Un week end nelle alte Langhe e dintorni: da Dogliani a Murazzano, da Belvedere Langhe a Bossolasco.

È il penultimo week end di Aprile e decidiamo di trascorrerlo nelle alte Langhe, una meta da noi scelta spesso negli ultimi tempi per la bellezza del suo territorio, per il suo paesaggio incantevole che non a caso da anni fa parte del patrimonio dell'UNESCO.

Sono passati quasi cinque anni, infatti, da quando il 22 giugno del 2104 le Langhe sono state ufficialmente incluse, con il Roero ed il Monferrato, nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità

In questi ultimi tempi difficilmente abbiamo mancato almeno una volta all'anno l’appuntamento con questi magici paesaggi, con queste terre che profumano di vino, con i vigneti che, specie in autunno, sembrano dipinti usciti dal pennello di grandi artisti.

Le nostre mete preferite sono state sempre Alba (considerata la capitale delle Langhe) Barolo, Monforte, Novello, La Morra, Barbaresco, Neive, Grinzane Cavour, come dire il cuore pulsante delle Langhe, che abbiamo visitato preferibilmente in autunno quando le vigne diventano stupende.

Alte Langhe luoghi da vedere: Dogliani

Alte langhe Dogliani panorama
Alte Langhe Dogliani panorama

Questa volta la nostra prima destinazione è Dogliani dove arriviamo nel tardo pomeriggio di sabato e decidiamo di visitare il suo centro storico. E subito restiamo incantati dalla bellezza della Chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Paolo, una chiesa costruita nel XIX secolo in stile romanico, che è dotata di una grande cupola che si può ammirare anche da notevole distanza.

Poi ci addentriamo nell'area inferiore di Dogliani, quella del Borgo bagnata dal fiume, commercialmente più vivace e dove siamo attratti dalle magiche viuzze.
Successivamente visitiamo l’area superiore, quella del Castello, che conserva quasi intatto l’aspetto di ricetto medievale.

E qui non sfugge al nostro sguardo la Torre del Municipio, in passato detta Torre dell’Orologio, la cui costruzione è molto antica come lascia supporre il fatto che di essa si fa menzione già nel XII secolo.

Nelle Alte Langhe Dogliani
Nelle Alte Langhe: Dogliani

Dogliani terra di vigneti e di Luigi Einaudi

Dogliani è terra di vigneti e di vini ed è a tutti noto che dà il nome all’omonimo vino DOGC che viene prodotto in più di 20 Comuni della provincia di Cuneo ed il cui disciplinare, quello attualmente vigente, ha unificato le tre denominazioni esistenti prima del 4-4-2011 e precisamente il "Dogliani" (DOCG), il "Dolcetto di Dogliani" (DOC), e il "Dolcetto delle Langhe Monregalesi" (DOC).

Il Dolcetto di Dogliani è l'espressione di un vitigno generoso che caratterizza il paesaggio collinare del Piemonte meridionale.

Questo rinomato vino si caratterizza per il colore rosso rubino, per l’odore fruttato e caratteristico e per il sapore asciutto, ammandorlato e armonico.
A Dogliani ha vissuto a lungo, pur essendo nato a Carrù, Luigi Einaudi, un economista di fama internazionale che è stato il secondo Presidente della Repubblica italiana dal 1948 al 1955 ed è da tutti considerato uno dei padri della Repubblica Italiana.

Alta Langa Dogliani cimitero
Nelle Alte Langhe: Dogliani cimitero

Einaudi ha dato a Dogliani notorietà in Italia e fuori dall'Italia, a lui appartenne a la Cantina Poderi Luigi Einaudi (150 ettari di terreno e dodici cascine) che ha prodotto e tutt'ora continua a produrre un vino di elevatissima qualità.

Alte Langhe, luoghi da vedere: Murazzano

Alte Langhe Murazzano, chiesa
Alte Langhe Murazzano, chiesa

Si fa sera e decidiamo di cenare in una ben nota trattoria di Murazzano e cogliamo l’occasione per visitare questo attraente paesino.
Murazzano è un piccolo centro delle Alte Langhe, ha circa 800 abitati e per la sua posizione strategica è definito “scudo e chiave del Piemonte”.
Durante la nostra passeggiata ammiriamo una Torre quadrata alta 33 metri con la muratura di base spessa m. 1,50 che è considerata l’emblema del paese.
Bellissimo è anche l’antico ricetto costruito da mura che ad intervalli presentavano delle torri quadrate di cui ora soltanto alcune risultano visibili.

Alta Langa Murazzano, torre
Alte Langhe Murazzano, torre

Merita di essere visitato il Mulino la cui costruzione si fa risalire a prima dell’anno 1000 ed è, perciò, considerato il monumento più antico del paese.
Molto bello anche il Santuario Beata Vergine di Hal che è stato costruito nella prima metà del ‘600 dove si trova un'immagine della Madonna con il bambino dipinta su una lastra di ardesia che è oggetto di venerazione ed alla quale si attribuisce la salvezza di Murazzano nel 1944 quando corse il rischio di essere messo a fuoco e fiamme dai tedeschi.

Nonostante si tratti di un Comune con meno di mille abitanti abbiamo ammirato almeno altre quattro chiese, tutte di pregevole valore artistico.
Meritano di essere citati anche

  • Palazzo Tovegni, costruito all'inizio del ‘900,
  • la Porta Bullaria in Via Lorenzo Bruno
  • e Porta di Buzignano, attigua al Santuario della Beata Vergine di Hal.

