I veri viaggiatori partono per partire e basta
“L’unica ragione per la quale chiediamo alle altre persone come è andata la loro vacanza è perché vogliamo raccontare la nostra” afferma lo scrittore e giornalista americano Chuck Palahniuk, il suo primo romanzo Fight Club è diventato un bestseller dopo l'uscita del film omonimo di David Fincher.
Maggio, tempo di iniziare a programmare le vacanze.
Attenzione però.
La scelta tra mare o montagna sembra non rifletta soltanto i gusti personali.
Una ricerca effettuata dall'Università della Virginia ha rilevato che le persone introverse prediligono paesaggi diversi rispetto alle estroverse. Il carattere insomma influenza il luogo in cui si sceglie di trascorrere le vacanze.
Dallo studio ad esempio emerge che le persone estroverse preferiscono spazi aperti come le spiagge, mentre gli introversi amano le montagne.
Probabilmente, volendo semplificare, ciò deriva dal fatto che le montagne sono mete ideali per chi ama la solitudine e la riflessione, lontano da clamori e rumori, a differenza delle spiagge con ombrelloni, bar e spesso musica, ottime per socializzare, fare festa.
La ricerca si spinge oltre affermando che trascorrere del tempo in montagna rende i timidi meno malinconici.
Il filosofo americano Henry David Thoreau, ritiratosi in una capanna nel bosco in cerca di silenzio e introspezione, affermava di non aver mai trovato un compagno così socievole come la solitudine.
“Siamo molto più soli quando siamo fuori in mezzo agli uomini rispetto a quando restiamo nelle nostre stanze”
ricordava.
Amo molto la montagna e il trekking nel silenzio dei monti.
Anche un tuffo in acqua, tra sole, mare e relax non mi dispiace affatto.
Sta di fatto che chi ama il mare non rinuncerebbe mai al sole e alla salsedine, mentre chi ama la montagna non starebbe mai lontano da sentieri e aria fresca.
Quando penso al mare mi tornano spesso in mente due canzoni straordinarie.
“E' inutile, non c'è più lavoro, non c'è più decoro, Dio o chi per lui sta cercando di dividerci, di farci del male, di farci annegare, com'è profondo il mare” sono parole scritte da Lucio Dalla nel 1977 ma ancora oggi attuali.
“Il mare d'inverno, è solo un film in bianco e nero, visto alla TV e verso l'interno qualche nuvola dal cielo che si butta giù” sono invece le melanconiche parole scritte nel 1983 da Enrico Ruggeri e portate al successo da Loredana Bertè.
Musica e parole.
Il pensiero torna improvviso ai libri, a tutti quei libri che fanno viaggiare.
Libri che parlano di avventure epiche in mezzo al mare ma anche di sfide ardite sulle cime delle montagne.
Ne leggi uno, e subito ti viene voglia di leggerne un altro.
Le imminenti vacanze sono un proficuo periodo per decidere di lasciarsi catturare da alcuni titoli che parlano per l'appunto di mare, passando dalle battaglie di Forester Cecil ai ghiacci islandesi di Kipling per approdare a quell'indimenticabile libro che è La vera storia del pirata Long John Silver e di montagna, tra i paesaggi alpini di Buzzati, il viaggio straordinario di Rumiz e il camminare filosofico di Gros.
Foto per Libri e viaggi: libri che fanno viaggiare con la fantasia
Libri da riscoprire nelle librerie e da leggere o rileggere tutti d'un fiato, così da soddisfare sia la parte introversa che quella estroversa del nostro carattere.
Ecco alcuni spunti per viaggiatori inesperti ma curiosi, tre titoli per respirare il mare, immaginandosi ammiragli di flotta ma anche un po' pirati.
Le avventure del capitano Hornblower di Forester Cecil raccontano una grande epopea di guerra sui mari.
Battaglie, abbordaggi, ribellioni ma anche tradimenti e amori difficili.
Con epiche incursioni in terra nemica, l'ammiraglio Hornblower, imbattile al comando della sua nave, è il protagonista di una avventura che del mare ha l’irrequietezza e l’imprevedibilità.
Capitani coraggiosi di Rudyard Kipling racconta invece la storia dei marinai dei pescherecci impegnati nelle stagioni di pesca tra i ghiacci dell’Islanda e i banchi di Terranova, nel tempestoso Atlantico del nord.
Gente abituata a una vita aspra e a una fatica durissima. Un giovane, Harvey, caduto in mare da un transatlantico, viene miracolosamente salvato da uno di questi pescherecci. A bordo si troverà costretto da condividere l’esistenza rude dei pescatori, legando ben presto con Dan, il figlio del comandante, tra mille avventure e pericoli.
La vera storia del pirata Long John Silver di Bjiorn Larsson è un libro che dona grande gioia perché ci fa riscoprire la capacità di sognare tra porti affollati di vascelli, taverne fumose, tesori, arrembaggi e tempeste improvvise.
Chi racconta in prima persona è Long John Silver, il terribile pirata con una gamba sola dell'Isola del Tesoro, fatto sparire da Stevenson nel nulla per riapparirci vivo e ricco nel 1742 in Madagascar, intento a scrivere le sue memorie.
La montagna è un luogo quasi indefinibile, brutale e selvaggio, ma al tempo stesso capace di esercitare un fascino irresistibile.
La sfida contro la natura ha da sempre ispirato scalatori, sportivi, avventurieri e grandi scrittori verso l’esplorazione.
Ho scelto anche in questo caso tre titoli.
Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati è un libro bellissimo.
Buzzati nacque all'ombra delle Dolomiti che circondano Belluno e nei suoi libri ha spesso ambientato le narrazioni sulla scena dei paesaggi alpini.
Il segreto del bosco vecchio è uno dei suoi capolavori.
Una lettura perfetta per famiglie felicemente in vacanza fra i monti.
La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz rappresenta invece un reportage del viaggio straordinario che molti appassionati di escursioni vorrebbero fare.
L'intera penisola attraverso tutte, ma proprio tutte, le montagne italiane.
Durante il tragitto di ottomila chilometri ogni tappa svela storie e personaggi di un'Italia d’altitudine, lontanissima dalle città.
Andare a piedi di Frédéric Gros racconta infine l'antichissima e piacevole filosofia dell'andare a piedi.
In montagna si cammina, punto.
Un libro pervaso di saggezza che può essere tenuto nello zaino, quasi fosse un breviario per escursioni meditative solitarie o gite in compagnia.
È proprio vero, un buon libro è il compagno perfetto per un viaggio.
Un libro ci fa viaggiare con la mente ed è uno splendido modo per cominciare a conoscere una destinazione prima di partire.
Molti libri ci trasportano in luoghi e terre meravigliose, ci fanno sognare.
“I veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole”
scriveva Charles Baudelaire.
In fondo leggere, leggere un libro, questa è la vera esplorazione del mondo.
Leggi anche: La Meglio Gioventù, una indagine poco statistica.
Foto articolo per gentile concessione di Luca Brunetti. Foto copertine libri: Il segreto del bosco vecchio (per gentile concessione di Mondadori editore) e Capitani Coraggiosi (per gentile concessioni Gruppo GEMS editore).