Paola Turci è Viva da Morire

Paola Turci è Viva da Morire intervista di Roberto Fiorini sulla carriera e i sogni della cantautrice con le bellissime foto di luca Brunetti

Nel 1989 ho deciso di partecipare al Festival di Sanremo con una canzone che si intitolava Bambini, e di farlo vestendomi come volevo vestirmi, difendendo questa canzone fino all'ultimo. Lì mi sono sentita forte, ho sentito di aver fatto bene” così esordisce Paola Turci che dopo la stagione di concerti 2018, in cui ha portato in giro per l’Italia Il Secondo Cuore Tour, e la partecipazione al Festival con la canzone L’Ultimo Ostacolo, ha iniziato con Milano e Roma il nuovo tour che da novembre la terrà impegnata nel maggiori teatri italiani.

Quest'anno sul palco dell'Ariston il suo è stato uno dei brani più eleganti e apprezzati dalla critica, a cui ha fatto seguito nel mese di marzo l'uscita dell'album Viva da morire.
Dieci canzoni, tra cui L’ultimo ostacolo, scritto dal rapper Pula+, e collaborazioni con Shade, Federica Abbate, Giulia Anania, Andrea Bonomo, Davide Simonetta, Gianluigi Fazio, che ripercorrono tutta la storia della cantautrice, dall'adolescenza sulla Vespa 50 fino ai desideri per il futuro.

Paola Turci in concerto
Paola Turci in concerto

Non ho mai pensato di avercela fatta - afferma Paola - non ho questo concetto. Penso però di aver fatto bene quando ho deciso di vestirmi e cantare quello che volevo”.

Una carriera ricca di soddisfazioni.
Con Fatti bella per te nel 2017 ha conquistato il disco d'oro per le vendite e vinto ben tre Premi della Critica.

Paola Turci foto di Luca Brunetti
Paola Turci foto di Luca Brunetti

Un'artista coerente ed una carriera spesso lontana dai riflettori.


Ricorda

“che se qualcuno talvolta scrive che sono sottovalutata, evidentemente è una sottovalutazione che mi serve per lavorare, per scrivere. Non sempre il successo è funzionale alla crescita o a qualcosa di bello”.

Trova ispirazione dalla bellezza e dall'armonia e non ha un artista di riferimento, ma un’idea di piacevolezza.
Per il nuovo album ho ascoltato tanti brani, perché alcuni non sono scritti da me, ma solo interpretati” puntualizza.
Viva da morire è un album cantautorale ma anche un manifesto colorato, personale ed eterogeneo che viaggia su sonorità modernissime, la logica prosecuzione di un discorso aperto due anni fa.

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L’elettronica è l’ingrediente principale, quello che caratterizza quasi tutte le dieci canzoni, dando al disco quel tocco pop non esagerato e ben calibrato.
Un lavoro intelligente e sincero, adatto sia a quel pubblico che conosce la musica della Turci dagli esordi che ai nuovi fan che Paola ha conquistato negli ultimi due anni.
Tra crisi esistenziali e infelicità giovanile, la musica mi ha salvata e sono viva da morire” racconta, e i suoi occhi sono lo specchio delle sue emozioni, lucidi e brillanti.
Con L'ultimo ostacolo volevo trasmettere le mie fragilità e non quell'assoluta certezza di aver capito tutto nella vita – aggiunge - è bello poter arrivare al pubblico con una canzone dove ho raccontato del bisogno di avere accanto una figura paterna. Il ricercare un supereroe è come ammettere di sentirsi piccoli”.

Foto per articolo Paola Turci è Viva da Morire 6
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Nel nuovo album esprime al meglio la sua vitalità con un velo di malinconia.

Mi rendo conto che la nostra vita ha soltanto due momenti di solitudine: l’inizio e la fine – afferma decisa - ma dentro siamo insieme, è questa la mia scoperta: la ricerca del sé per stare insieme all'altro. E mi rendo conto che questo combacia con i tempi che viviamo in cui c’è la tendenza ad allontanare l’altro, a definirlo diverso”.