Alte Langhe, luoghi da vedere: Belvedere Langhe

Alte Langhe Belvedere Langhe
Alte Langhe Belvedere Langhe

La domenica visitiamo Belvedere Langhe che è un minuscolo paesino delle alte Langhe (basti pensare che non raggiunge neanche i 400 abitanti) e le cui origini risalgono al XII secolo.
Belvedere L. è un concentrato di bellezza, chi lo visita ha modo di constatare come tenga veramente fede al suo nome: è propriamente un belvedere!

Quando il cielo è sereno e non c’è foschia si può ammirare lo splendido scenario del Monviso e di gran parte della catena delle Alpi.
Bellissima è l’area dei resti del Castello, che attrae molto l’occhio del fotografo, sulla cui sommità è situato un punto panoramico dal quale si possono ammirare le colline dell'albese, le vallate del cuneese e del torinese.

Alte Langhe Belvedere Langhe chiesa
Alte Langhe Belvedere Langhe chiesa

A Belvedere Langhe si possono ammirare sei chiese e cappelle, una ogni 50 abitanti, tutte bellissime e che vanno

dalla Chiesa Parrocchiale alla Cappella dell’Assunta,

dalla cappella di Santa Maria degli Angeli a quella di Santa Margherita, dalla Cappella di Sant’Orsola a quella di San Rocco.

Alta Langa Belvedere Langhe chiesa con campanile
Alte Langhe Belvedere Langhe chiesa con campanile
Alta Langa Belvedere Langhe chiesa e campanile
Alta Langa Belvedere Langhe chiesa e campanile

Alte Langhe, luoghi da vedere: Bossolasco Perla delle Langhe

Bossolasco Perla delle Langhe, chiesa
Bossolasco Perla delle Langhe, chiesa

Con gli occhi ancora estasiati dalla bellezza del paesaggio di Belvedere ci spostiamo a Bossolasco, comune già visitato in passato ma che volentieri ritorniamo a vedere anche se abbiamo il timore di non trovare le rose, presenti in tutte le strade e le piazze del centro paese, già sbocciate.

Bossolasco Perla delle Langhe, statua
Bossolasco Perla delle Langhe, statua

Pertanto, dopo il pranzo, ci incamminiamo verso Bossolasco che è considerato uno dei paesi più elevati delle Langhe.

Bossolasco Perla delle Langhe, palazzo
Bossolasco Perla delle Langhe, palazzo

Bossolasco, infatti, è un Comune dell’Alta Langa, ha poco più di 600 abitanti ed è conosciuto come “il Comune delle rose” per il fatto che la sua via centrale è ornata di profumate rose di tantissime varietà.
Il suo centro storico è molto bello e suggestivo e non solo per la presenza delle rose tanto che è soprannominato la “Portofino delle Langhe” o anche la “Perla delle Langhe”.

Bossolasco Perla delle Langhe, stradina
Bossolasco Perla delle Langhe, stradina

Nella piazza centrale si nota subito la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, il santo Patrono del Paese, la cui costruzione si fa risalire intorno al 1327.
Purtroppo nel tempo questa Chiesa ha subito molti rifacimenti e di antico è rimasto solamente il campanile che è stato costruito in pietra da taglio tra il 1462 ed il 1464.

Bossolasco edifici da vedere

Tra gli edifici religiosi meritano di essere menzionati anche la Chiesa della Madonna della Mellea, la Cappella di S. Rocco, la Cappella dell’Angelo Custode, la Cappella di S. Lorenzo e la Cappella di S. Maria Maddalena.

Sulla medesima piazza della Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista si affaccia l’opera monumentale dell’Angelo dell’alta langa realizzata dall'artista contemporaneo Daniele Cazzato ispirandosi ad un episodio della seconda guerra mondiale quando tutto il paese salvò la vita ad un gruppo di ebrei nascondendoli e proteggendoli mentre fuggivano dall'oppressione nazista. 

Dal lato opposto della piazza si trova il Palazzo Balestrino dei marchesi del Carretto, una splendida costruzione seicentesca edificata dai Marchesi di Bossolasco utilizzando i ruderi del castello dei Del Carretto.

L’incantevole bellezza di Bossolasco si può cogliere nella pienezza del suo splendore solo quando sul calar della sera ci si addentra lungo la via centrale arricchita ai suoi bordi da tantissime rose profumate che ornano questo bellissimo borgo trasportando l’incredulo visitatore dentro il set di una fiaba di altri tempi.

Dolci Langhe

Dolci Langhe,
paesaggi fatati
con le magiche viti
in filari ordinati!
Le verdi colline
accarezzano la luna,
aver non potevano
migliore fortuna.
I chicchi d’uva
maturano beati
e coltivano il sogno
dei vini pregiati
La Morra superba,
guarda il Monviso,
ed alle sue vigne
regala un sorriso.
L’altera Barolo
dal vino pregiato,
perenne memoria
del grande Creato!
L’elegante Grinzane
nel suo bel castello
conserva il ricordo
del Conte Camillo,
grande statista
tutt’ora rimpianto:
l’Italia unita
fu il suo vanto!
Le Magiche Langhe
profuman di vino,
di certo hanno
un tocco divino!

Dolci Langhe Poesia

di Michelangelo La Rocca

Anche per questo, forse, Bossolasco può vantarsi di essere stato frequentato da personaggi illustri come Luigi Einaudi, Gianni Agnelli, Giuseppe Saragat, Michele Ferrero, Italo Calvino, Franco Antonicelli, Giuseppe Ungaretti, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mario Soldati, Beppe Fenoglio e tanti, tantissimi altri.

Le Langhe sono questo, ma anche altro, tantissimo altro. Ed è per ciò che ogni turista al fine del suo soggiorno si regala una promessa: quella di ritornare, di ritornare al più presto: E così facciamo anche noi!

Foto reportage di Michelangelo La Rocca

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