5 Consigli per smettere di procrastinare!
Procrastinare significa
"differire, rinviare da un giorno a un altro, dall'oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l'intenzione di non fare quello che si dovrebbe" (Treccani).
Sono sicura che tutti noi abbiamo più volte procrastinato qualcosa:
un appuntamento, un lavoro da fare... non c'è nulla di male in questo, ovvio!
Il problema si presenta quando procrastinare diventa un'abitudine che a lungo a dare ci nega la possibilità di vivere la vita che desideriamo (perché si, accade!).
Immaginiamo la scena: sei seduto alla scrivania e dovresti svolgere un compito molto importante, da cui dipende magari una promozione o il voto di fine anno scolastico.
Cosa fai? Invece di dedicarti a tale compito ti colleghi a Facebook, apri Instagram, invii un messaggio WhatsApp, controlli il meteo… Mi sono avvicinata?
Bene!! Continua a leggere l'articolo!
Per smettere di rimandare il primo passo necessario è capire perché procrastiniamo.
Tra le maggiori cause troviamo:
- paura dell'insuccesso: la paura di fallire, a volte, può essere talmente forte da fungere da "freno" e bloccare così qualsiasi iniziativa;
- paura del successo: temere di non meritare il successo o dover poi mantenere le aspettative può indurre un forte stato di ansia e stress che può fungere da blocco tanto quanto la paura dell'insuccesso;
- paura delle conseguenze e delle responsabilità;
- pigrizia;
- disinteresse;
- perfezionismo: ritenere che un compito o una prestazione debbano essere svolti in maniera perfetta non permetterà mai di sentirsi sicuri e pertanto si tenderà a rimandare. Questo stesso principio guida l'attendere il "momento giusto";
- rabbia e ribellione: se le pressioni e/o le aspettative altrui sono vissute come intollerabili si può, spinti appunto dalla rabbia, reagire procrastinando;
- non avere le idee chiare: non avere chiarezza di obiettivi implica non aver chiara la direzione da intraprendere. Questa condizione può essere un elemento importante nella tendenza a rimandare;
- essere troppo ottimisti: "sono sicuro/a che domani riuscirò a portare a termine non solo ciò che non ho fatto oggi ma anche le attività che avevo già programmato per domani!" Quante volte lo hai pensato? Come è andata? Molto probabilmente non ci sarai riuscito/a. Ciò accade perché si tende a sottovalutare la durata delle attività future e a sovrastimare le proprie capacità. La conseguenza è rimandare fino all'ultimo secondo convinti di potercela tranquillamente fare.
In quale ti ritrovi?
Prima di andare avanti vorrei che comprendessi un concetto chiave. Il procrastinatore non è una persona che non fa nulla, anzi!!
È una persona impegnata nel non fare un'attività importante sostituendola con compiti meno urgenti e piacevoli.
Ciò significa che procrastinare è una scelta volontaria di cui tu sei l'autore/autrice.
La conseguenza positiva è che puoi decidere di smettere di procrastinare.
I costi.
Immagino che tu sia titubante, un cambiamento ed una decisione mettono sempre in crisi.
È normale, non preoccuparti!! Forse ti starai chiedendo "Ok, ma perché dovrei smettere?". Domanda legittima.
Innanzitutto mi piacerebbe che tu scrivessi le conseguenze a cui il tuo comportamento ti espone. Fatto? Perfetto, prosegui con la lettura.
Sono sicura che fino ad ora tu non abbia avuto delle conseguenze (o molte conseguenze) negative a tale tuo comportamento. Bene, ma sei sicuro/a che sarà sempre così?
Nell'analizzare le conseguenze dei nostri comportamenti tendiamo spesso a guardare al breve termine.
Ma a lungo termine? (se non hai inserito conseguenze a lungo termine nella lista che hai scritto di tuo pugno potresti farlo ora)
Sei davvero così sicuro/a che, ad esempio, il tuo capo potrà perdonarti sempre per le relazioni che consegni in ritardo?
La ripercussione in ambito lavorativo o scolastico possono essere le uniche conseguenze?
In realtà rimandare ha effetti anche sul piano emotivo:
- mina la nostra autostima: nel rimandare una qualsiasi attività o impegno si ammette implicitamente a se stessi che non si è in grado e/o non si merita di ottenere un dato obiettivo; si rinforza la convinzione di essere effettivamente pigri e svogliati;
- mina la nostra tranquillità e il nostro tempo libero: non aver svolto un compito importante indurrà a pensare ad esso mentre si dovrebbe trascorrere del tempo con i propri cari o dedicarlo a se stessi;
- aumenta l'ansia e lo stress.
Cosa fare?
- affronta un progetto per volta: non pretendere di portare avanti 3/4 attività importanti contemporaneamente. Dedica le tue energie ad un progetto e portalo a termine prima di passare al successivo;
- non perdere troppo tempo a pianificare, agisci! Agisci anche quando il tuo umore non è dei migliori l'attività comporterà benefici anche su di esso;
- dedicati prima alle attività difficili: il resto della giornata ti sembrerà meno pesante;
- allevia lo stress: ritaglia del tempo per te. Puoi dedicarti ad uno sport, fare una telefonata, uscire per un caffè, praticare yoga e/o pilates, dipingere, scrivere, cantare, imparare una tecnica di rilassamento…
- sfida i pensieri negativi: "non ce la farò mai", "non sono in grado"... prima di dare per veri tali pensieri concediti la possibilità di verificare la loro veridicità o meno.
Se tali accorgimenti non dovessero essere sufficienti un percorso psicologico potrebbe esserti di aiuto nell'affrontare e fronteggiare tale comportamento.
Ma ricorda: non rimandare!!! Il costo è il tuo benessere.
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Foto Pixabay, elaborazione Roberto Roverselli per CaffèBook (caffebook.it)