Il Guernica in digitale: un viaggio virtuale nel capolavoro di Picasso

La fama del Guernica” di Pablo Picasso è nota in tutto il mondo.
L’enorme tela, dipinta in soli due mesi, che descrive l’orrore della guerra civile spagnola, e dei conflitti in generale, ha una storia appassionante legata ai fermi principi del proprio autore che, donata la sua opera al popolo spagnolo, vietò il suo rientro in Spagna finché fosse stato in vita il dittatore Francisco Franco.

Repensar Guernica in digitale

Oggi, in occasione degli ottanta anni dell’opera, grazie ai progressi delle tecnologie digitali, la storia del “Guernica” è conservata in duemila documenti;

un patrimonio culturale composto da cataloghi, fotografie e video di cui una pagina web (Repensar Guernica) ne permette la consultazione da ogni luogo del mondo in cui ci si trovi.

Il celeberrimo quadro che illustra il bombardamento aereo del 26 aprile 1937, conservato dal 1992 nel Museo della Reina Sofia a Madrid è da sempre protagonista della scena per chiunque abbia il privilegio di ammirarlo.

Certamente, poterlo guardare da vicino è un’esperienza emozionante e ineguagliabile, ma da questo momento anche chi non potrà recarsi nella capitale spagnola, potrà avere la possibilità di ammirarne i particolari, e farsi travolgere dalla passione di Picasso e da un messaggio di dolore e orrore dipinto nei vari personaggi che testimoniano i vinti e gli oppressi.

Guernica in Gigapixel

I documenti che ci permettono la visione virtuale del Guernica provengono da ben centoventi tra archivi pubblici e privati, agenzie nazionali e internazionali e istituzioni diverse.

Tutto ciò grazie al lavoro dello studio di Guernica in Gigapixel volto alla cura e alla preservazione del patrimonio artistico. Valore aggiunto la possibilità, tramite i raggi ultravioletti e infrarossi, di scoprire passo dopo passo la realizzazione del quadro, le tecniche usate e i materiali impiegati.

Nulla è stato lasciato al caso o tralasciato nella trasposizione del Guernica in digitale.

Il progetto prevede anche una sezione chiamata “Itinerari”, in cui è possibile districarsi tra i documenti e le istituzioni ovviamente collegati al “Guernica”.

La sezione è opera della collaborazione tra l’Area delle Raccolte, il Dipartimento di Conservazione e Restauro e il Dipartimento di Programmi Virtuali del Museo della Reina Sofia.

“El Mundo”, il famoso quotidiano spagnolo, riporta che il programma è costato ben cento settantotto mila euro; soldi ben spesi perché volti alla diffusione della cultura.

Guernica digitaleNon indugiate oltre quindi, collegatevi dal vostro pc o dal vostro cellulare a Repensar Guernica e immergetevi in un pezzo di storia, scoprendo i segreti dietro il colore.