Caffè proprietà, controindicazioni e ricerche scientifiche

Caffè proprietà, controindicazioni e ricerche scientifiche

Sugli effetti dei principi attivi della coffea sono stati condotti diversi studi, molti di questi si basano su confronti statistici, sono cioè osservazionali, e in quanto tali devono essere considerati.

Dobbiamo sempre tener presente che sebbene i numeri dei campioni sono spesso consistenti nel considerarne i risultati non si può dimenticare che possono esservi stati anche altri fattori.

Le proprietà del caffè

Proprietà del CaffèNegli ultimi anni due nuovi studi su Annals of Internal Medicine hanno evidenziato e confermato le proprietà e i benefici che il caffè ha sulla nostra salute (1).

Con la presenza di polifenoli, potenti antiossidanti vegetali, degli acidi clorogenici, dei diterpeni, presenti in resine e balsami vegetali il caffè è un ”alimento” da prendere in seria considerazione.

Ricordiamo però che, come per tutti gli eccessi, i benefici e le proprietà possono annullarsi o trasformarsi in controindicazioni quando se ne assume troppo.

Queste sono le proprietà del caffè secondo alcuni studi:

Può rendere più intelligenti. 

Il caffè non si limita a tenerci svegli, può rendere anche più intelligenti. Per intelligenti, in questo caso, s'intende la maggior reattività ed efficacia nell'affrontare determinate situazioni.

Senza dubbio il principio attivo del caffè, la caffeina, è lo stimolante psicoattivo più consumato nel mondo.

Il meccanismo d'azione principale della caffeina nel cervello è quello di bloccare gli effetti di un neurotrasmettitore inibitorio chiamato adenosina (Université de Nancycaffeine 1, 2).

Bloccando gli effetti inibitori di adenosina, la caffeina aumenta l'attività neuronale nel cervello e il rilascio di altri neurotrasmettitori come la dopamina e la noradrenalina.

Alcuni studi hanno mostrato gli effetti della caffeina sul cervello: può migliorare l'umore, il tempo di reazione, la memoria, l'attenzione e la funzione cognitiva in generale (caffeine 3, 4).

La forma in cui consumiamo la bevanda può far variare le quantità e l'azione dei principi attivi. Nel caffè verde, non ancora tostato quindi, l'azione può essere più efficace. Meglio della tradizionale tazzina di caffè espresso è l'infuso con il caffè verde che agisce nel bruciare i grassi durante l'esercizio fisico.

La caffeina, grazie al suo effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, aumenta il metabolismo e l'ossidazione degli acidi grassi (metabolism 1, 2, 3).

Inoltre può anche migliorare le prestazioni atletiche dell’ 11-12%, e la mobilizzazione degli acidi grassi dai tessuti grassi (performance 1, 2, 3, 4).

Tutto questo accade, naturalmente, se si abbina alle proprietà del caffè una sana, regolare e corretta attività fisica.

Altre proprietà del caffè:

L'assunzione della bevanda riduce il rischio di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Il caffè non presenta vantaggi nel breve termine, ma alcuni studi osservazionali hanno mostrato che può proteggere il cervello durante l'invecchiamento.

L’Alzheimer è la malattia neuro degenerativa più diffusa nel mondo e la principale causa di demenza.

Dagli ultimi studi è risultato che i bevitori di caffè hanno un rischio inferiore fino al 60% di soffrire di Alzheimer e di demenza.

Il Parkinson è la seconda malattia neuro degenerativa più comune, caratterizzata dalla morte dei neuroni generatori di dopamina nel cervello.

Il caffè può ridurre il rischio di Parkinson tra il 32 e 60% (protective factor in dementia 1, 2, 3).

Riduce i rischi di mortalità: 

Con l’assunzione di tre-quattro tazzine di caffè i rischi mortalità legate a disturbi cardiaci, cancro, ictus, diabete, problemi respiratori e renali, è inferiore del 18% rispetto a chi non consuma caffè.

Sempre da studi effettuati è risultato che chi beve caffè ed ha una età media avanzata ha un ridotto rischio di morte per malattie riguardanti l’apparato digerente e quello circolatorio (1).

Inoltre non è la “caffeina” alla base dell’effetto salutare, ma la contemporanea presenza di tutte le altre sostanze contenute nel caffè.

Quindi chi è abituato a bere il decaffeinato può sentirsi “protetto” e godere degli stessi benefici.

