Forte di San Juan de Ulúa, la fortezza che conosce tutta la storia del Messico
[vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]
Forte di San Juan de Ulúa è situato su una piccola isola di fronte a quello che ora è il porto di Veracruz ed è uno dei luoghi più emblematici e più importanti nella storia del Messico.
Fino a poco tempo fa era possibile arrivarvi esclusivamente via mare ma al giorno d'oggi c'è una strada che lo collega alla terraferma.
La fortezza sorge in quello che prima era un isolotto chiamato dagli indigeni Chalchicueyecan e poi ribattezzato, nel 1518, dagli spagnoli San Juan, nel 1519, sbarca Hernàn Cortéz per distruggere l'Impero Azteco e rendere ricchissima la Spagna con l'oro, l'argento e il carminio della cocciniglia.
È nel 1535 che si iniziò a costruire il Forte di San Juan de Ulúa, per ordine del primo viceré della Nuova Spagna, Antonio Mendoza, doveva servire a proteggere le navi spagnole dai forti venti, ma anche a difendere il porto dagli attacchi dei pirati.
Era qui, infatti, che veniva custodito tutto l'oro che giungeva dalla Spagna, una ragione abbastanza buona per essere circondato da cannoni, molto utili in quei tempi.
Dopo numerosi attacchi, invasioni e cambiamenti di potere, divenne una prigione. Come fatto curioso, c’è che molti rivoluzionari (delle varie rivoluzioni messicane) e combattenti per l'indipendenza messicana furono imprigionati qui.
Queste mura si ricordano i nomi di uomini che lottarono per la libertà come Melchor Ocampo, il frate domenicano e poi sacerdote liberale Servando Teresa de Mier e anche l’eroe nazionale Benito Juarez subì qui un breve confinamento.
Venustiano Carranza stabilì nella fortezza di San Juan de Ulúa la temporanea sede del suo governo e qui vi scrisse la Costituzione del 1917.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]Le leggende della Fortezza di San Juan de Ulúa
Ci sono due leggende famose.
La prima è su Chucho el Roto, noto anche come il "bandito generoso", il cui vero nome era invece Jesús Arriaga.
È una leggenda perché lo ricordano come il ladro che derubava i ricchi ed aiutava i poveri, ma anche perché è stato tra i pochi che sono riusciti a fuggire dalla fortezza quando questa era stata trasformata in una temuta prigione.
La storia di questo Robin Hood messicano purtroppo finisce male, catturato nuovamente verrà ricondotto nella Fortezza dove vi morirà.
La seconda leggenda narra della Mulata de Córdoba. Era una ragazza molto bella nota anche come guaritrice, un’erborista la chiameremmo oggi.
Ma la sua conoscenza delle erbe provocò delle voci che dicevano praticasse la stregoneria. La probabile realtà era che il sindaco di Cordoba, un uomo potente, si fosse innamorato di lei, ma respinto dalla donna, per vendicarsi, fece partire l’accusa di avergli somministrato un intruglio.
La Mulata de Córdoba fu rinchiusa fra le mura della Fortezza di San Juan de Ulúa, ma la parte sorprendente la sua storia arriva ora… dopo aver dipinto sul muro della sua cella una barca, davanti agli occhi del suo carceriere, e secondo la versione di questi, la donna salì sull'imbarcazione dipinta e scomparve per sempre.
La fortezza, in una retorica nazionalista un po’ mitizzata, fu chiamata "Quattro volte Eroica" perché qui si combatterono per ben quattro volte, delle battaglie molto importanti per l’indipendenza del Messico e per la sua libertà.
Accadde nel 1825, contro le truppe spagnole; 1838, durante la Guerra delle Torte con le truppe francesi; nel 1847, nell'attacco delle truppe nordamericane durante la Guerra d'Intervento, e infine nel 1914, nella difesa contro lo sbarco delle truppe americane.
In realtà in molte di queste occasioni le truppe messicane non si fecero particolarmente onore e questo fu dovuto sia alla mancanza di mezzi, sia ai sempre presenti contrasti interni del Messico.
San Juan de Ulúa è diventato un museo nel 1984, ad eccezione di uno dei bastioni che è occupato dalla Marina del Messico. È stato il luogo in cui sono stati registrati molti film (come Los Cañones de San Juan è un lungometraggio messicano girato nel 1945), molte storie sono state raccontate e molti libri sono stati scritti,
Lo stato di Veracruz è il secondo in Messico per la produzione del caffè, uscendo, quindi, dalla Fortezza San Juan de Ulúa e girando per il Porto di Veracruz si può prendere il noto il cafè con leche del Café de la Parroquia, la caffetteria più antica della città e, probabilmente, del Paese.
Foto Wikipedia, Second-Half Travels, Victor Pineda[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row]