opera in assoluta tranquillità. Ovviamente non mi spingo fino ad affermare che tutto ciò è merito delle misure adottate per combattere il nemico invisibile, il maledetto “cigno nero”, che ha scombussolato la nostra vita quotidiana.
La bellezza della mostra è un crescendo portentoso per arrivare all'apoteosi nell'ultima sezione, quasi a volere rendere difficile la sortita da Palazzo Madama che, tra l’altro, è già splendido e bellissimo di suo.
Non c’è tempo e spazio per parlare di tutte le opere presenti in mostra e, pertanto, affidiamo alle foto allegate al presente articolo il compito di fare conoscere e apprezzare i dipinti esposti.
Non possiamo esimerci, però, dal fare un breve accenno alle opere di maggiore importanza come quelle di Andrea Mantegna di seguito elencate:
- Ecce Homo (1500 ca, Paris, Musée Jacquemart);
- Sant’Antonio e San Bernardino presentano il programma di Cristo (1452 ca, Padova, Museo Antoniano);
- Madonna col Bambino e San Gerolamo e Ludovico di Tolosa (1453-1454, Paris, Musée Jacquemart);
- La Madonna col Bambino e Santi Giovanni Battista, Gregorio Magno, Benedetto e Gerolamo – Pala Trivulzium – (1497, pinacoteca Castello Sforzesco, Milano);
- Madonna dei Cherubini (1485, pinacoteca di Brera, Milano);
- Sacra Famiglia con San Giovannino (1550, The National Gallery, Londra).






Tra le opere degli altri artisti del tempo di Mantegna un cenno particolare meritano:
- La Scultura bronzea “Testa di cavallo” - di Donatello (1456-1458, Museo archeologico nazionale di Napoli)
- Il ritratto di giovane in visita senatoria di Giovanni Bellini (Museo d’arte medievale e moderna, Padova);
- Il San Giorgio di Cosmè Tura (1460-1465, Fondazione G. Cini, Galleria di Palazzo Cini, Venezia);
- Il matrimoni mistico di Santa Caterina di Antonio Allegri, detto il Correggio (1510-1515, National Gallery, Washington).


Alla fine della visita il visitatore si congeda sicuramente appagato nell'anima e nello spirito per la bella esperienza vissuta visitando una mostra straordinaria per la quantità e la qualità delle opere esposte.
La mostra resterà aperta fino al 20 luglio e ci permettiamo di consigliare ai lettori di questo magazine di non lasciarsi sfuggire questa preziosa occasione: Siamo certi che chi lo farà non se ne pentirà affatto.
Buona mostra a tutti!
Le Foto mostra Rivivere l’antico, costruire il moderno al Palazzo Madama e poesia di seguito di Michelangelo La Rocca




La vita sospesa
Tutti viviamo
in trepida attesa,
diabolica trappola
ci è stata tesa.
Il nemico invisibile,
irruente, malvagio
semina lutti
in ogni villaggio.
Muoiono in tanti,
anche medici e preti,
in tutte le case
si vive inquieti.
Pare sospesa
la nostra vita,
la gente si sente
sola e smarrita.
La chiesa di Dio
ha l’uscio sbarrato,
per i fedeli si teme
il contagio col fiato.
Il cielo è terso,
azzurro, pulito,
lontano si ammira
l’orizzonte infinito.
Si sente cantare
l’uccello sui rami,
il ragno disegna
antichi ricami.
La rosa splende
nel bel giardino,
regala a tutti
un profumo divino.
La bella natura
sorride beata,
agli occhi di tutti
sembra rinata.
Che succede
nel bel pianeta?
Forse tu uomo
hai smarrito la meta?
Se pensi e rifletti
sul tuo passato,
capirai presto
d’avere sbagliato.
Devi essere amico
della dolce natura
o col demone ignoto
sarà molto dura!
