Difendiamo gli animali cambiando la sensibilità delle persone

“La Sensibilità è l’abito più elegante e prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi.”
Osho

La LAV, assieme ad ENPA E LAC sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione verso il governo Gentiloni affinchè nel 2017 inauguri una nuova politica sull’ambiente e la fauna del nostro Paese.

Sul cambiamento posso dire che ho qualche dubbio e poche speranze. Il Governo Gentiloni ha confermato lo stesso ministro del precedente Governo Renzi, Gianluca Galletti a Ministro dell’Ambiente con il quale i cacciatori hanno potuto festeggiare la conferma ricevuta nel 2016 di poter usare richiami vivi e ora addirittura sostengono che "Vi sarebbe, invece, l’occasione per aprire alcuni impianti per Cesene e Tordi Sasselli, quale corretto rifornimento dei richiami vivi, atteso che per queste due specie mancano adeguati rifornimenti in natura." Ci credo che mancano, mi verrebbe da aggiungere, li avete uccisi tutti!

È la stessa LAV che dal suo sito ha lanciato la richiesta del cambiamento e lo fa lanciando delle proposte interessanti metre dichiara che “il 2016 è stato per gli animali, soprattutto quelli selvatici come per la tutela ambientale un annus horribilis”. 

Le proposte avanzate dall’associazione animalista sono tre.

Fermare anzitutto la cosiddettariforma” della legge nazionale sui parchi, la 394/91, che, purtroppo è stata approvata dal Senato con la benedizione del precedente Governo e che, tra l'altro, rompe le maglie della tutela, aprendo le porte dei parchi ai fucili dei cacciatori e mettendo a rischio anche le specie più rare e preziose dietro il pretesto del “controllo” della fauna.

In secondo luogo escludere dall'elenco delle specie cacciabili quelle particolarmente a rischio di estinzione ormai spesso ridotte a poche centinaia di coppie. Secondo la LAV e altre associazioni animaliste sarebbe indispensabile e urgente, a seconda dei casi: escluderle definitivamente dalle liste delle cacciabili o sospenderne la cacciabilità in attesa di piani di conservazione adeguati. A queste associazioni dovrebbero allearsi credo anche i cacciatori il cui vanto è spesso quello di essere dei “regolatori” dell’equilibrio naturale, certo a meno che non gli faccia piacere comprare richiami vivi per animali inesistenti...

La terza proposta è proprio cancellare la barbarie rappresentata dai richiami vivi usati nella caccia da appostamento.
Ho raccontato di questa iniziativa della LAV perché mi ha interessata per l’opera di sensibilizzazione che propone, ma penso che debba crescere nel cuore delle persone una sensibilità vera per la sofferenza perché le cose possano migliorare.

Forse la dovremmo chiamare empatia, ma di certo dobbiamo smetterla di pensare all’uomo come alla specie cui tutto è permesso solo perché può farlo; oltre tutto è impossibile non vedere in questo tipo di ragionamento le aberrazioni che comporterebbe come quella di accettare che alcuni uomini possano fare agli altri tutto ciò che vogliono solo perché possono...

Prima di tutto è una questione di intelligenza, la stessa che fra l’altro ci ha permesso di evolvere. Dall’altruismo e dalla collaborazione fra simili sono convinta sia cominciata la nostra evoluzione e se non vogliamo che questo diventi involuzione, dobbiamo imparare che il rispetto per le altre specie è anche quella una regola di sopravvivenza.

Senza piante o animali come vivremmo? Non mi pare un concetto difficile da capire.

La politica ambientalista di un Paese non può cambiare se prima non cambiano gli individui.

Ad esempio ho letto che una sentenza recente ha assolto due persone dall’accusa di aver ucciso un cane nonostante le immagini che l’immortalavano nella loro crudeltà
Il fatto, accaduto a Crocedomini (Brescia) ha visto coinvolti due allevatori, padre e figlio, (un’ottima familia senza dubbio, 18 luglio del 2014). La sentenza li ha assolti perché i due avrebbero agito per legittima difesa...

Ci sono delle leggi chiare per il contrasto alla violenza sugli animali, quindi mi chiedo come sia possibile che delle fotografie non siano bastate?

Manca ancora nel nostro Paese la sensibilità verso gli animali, in questo caso giuridica.

Ancora non si valuta la violenza sugli animali come un qualcosa che debba essere punita e forse in questo caso è passata l’idea che i due “poveretti” fossero comunque degli onesti lavoratori e quel cane di fronte a questo perdesse valore.
Sono certa che siano due persone insensibili al dolore degli animali, sono allevatori e per loro sono meri oggetti e so bene che a qualcuno, fra i più disincantati, verrà da dire che mettendo in galera i due allevatori delle famiglie avrebbero perso il lavoro.

A me viene invece da pensare, ipotesi per ipotesi naturalmente, che chi uccide senza tanti dubbi ne abbia ancora meno nel dare da mangiare agli animali allevati qualunque cosa... Il disinteresse per le altre specie è un boomerang che torna indietro.

Dai nostri politici manca l’attenzione alla natura e all’ambiente, nei tribunali manca il rispetto per il dolore e la sofferenza degli animali ma non dobbiamo dimenticare che alcune leggi, più o meno buone ci sono.

Sono leggi che in alcuni casi devono essere migliorate magari per far fronte allla stoltezza di chi vuole solo sparare su tutto ciò che si muove, ma ci sono e devono essere messe in pratica senza “eccezioni”.
Devono essere applicate senza scappatoie né tolleranza verso la violenza perché alcuni articoli di quelle stesse leggi, non dobbiamo dimenticarcene, sono nate per colpire le mafie in molti loro interessi come le corse clandestine o le lotte fra animali. Un potere economico che poi viene utilizzato anche per altri reati.

Per fortuna ci son anche iniziative positive e incoraggianti come "Difendiamo gli animali".

Questa iniziativa è nata nella zona di Massa Carrara per impulso dell'avvocato Francesca Menconi che in breve tempo ha creato una rete di legali, esperti in legislazione animale, cresciuta nel giro di pochi mesi e ormai presente in ogni regione.“
Difendiamo gli animali” è infatti un servizio ormai diffuso capillarmente in tutta Italia, con oltre 80 avvocati distribuiti in quasi tutte le provincie, che vuole assicurare giustizia e tutela agli animali facendo applicare le leggi già esistenti in caso di maltrattamenti, lesioni, uccisioni e ogni reato che li veda come vittime.

Le problematiche affrontate vanno dal traffico di fauna protetta ai combattimenti di animali, alle cosiddette ecomafie.

Gli avvocati maturano una preparazione specifica per i reati a danno degli animali studiandone tutti i casi di giurisprudenza, una possibilità in più per impedire che certe violenze restino ancora impunite.

Dall'elefante alla pulce, e dalla pulce alla molecola sensibile e vivente, che costituisce l'origine di ogni cosa, non c'è un punto in tutta la natura che non soffra o non goda” avrebbe detto Denis Diderot: 

Con la nostra sensibilità e attenzione possiamo far diminuire la sofferenza e far nascere una cultura più sana di rispetto per la natura e per gli animali.