La mostra Giorgio De Chirico: ritorno al futuro, Neometafisica e Arte Contemporanea
L’interessante mostra: "Giorgio De Chirico: ritorno al futuro, Neometafisica e Arte Contemporanea" alla GAM di Torino
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Sono nato a Raffadali (AG) il 4/5/56 e nel '74 ho conseguito la maturità classica presso il liceo Empedocle di Agrigento. Appena diciottenne mi sono iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo presso la quale mi sono laureato nel 1978. Ho subito vinto il concorso per Segretari Comunali ed a soli ventitré anni ho iniziato tale delicata carriera presso alcuni Comuni del Piemonte. Attualmente sono segretario comunale di tre Comuni (Verolengo, Cigliano e Sala B.) appartenenti a tre province diverse (Torino, Vercelli e Biella). L'emigrazione, però, non ha reciso i miei legami con la Sicilia, la mia terra natia. Anzi, si può dire che la distanza fisica non si è mai trasformata in lontananza spirituale come è testimoniato dalla composizione di alcune poesie il lingua ed in dialetto siciliano che hanno come ispirazione principale la Sicilia, la struggente nostalgia per tale terra che è caratterizzata dalle tantissime contraddizioni, dai suoi mille colori, dal calore della sua gente, dai suoi atavici problemi rimasti insoluti a partire dalla asfissiante presenza della mafia. Anche la natura, le sue piante, i suoi pianti e gli affetti familiari (la mia donna ed i miei genitori) trovano largo spazio nelle tematiche delle mie poesie. Premi per la poesia di Michelangelo La Rocca: Nel 2000 ho vinto un premio speciale nell'ambito del concorso "Alladium" di Agliè (TO) che ha dato i natali a Guido Gozzano. Nel 2003 sono stato premiato con un premio speciale nel premio "Rocco Certo" di Tonnarella (ME). L'anno successivo mi sono classificato al 2° posto nello stesso premio e sono stato tra i finalisti del premio "Il Mulino di Soprana" (BI). Finalmente nel 2005 ho vinto il 1° Premio del concorso "Negri" di Parona (PV).

Siamo a ferragosto e, come spesso ci è capitato negli ultimi anni, decidiamo di trascorrerlo a Torino, città che negli tutti anni si è meritato il riconoscimento di essere un’importante città d’arte italiana.

Ci piace visitare una grande città come Torino in un giorno in cui tutti affollano spiagge, località di montagna o lacustri, città straniere.

La mostra Giorgio De Chirico: ritorno al futuro, Neometafisica e Arte Contemporanea

La mostra Giorgio De Chirico: ritorno al futuro, Neometafisica e Arte Contemporanea 2
La mostra Giorgio De Chirico: ritorno al futuro, Neometafisica e Arte Contemporanea 2

È bello provare, anche solo per un giorno, l’insolita sensazione di essere padroni della città e non schiavi di essa, vedere le strade senza grandissimo traffico e, non ci vergogniamo a dirlo, approfittare delle agevolazioni tipiche del ferragosto per visitare mostre, musei e palazzi di grande pregio storico ed architettonico.

La nostra meta principale questa volta è la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino (nota anche come GAM Torino) che fu fondata attorno al 1891-1895 e che abitualmente ospita le collezioni artistiche permanenti dell’Ottocento e del Novecento.

La novità di quest’anno è che possiamo raggiungerla a piedi e in pochi minuti dalla nostra nuova casa di Torino ed è inutile dire quanto questo ci faccia piacere.

A maggior ragione quest’anno che la GAM ospita un’importante mostra dal titolo:

Giorgio De Chirico: ritorno al futuro, Neometafisica e Arte Contemporanea “,

curata dai bravissimi Lorenzo Canova e Riccardo Passoni.

Come è noto Giorgio De Chirico è da tutti considerato il padre della metafisica e, in modo molto opportuno, in questa mostra le sue opere vengono messe a confronto con quelle degli artisti contemporanei che si sono ispirati a lui.

Oltre a De Chirico, infatti, nella mostra si possono ammirare i lavori di

Renato Guttuso, Fabrizio Clerici, Ruggero Savinio;

quelli degli esponenti dell’arte povera, Michelangelo Pistoletto e Giulio Paolini

e i quadri degli artisti internazionali Philip Guston, Bernd e Hilla Becher ed Henry Moore.

La mostra presenta anche un’interessante animazione digitale di Maurice Owen e Russell Richards.

Alla Galleria d’arte moderna di Torino sono esposte 102 opere divise in sette sezioni:

43 opere di De Chirico che riguardano la produzione dell’ultimo decennio della sua vita, dal 1968 fino al 1978, anno della sua morte, e che, come detto prima, sono affiancate alle opere di artisti italiani e stranieri contemporanei che hanno tratto ispirazione dal suo grandissimo genio.

La prima sezione della mostra è dedicata esclusivamente a Giorgio De Chirico Neometafisico e in essa spicca il capolavoro Orfeo trovatore stanco, insieme ad altre opere con protagonisti i suoi emblematici manichini come Tristezza di primavera e Il meditatore.

Mostra di Giorgio De Chirico Neometafisico

Mostra Giorgio De Chirico: Orfeo trovatore stanco
Mostra Giorgio De Chirico: Orfeo trovatore stanco, particolare
La Mostra Giorgio De Chirico: Tristezza di primavera
La Mostra Giorgio De Chirico: Tristezza di primavera

Le sezioni successive presentano molte sue opere messe in confronto con quelle di artisti che gli hanno reso omaggio.

