3 muralisti messicani: i tre grandi dell’arte del Messico
I muralisti messicani, agli inizi del secolo passato, diedero vita ad un movimento artistico che voleva far conoscere alle persone la storia del Messico e generare consapevolezza sociale.
3 muralisti messicani: David Alfaro Siqueiros, Diego Rivera e José Clemente Orozco
Il Muralismo messicano
Il Muralismo nasceva in Messico nel 1920 come parte delle politiche di modernizzazione dello Stato del Messico dopo la rivoluzione del 1910. L'idea era di avvicinare le persone alla storia del Paese e di generare una coscienza sociale sulla situazione di disuguaglianza ereditata dal Porfiriato.
Il presidente Álvaro Obregón, eletto per il periodo dal 1920 al 1924, nominò José Vasconcelos come segretario della pubblica istruzione. Vasconcelos sviluppò il primo programma culturale dello Stato messicano dopo la rivoluzione, coinvolgendo i principali muralisti messicani: David Alfaro Siqueiros, Diego Rivera e José Clemente Orozco fra tutti.
Muralisti messicani: David Alfaro Siqueiros (1896-1974)
Siqueiros partecipò con uguale intensità al movimento artistico e alla lotto politica. Erano sempre presenti nelle sue opere le lotta dei contadini e degli operai e le vittime dell'oppressione.
Nei suoi murales si distinguono il forte carattere combattivo e violento mentre le figure sono curvilinee con una spessa linea nel contorno. La prospettiva attira lo spettatore che può sentire la potente azione rappresentata lasciare il muro e tentare di raggiungerlo.
Siqueiros affermava che "nell'arte moderna dovevi usare materiali moderni" da questa convinzione il largo uso nei suoi lavori di materiali industriali.
La sua partecipazione agli ideali marxisti e le sue continue critiche sia scritte che artistiche al governo, gli costarono il carcere in più occasioni. Inoltre, fu anche accusato di aver partecipato a un attentato fallito a Leon Trostky, motivo per il quale dovette andare in esilio in Cile nel 1941.
È considerato uno dei tre grandi esponenti del muralismo messicano, “los tres grandes”, insieme a Diego Rivera e José Clemente Orozco. È interessante ricordare che fra i suoi allievi vi fu anche un giovane Jackson Pollock.
Diego Rivera (1886-1957)
Diego Rivera, chiamato monstruo de la naturaleza (mostro della natura), esprimeva un’arte caratterizzata da una grande discorso realistico e sociale.
Nel suo lavoro troviamo una visione di riconciliazione con il passato indigeno e un profondo interesse per le rivolte sociali e la povertà delle persone.
Influenzato dalle sue esperienze europee da correnti come il cubismo e l'impressionismo univa lo stile classico europeo all'arte preispanica, Rivera ci travolge con la quantità di immagini e dettagli nelle sue opere.
Della vita artistica e personale di Diego Rivera sono molto note la frequentazione con Pablo Picasso e Juan Gris ed il matrimonio con la giovane pittrice Frida Kahlo, una delle più passionali storie d’amore del mondo dell’arte. Nel 1937 ospita Léon Trotskij in esilio.
Muralisti messicani: José Clemente Orozco (1883-1949)
Da alcuni considerato il "Goya messicano", Orozco era nato nel 1883 a Zapotlán el Grande (Ciudad Guzmán, Jalisco).
Il lavoro di José Clemente Orozco evoca un carattere espressivo-figurativo. I temi principali del suo lavoro sono il dolore e la sofferenza delle classi sociali, l'amarezza causata dall'indifferenza e dalla voracità dei politici e dei potenti.
Come gli altri esponenti del muralismo messicano Orozco era un pittore impegnato nelle lotte sociali, incarnava un realismo feroce e dotato di una satira violenta.
Nel 1922 si unì a Diego Rivera, David Alfaro Siqueiros e ad altri artisti dando origine al movimento muralista messicano.