L’abuso della rete: La dipendenza da Internet

Internet è sicuramente una delle invenzioni che più ha apportato benefici nella nostra quotidianità e che ha subito uno sviluppo sempre più rapido.
Ad oggi quasi tutti disponiamo di almeno un dispositivo che ci consente l'accesso alla rete (smartphone, computer, notebook, tablet, smartwatch...).

Tale possibilità, ormai, non è esclusiva degli adulti:

la maggior parte degli adolescenti hanno un proprio smartphone;

mentre molti bambini possono avere facilmente accesso a un dispositivo che permetta loro la navigazione in rete.

Foto L’abuso della rete: La dipendenza da Internet
L’abuso della rete: La dipendenza da Internet

La crescita esponenziale dell'uso di Internet, però, non è stata seguita da un aumento delle competenze digitali.

La rete è un'ottima fonte di conoscenza. Permette di ottenere informazioni, creare e mantenere relazioni, giocare e facilitare gli spostamenti.

È importante tenere in considerazione anche le insidie che vi si nascondono (ad esempio il cyberbullismo) e le conseguenze a cui si può andare incontro con un suo uso eccessivo:

la dipendenza.

Dipendenza e new addictions

Dare una definizione di dipendenza non è semplice poiché essa coinvolge diversi aspetti della vita di un individuo.

Da un punto di vista comportamentale si osserva la ricerca della sostanza o la ripetizione di uno specifico comportamento.

A livello psicologico la persona è completamente assorbita dall'oggetto della sua dipendenza, tanto da non poterne fare a meno e trascurare tutto il resto, rovinando la propria vita sociale, lavorativa e/o scolastica e familiare.

Una distinzione importante è quella tra dependence e addiction.

Si parla di dependence per indicare la dipendenza fisica e chimica per cui l'organismo necessita di una data sostanza per funzionare e pertanto la richiede.

L'addiction, invece, indica la dipendenza psicologica che spinge il soggetto a ricercare l'oggetto della dipendenza.

Addiction e dependence non sono necessariamente compresenti. Nelle new addictions (nuove dipendenze), infatti, si sviluppa un'addiction senza dependence.

Le new addictions si stanno sviluppando sempre più.

La loro peculiarità è l'assenza di una sostanza chimica: l'oggetto della dipendenza è un comportamento/attività lecita e socialmente accettata.

Tra le new addictions vi rientrano: internet, gioco d'azzardo, shopping, lavoro, sesso, cibo e relazioni affettive.

Tutte queste attività sono parte integrante della nostra quotidianità ma per alcune persone possono assumere caratteristiche patologiche.

La dipendenza da Internet rientra pertanto nelle nuove forme di dipendenza ed è un fenomeno in crescita.

"I ragazzi, dati alla mano, sono iperconnessi, soprattutto in alcune fasce di età. In media tra gli 11 e i 26 anni spendono online tra le 4 e le 6 ore il 32,5% degli intervistati.

Più del 17% del campione resta connesso tra le 7 e le 10 ore. Supera le 10 ore quasi il 13% degli intervistati.

Entrando nel dettaglio si nota che dagli 11 ai 14 anni circa il 12% delle femmine e il 10% dei maschi dichiarano di passare più di 10 ore al giorno online,

la percentuale sale rispettivamente al 35% e al 20% intorno ai 26 anni.

In tutte le fasce di età indagate, invece, emerge che controllare lo smartphone con una frequenza di 10 minuti è l'esigenza di circa il 40% dei ragazzi.

Dichiara di farlo il 40% delle femmine e il 27,6% dei maschi tra gli 11 e i 14 anni, il 45,4% delle ragazze e il 38, 8% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni, il 46,8% delle giovani e il 38,1% dei loro coetanei dell'altro sesso tra i 18 e i 20 anni.

Dai 21 ai 26, invece, iniziano a guardarlo quasi nel 30% dei casi, sia maschi sia femmine, con una frequenza intorno ai 30minuti"

(Anna Rita Cillis, www.repubblica.it, “Dipendenza da web, nell'era 3.0 il 32% dei giovani passa 4 ore al giorno online”, 9 novembre 2018).