La seconda sezione, intitolata “Citazioni”, può contare sull’omaggio della pop art con Le Muse Inquietanti di Andy Warhol e poi Ugo Nespolo, Mario Schifano, Emilio Tadini, Luigi Ontani, Mario Ceroli.

Ci si sposta poi alla terza sezione, quella delle “Derive”, dove è facile constatare l’influenza che il grande De Chirico ha avuto su tanti artisti che ne hanno ripreso elementi reinterpretandoli secondo le loro visioni, tramite quadri, fotografie e installazioni:

tra questi occorre citare Henry Moore, Philip Guston, Gabriele Basilico, Franco Angeli, Alessandro Mendini.

Ed ecco arrivare alla piacevole sorpresa della quarta sezione che è intitolata “Verso Michelangelo” ed è dedicata al tema della ricerca pittorica dello stesso De Chirico.

In questa sezione si può ammirare, infatti, un piccolo tesoro di Michelangelo, in mostra per la prima volta, e più precisamente lo studio di un braccio per una figura della Volta Sistina che proviene direttamente da Casa Buonarroti.

Studio di braccio per una figura della Volta Sistina

La Mostra di Giorgio De Chirico:  Studio di braccio per una figura della Volta Sistina
La Mostra di Giorgio De Chirico: Studio di braccio per una figura della Volta Sistina

La quinta sezione si chiama “Spazio Scultura” e ospita alcune sculture di Mimmo Paladino e il poetico modello di Teatrino Familiare di Giosetta Fioroni.

Arrivati quasi alla fine della mostra, ci imbattiamo nella sesta sezione che è intitolata “Ombre” per sottolineare il fatto che l’ombra è stato uno degli elementi al centro dell’opera di De Chirico.

In questa bella ed apprezzata sezione si trovano le opere di Ruggero Savinio, Renato Guttuso, Gio Marotta e Giuseppe Uncini.

La mostra Giorgio De Chirico: L’artista, l’identità e lo studio

La mostra Giorgio De Chirico.
La mostra Giorgio De Chirico.

La settima e ultima sezione è intitolata “L’artista, l’identità e lo studio” ed è dedicata agli autoritratti e all’immagine dell’artista che traspare dalle sue opere.

Nel reinterpretare le tematiche di questa sezione si sono cimentati artisti come Luigi Ontani, Michelangelo Pistoletto e Fabio Mauri. 

Inutile dire che la visita della mostra è stata molto appagante dal punto di vista artistico, l’anima di noi visitatori ne è uscita molto arricchita e gli occhi estasiati da tanta e incantevole bellezza.

Durante la visita della mostra ci ha colpiti il religioso silenzio di tutti i visitatori e la loro grandissima attenzione, quasi a non volere perdere neanche la più piccola sfumatura delle bellissime opere esposte, quasi tutte dense di grandi significati.

Le collezioni artistiche permanenti dell’Ottocento e del Novecento presenti alla GAM

Nonostante fossimo ormai stanchi e appagati, abbiamo colto l’occasione per visitare anche le collezioni artistiche permanenti dell’Ottocento e del Novecento presenti alla GAM.

Anche queste ci hanno regalato grosse emozioni specialmente quando ci siamo trovati davanti a bellissime opere di grandissimi artisti dell’ottocento e del Novecento tra le quali meritano un cenno particolare quelle di

Antonio Canova, Giacomo Balla, Paul Klee, Amedeo Modigliani,

Giovanni Fattori, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Fontasi,

Pablo Picasso, Andy Warthol, Lucio Fontana e Domenico Valinotti.

Dobbiamo però confessare che la nostra mente e i nostri occhi tornavano con insistente frequenza alle opere di De Chirico per la loro ineguagliabile bellezza e per la profondità dei contenuti da loro espressi.

Per questo ci permettiamo di invitare tutti i lettori a non perdere l’occasione, che si dovesse loro presentare, di visitare qualche mostra con le opere di Giorgio De Chirico a partire da quella che, nei prossimi giorni, verrà organizzata presso il Palazzo Reale di Milano.

Rivolgiamo identico invito a visitare le collezioni permanenti dell’Ottocento e del Novecento presenti alla Galleria d’arte moderna di Torino. In entrambi i casi ne vale proprio la pena.

Foto di Michelangelo La Rocca

Leggi anche: Un week end nelle alte Langhe e dintorni: da Dogliani a Murazzano, da Belvedere Langhe a Bossolasco.

7 Particolari Quadri della Mostra di Giorgio De Chirico

Particolari di quadri della Mostra
Particolari di quadri della Mostra 1
La Mostra di Giorgio De Chirico 5
La Mostra di Giorgio De Chirico 5
Particolari di quadri della Mostra 2
Particolari di quadri della Mostra 2
La Mostra di Giorgio De Chirico 6
La Mostra di Giorgio De Chirico 6
Particolare di quadro alla Mostra di Giorgio De Chirico 7
Particolare di quadro alla Mostra di Giorgio De Chirico 7
Particolare di quadro alla Mostra di Giorgio De Chirico 8
Particolare di quadro alla Mostra di Giorgio De Chirico 8
Particolari di quadri della Mostra 3
Particolari di quadri della Mostra 3

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