Bere caffè riduce il tasso di infiammazione del nostro l’organismo.Vengono infatti rilevati valori di proteina C reattiva, marcatore di infiammazione, inferiori sempre rispetto ai non consumatori ed anche questo reduce il rischio di morte.

Ma continuiamo con le altre proprietà relazionate all'assunzione di caffè:

Può essere salutare per il fegato.

Sempre dai dati dell’ International Agency for Research on Cancer circa il 30% tra le cause di morte relative all'apparato digerente riguardano il fegato.

Chi beve caffè ha un profilo enzimatico migliore.

Ha inoltre una riduzione di cancro del 40% e minori possibilità di cirrosi, con un effetto maggiormente evidente in coloro che assumono quattro o più tazzine al giorno (liver 1, 2, 3).

In questo dobbiamo fare una precisazione, la quantità del caffè che si può assumere è molto soggettiva e se una dose può giovare da un lato, in alcune persone, potrebbe creare problemi sotto altri aspetti.

Il fegato svolge centinaia di funzioni vitali per il nostro corpo.

Soggetto da parte di alcuni al consumo eccessivo di alcool e fruttosio, ad una alimentazione non sempre corretta e salutare, il nostro fegato può andare incontro alle malattie prima menzionate.

Retorica? No uno stile di vita corretto, legato ad una sana alimentazione e a tanto movimento riducono i rischi di incorrere in tali patologie.

Certamente non è un aperitivo, un amaro o un altro tipo di liquore, né tanto meno il consumo di una porzione di tiramisù che danneggiano il nostro corpo, ma come sempre l’eccesso.

È doveroso ricordare che se invece non possiamo assumere del caffè, come qualsiasi bevanda o alimento, bisogna essere attenti e ligi nel rispettare le indicazioni del medico.

È o non è, uno di famiglia?

Fra le proprietà del caffè gli studi indicano che può ridurre il rischio di soffrire di diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 2 è correlato al nostro stile di vita.

Questa malattia è caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue a causa di insulino-resistenza o dall'impossibilità di produrre insulina.

Negli studi osservazionali, il caffè è stato più volte associato ad un controllo maggiore del glucosio, con il conseguente minor rischio di diabete (diabetes 1, 2, 3).

Quando si parla della tazzina si fa riferimento a circa 20 cl di caffè nero senza l'aggiunta ulteriore di zucchero.

Ricordiamo però che il caffè contiene zucchero.

La presenza di zucchero nel caffè varia in percentuale in base alla specie l’Arabica contiene l’8% di zucchero e la Robusta il 5%, una percentuale che comunque varia perché sono spesso miscelate nella produzione della bevanda.

Inoltre durante la tostatura, processo durante il quale gli zuccheri diminuiscono mediamente dal 10% al 2%, quando il chicco di caffè da verde diventa marrone e avviene caramellizzazione degli zuccheri.

Il caffè quindi di per sé contiene pochi zuccheri, ma il rischio di incorrere nel diabete dipende dalla quantità di zucchero che noi aggiungiamo, se siamo soliti spesso correggere il caffè con alcol o se aggiungiamo creme ed altro!

Come sempre vale il buon senso e la moderazione.

Normalmente comunque la riduzione del rischio di diabete varia dal 23% al 67% con una incisione maggiore del 7% se aumentano il numero di tazze.

Fra le proprietà del caffè... è ricco di sostanze nutritive e antiossidanti (polyphenols 1, 2).

Molte delle sostanze nutritive quali vitamine e minerali contenute nei chicchi di caffè sono presenti anche nella bevanda finale.

Una tazza di caffè ci offre:

  • il 6% della dose giornaliera raccomandata di acido pantotenico, vitaminaB5
  • l’11% della dose giornaliera raccomandata di riboflavina vitamina B2
  • il 2% della dose giornaliera raccomandata di niacinaB3 e tiamina B1
  • il 3% della dose giornaliera raccomandata di magnesio e potassio.

E per finire il caffè contiene anche una grande quantità di antiossidanti pari se non superiore a quello ottenuto consumando frutta e verdura tre volte al giorno.

Ricordatevi però di consumare molta frutta e verdura durante il giorno, non solo per gli antiossidanti ma anche per i tanti altri benefici salutari che apportano alla nostra salute.

Le controindicazioni del caffè


Gli studi condotti negli ultimi anni hanno rivelato le proprietà e i benefici del caffè, ma come per ogni medaglia che ha il suo rovescio, anche il caffè ha delle controindicazioni.