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La dipendenza da Internet

Navigare in Internet permette di accedere a diversi servizi: dal punto di vista patologico questo implica che la dipendenza da internet non è un disturbo omogeneo ma può svilupparsi in diverse forme.

I principali tipi di dipendenza sono:

cybersex addiction: si indica con tale termine tutte le attività che si possono svolgere in Rete e che provocano una eccitazione sessuale.

Comprende, pertanto, materiale pornografico, incontri in chat erotiche, masturbazione, sesso virtuale;

cyber relational adiction: è il bisogno di instaurare relazioni (amicali e/o amorose) con persone incontrate online. Si tende a sviluppare un coinvolgimento eccessivo in tale relazioni fino a perdere interesse per quelle reali;

internet gaming disorders: qui vi rientrano il gioco d'azzardo online e i videogames;
online shopping addiction;

information overload: la persona trascorre una quantità di tempo sempre maggiore nel ricercare le informazioni in Rete sperimentando un senso di eccitazione quando riesce a trovare ciò che stava cercando;

computer addiction: si fa riferimento alla pratica dei giochi interattivi virtuali (MUD's) in cui i partecipanti giocano in contemporanea e possono interagire tra loro.

Quando si parla di patologia?

Le dipendenze da Internet comprendono una serie di comportamenti disfunzionali legati alla difficoltà nel controllo degli impulsi.

Secondo Goldberg i sintomi dell'Internet Addiction Disorder (IAD) sono:

  • aumento progressivo del tempo trascorso in internet;
  • collegamenti sempre più frequenti e prolungati rispetto alle intenzioni;
  • non riuscire a ridurne l'uso;
  • l'interruzione o la riduzione comportano sintomi d'astinenza (agitazione psicomotoria, ansia, pensieri ossessivi su ciò che accade in Rete mentre non si è collegati);
  • continuare ad usare la rete nonostante la consapevolezza dei problemi che comporta (a livello psicologico, fisico, familiare, relazionale, lavorativo e/o scolastico).

Comorbilità

Con il termine comorbilità si intende la presenza di due o più disturbi nella stessa persona.

Uno studio condotto da Young (1998) ha evidenziato la presenza di alti livelli di depressione associati all'abuso di internet.

Young ritiene che una bassa autostima, scarsa motivazione, bisogno di approvazione e timore di essere rifiutati possano contribuire a un incremento dell'uso della rete.

È possibile che una persona depressa per sfuggire alle difficoltà quotidiane che non è in grado di fronteggiare si rifugi nella realtà virtuale.

È possibile, anche, che la dipendenza porti alla depressione a causa dell'isolamento sociale a cui conduce.

La ricerca non è pertanto riuscita a stabilire quale sia la causa e quale l'effetto.

Altre comorbilità individuate sono con i disturbi d'ansia, la fobia sociale, disturbi del sonno e altre dipendenze o disturbi di personalità.

Conseguenze

La dipendenza da internet può avere diverse conseguenze:

  • fisiche: disturbi del sonno (si tende a rimanere collegati fino a tarda notte); irregolarità dei pasti; stanchezza fisica e della vista; scarsa cura di sé; indebolimento del sistema immunitario (conseguenza dell'irregolarità del sonno); mal di schiena; mal di testa e sindrome del tunnel carpale;
  • familiari e relazionali: vi è una netta riduzione del tempo trascorso con i propri cari/amici/partner;
  • lavorative e/o scolastiche: trascorrere la notte collegati comporta un calo dell'attenzione e della concentrazione non favorendo quindi un buon rendimento;
  • finanziari: questa eventualità riguarda la partecipazione ad aste, ad acquistare online, il gioco d'azzardo virtuale.

Trattamento

Il trattamento della dipendenza da Internet mira a:

  • riduzione del comportamento di dipendenza;
  • individuazione di comportamenti alternativi;
  • insegnamento di tecniche di rilassamento;
  • training di abilità sociali.

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Foto da Pixabay, elaborazione Roberto Roverselli per CaffèBook.