Novara, la bella città col corpo in Piemonte ed il cuore in Lombardia
Era l’ultima domenica dell’anno 2018 ed abbiamo deciso di andare a vedere una bella mostra nel castello visconteo –sforzesco di Novara:
“Ottocento in collezione al Castello: dai Macchiaioli a Segantini”.
Nonostante abitiamo in Piemonte da quasi quarant'anni non c’era mai venuto in mente di visitare Novara, l’occasione della mostra ci è sembrata propizia e nel primo pomeriggio ci siamo messi in viaggio alla volta del Castello che ospitava la suddetta mostra e che si preannunciava bella ed interessante.
Dobbiamo dire che la mostra ha mantenuto le promesse e grazie ad una guida colta, sobria ed intelligente siamo riusciti ad apprezzare tanti bellissimi dipinti esposti lungo un percorso che si articolava nelle seguenti otto sezioni:
Il Risorgimento nazionale tra epica e cronaca, l'Italia delle regioni:
scene di città ed episodi di vita contadina, la varietà del paesaggio italiano, il quotidiano familiare della nuova borghesia, uno sguardo oltre il confine;
gli italiani a Parigi e la Maison Goupil, suggestioni dall'esotico, il lavoro e la nuova sensibilità ai risvolti sociali ed, infine, oltre il reale.
Nel complesso abbiamo ammirato 80 opere tra dipinti e sculture, tutti provenienti da collezioni private, di grandi artisti italiani quali
Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Giovanni Fattori, Carlo Fornara,
Domenico e Gerolamo Induno, Silvestro Lega, Angelo Morbelli,
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini, Federico Zandomeneghi.
Tra i dipinti che abbiamo apprezzato maggiormente segnaliamo
“La curiosità” di Silvestro Lega, il bel paesaggio Aprile di Antonio Fontanesi,
lo splendido Hyde Park di Giuseppe De Nittis,
il capolavoro divisionista Venduta! di Angelo Morbelli,
Gli emigranti di Giuseppe Pellizza da Volpedo
e Petalo di rosa di Giovanni Segantini.
Tutti dipinti ci sono parsi degnissimi d’ammirazione e dobbiamo dire che abbiamo apprezzato molto anche il fatto che ci è stato consentito di visitare gratuitamente la Galleria d’Arte moderna “Paolo e Adele Giannoni” presentando il biglietto acquistato per l’esposizione al Castello.
La Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni si trova nel Broletto ed ospita una raccolta di opere d’arte assai ricca;
ci sono, tra le altre, centinaia di dipinti ed opere d’arte donati alla città di Novara tra il 1930 e il 1938 dal collezionista Alfredo Giannoni.
Sono opere dell’800 italiano e del primo Novecento, di autori piemontesi e lombardi, ma anche di autori operanti in tutto il territorio italiano.
Le 13 sale sono ben allestite ed ospitano pitture di paesaggi ed anche di carattere storico.
Tra gli artisti le cui opere erano presenti nella bellissima galleria meritano di essere segnalati, tra gli altri,
Plinio Novellini, Giovanni Fattori, Segantini, Telemaco Signorini, Fontanesi, Induno.
Per coloro che amano i dipinti ottocenteschi un passaggio dalla galleria novarese costituisce una tappa obbligata:
noi siamo rimasti favorevolmente impressionati.
Sulla mostra avevamo letto recensioni favorevoli e ripetiamo che tutte le promesse sono state pienamente mantenute;
la sorpresa, una sorpresa molto positiva, ce l’ha riservata la visita della città.
Novara città d'arte
Avrà anche influito il luccichio ammaliante delle illuminazione natalizie ma dobbiamo confessare che non ci saremmo mai aspettati che Novara fosse così ricca d’arte e di tante cose belle da visitare.
Tra i luoghi conosciuti per la loro bellezza abbiamo avuto modo di ammirare la bellissima Basilica di San Gaudenzio, edificata tra il 1577 e il 1590, che vanta un record singolare:
ha una cupola alta addirittura 121 metri e sembra che sia la torre in mattoni più alta del mondo.
Nel centro storico spicca per la sua importanza e la sua straordinaria bellezza il Duomo di Novara conosciuto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta.
È un edificio neoclassico costruito su progetto di Alessandro Antonelli intorno alla seconda metà del Ottocento.
Vicino al Duomo si trova lo splendido Battistero, una delle più antiche opere paleocristiane del Piemonte, e considerato l’edificio più antico della città.
Nel centro storico di Novara sono presenti tantissime opere di grande importanza tra le quali ci sembrano sicuramente meritevoli di menzione:
il Broletto e il Palazzo dell'Arengo, edificati in più fasi fra il XIII e il XVIII secolo,
casa della Porta, risalente al XV secolo,
palazzo Bellini, sede storica della Banca Popolare di Novara
e casa Bossi, bella residenza neoclassica progettata dal Alessandro Antonelli.
Non molto distante dal centro storico si può visitare il Castello Visconteo Sforzesco, la cui realizzazione risale al XIV secolo che nel tempo ha avuto periodi di alterna fortuna.
I periodi di maggiore fulgore li ha conosciuti sotto il dominio degli Sforza dal 1293 al 1450, quando passò sotto la signoria dei Visconti e dalla metà del Cinquecento quando passò sotto la dominazione spagnola del Ducato di Milano ed acquisì un ruolo essenzialmente militare.
Il periodo più buio il castello l’ha avuto durante l’occupazione napoleonica quando fu adibito a carcere.
La rinascita del castello può farsi decorrere dal 1973 quando fu smantellato il carcere e, dopo vent'anni, iniziarono i lavori della sua riqualificazione che ha consentito, a partire dal 2016, di fare, di una parte del prestigioso castello, una interessante area espositiva dove vengono allestiti eventi di un notevole livello culturale come, ad esempio, la mostra “Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini” che sta riscuotendo un rilevante successo come detto in precedenza.
Oltre che bella visitandola Novara ci è parsa ricca e vivace e da questo punto di vista anche a noi è sembrata più lombarda che piemontese.
Le vetrine erano belle e sfarzose ed avrebbero giustificato una modifica al titolo che avevamo dato al nostro reportage:
“Novara, la bella città col corpo in Piemonte e col cuore ed il portafoglio in Lombardia”!
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Info mostra “Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini”
Reportage e articolo di Michelangelo La Rocca