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È proprio vero.
Dovremmo mettere in atto dentro ognuno di noi la consapevolezza di non essere soli.
È da qui soltanto che si può partire.
Siamo rimasti delusi, ci hanno fatto del male ma se perdiamo la fiducia non possiamo dire di essere vivi.
Dobbiamo sentirci bene insieme agli altri.

Attraverso i momenti più intimi, acustici Paola Turci riesce sempre a stupire, a colpire dritto nel cuore il suo pubblico.

Hai presente quando una canzone o una voce ti fa mancare quasi il respiro e comincia a batterti forte il cuore? - aggiunge fiera – io vorrei sempre provare e far provare quell'emozione al pubblico”.

Ma cosa fa sentire viva da morire oggi Paola Turci?

Se penso al video della canzone, sicuramente muovermi e ballare – racconta - il video è pieno di ballo, pieno di movimento e pieno di vita”.

E ancora quali erano le canzoni che amava suonare quando ragazzina andava in discoteca?

La prima canzone che ho suonato mi è servita per imparare il giro di Do ed è stata Il cielo in una stanza di Gino Paoli – ricorda - da lì sono andata avanti e ho suonato tantissimo Pino Daniele, Battiato, qualche canzone di Venditti, poi ho proseguito con Patti Smith iniziando infine a scrivere le mie prime canzoni”.

Foto per articolo Paola Turci è Viva da Morire 8
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Il 13 maggio Paola Turci si è esibita al Teatro degli Arcimboldi di Milano e il 20 maggio all'Auditorium di Roma – oltre alla data zero al teatro San Domenico di Crema - in due concerti anteprima del suo tour teatrale che partirà dal 12 novembre e toccherà dieci teatri in altrettante città.
Ho imparato a brindare alle porte che si chiudono, alle strade che si interrompono, alle storie che si concludono. Perché è nella fine delle cose che si annidano i nuovi inizi e ricomincia tutto. È questa l’arte di ricominciare.

Su queste parole recitate fuoricampo, Paola Turci entra sul palco accompagnata dalla sua band.

Un live davvero speciale.
Un live che corre veloce, tra passato e presente nel repertorio della cantante romana, che passa dall'intimo al rock.

Paola è vera e sincera, sa emozionare con la sua anima rock.

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Ed emoziona nella sua intimità, con voce e chitarra acustica.
Ritrovo momenti di felicità ogni volta che faccio nuove scoperte – afferma - o quando arriva una canzone che mi illumina, mi commuove. Quando sento una storia di vita che posso abbracciare. Questo mi rende felice”.
Ama sottolineare l'importanza che ha avuto ciò che a margine della musica, ovvero il libro che ha pubblicato con Mondadori e la recitazione, una delle strade che stava percorrendo prima dell'incidente.
Non trovavo una via d'uscita alle mie insicurezze – ricorda - e scrivere un libro, ammettendo le mie paure, è stata la chiave. Ho pensato all'analisi, ma nulla mi soddisfaceva. Invece pubblicare e dire a tutti che in fondo mentivo a me stessa e agli altri, che non mi piacevo e mi nascondevo mi è servito. Ho anche potuto ripensare a quel sogno fermato dall'incidente, quello di recitare. Dopo aver fatto scuola di teatro e sognato di diventare attrice, ho compreso che tutto è possibile”.

E tra i progetti futuri c’è anche la pubblicazione del terzo libro.
Ancora non c’è ancora una data di uscita – anticipa - è un progetto che sto portando avanti e dopo le due anteprime del tour a Milano e Roma ricomincerò a lavorarci”.

Ho troppi sogni per andarmene a dormire canta Paola Turci.

È vero, di sogni ne ho parecchi – conclude - se penso a uno, me ne vengono in mente altri cinque. Il primo è appunto di concludere il mio terzo libro, gli altri sono tutti emozionanti e forse più facili da realizzare, come suonare dal vivo. È talmente bello sognare che non sento la fatica”.

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Foto articolo Paola Turci è Viva da Morire per gentile cortesia di Luca Brunetti.

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