Controindicazioni caffè e donne in gravidanzaLe controindicazioni del caffè sono dovute in alcuni casi ad un eccesso di tazzine e in altri casi a patologie delle quali soffriamo.

Il consumo di caffeina consigliata non dovrebbe superare i 300 milligrammi, ma la quantità come sempre è soggettiva.

Le reazioni in persone che si avviano al consumo di caffeina o hanno un livello di tollerabilità inferiore, oppure in soggetti magri, gli effetti indesiderati possono insorgere anche ad un dosaggio inferiore.

Un’assunzione maggiore di caffè può portare:

  • A una dipendenza fisica e psicologica ricordiamo che il caffè rimane pur sempre una droga
  • Rischio di allucinazioni che includono: ascoltare cose, vedere cose o percepire cose che non esistono. Questo può avvenire in soggetti che consumano molto caffè, per la caffeina, e che sono molto stressati.

Nell'elencare le controindicazioni del caffè non si può dimenticare quella più segnalata dai medici per le donne in gravidanza. 

  • Il consumo di caffè può essere associato ad un aumento del rischio di aborto spontaneo, il numero di tazzine per le donne incinte è massimo di due al giorno.
  • Un consumo maggiore potrebbe portare all'aborto, inoltre potrebbe incidere sul normale sviluppo del feto, meglio sostituirlo con il decaffeinato o con le altre alternative al caffè prive di caffeina,

Per evitare alcune controindicazioni dell'assunzione di caffè possono bastare alcune accortezze nella preparazione.

  • È importante filtrare il caffè, si è dimostrato che il filtro diminuisce il carico di cafestol e kahaweol, due molecole importanti che portano all'aumento dei livelli di colesterolo nel sangue.Questo soprattutto nei soggetti che hanno il colesterolo alto.

Ci sono casi in cui è meglio evitare di prendere il caffè perché:

  • Ha un effetto diuretico, un eccesso può portare alla ricerca continua di un bagno, cosa spiacevole se siamo in viaggio e anche a lavoro. Inoltre un eccesso di minzione porta alla perdita di sali minerali importanti per il nostro benessere
  • È acido, la sua acidità favorisce la digestione e per questo stesso motivo non andrebbe preso a stomaco vuoto. Un consumo eccessivo può essere associato all'insorgenza di ulcere nel tratto gastrointestinale, specialmente nello stomaco e nell'intestino
    Ne è sconsigliato l’uso in soggetti che già soffrono di gastrite, ulcere e reflusso.

Non solo alle donne in gravidanza è consigliata la moderazione nel consumo della bevanda, ci sono anche altri casi in cui è controindicata l'assunzione del caffè.

  • Nei soggetti predisposti o che bevono tanti caffè se ne aumenta i livelli di irritazione e ansia.
    I soggetti ansiosi, che hanno difficoltà a dormire, dovrebbero berne meno e non consumarne la sera.
    È preferibile in questi casi bere un buon caffè d’orzo che rilassa e concilia il sonno
  • Se si soffre di ipertensione, è meglio consultare il medico per verificare se si può assumere.
  • Lo stesso vale se si soffre di aritmia cardiaca, ischemia o di altre patologie riguardanti il cuore. 
  • Per le donne che sono in menopausa è meglio limitarne il numero di tazzine in quanto riduce l’assorbimento di calcio e di ferro
  • Infine i bambini, è opportuno che non assumano caffeina. Sono energici e vitali per natura come è giusto che sia.

Ricordiamo che gli effetti negativi e le controindicazioni possono peggiorare se associate ad altre droghe, alcool e farmaci.
Come sempre i modi di dire non sbagliano “In medio stat virtus” «la virtù sta nel mezzo».

Equilibrio, giusta quantità e i consigli del nostro medico.

CaffèBook (caffebook.it) è un magazine che fornisce informazioni di carattere generale.

In nessun caso i contenuti espressi possono considerarsi: formulazione di una diagnosi o indicazioni per un trattamento, l'assunzione o la sospensione di un farmaco, né possono sostituire il consiglio e le indicazioni di un medico o di uno specialista.

Il sito è in nessun caso responsabile dei contenuti, delle informazioni e di quant'altro presente nei siti linkati.

Articolo su CaffèBook su Caffè proprietà, controindicazioni e ricerche scientifiche