Matera: La città dei Sassi, la capitale europea della cultura
Con l’arrivo del nuovo anno Matera diventerà una delle due capitali Europee della Cultura nel 2019, titolo che le è stato conferito il 17 ottobre del 2014.
Matera è la capitale europea della cultura nel 2019, insieme a Plovdiv in Bulgaria.
Un riconoscimento che appare sicuramente meritato, anzi meritatissimo, per la bellissima città della Basilicata che è una delle città più antiche del mondo e le cui testimonianze risalgono nientemeno che all'era paleolitica.
Abbiamo visitato Matera più di dieci anni fa, ma il ricordo della sua bellezza e del suo patrimonio paesaggistico più unico che raro è rimasto scolpito in modo permanente nelle pupille dei nostri occhi, ed ora siamo determinati, determinatissimi, a ritornarci al più presto.
Matera si trova nel Sud dell’Italia ed è situata su un affioramento roccioso della Basilicata, a poco più di 400 metri di altezza.
Matera, la città dei Sassi (Matera capitale europea della cultura nel 2019)
Dire Matera vuol dire città dei Sassi, quei Sassi che da 25 anni ormai sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Unesco, preceduti in Italia soltanto da altri 5 siti.
I Sassi di Matera sono unici per la loro bellezza e come esempio di arte che deriva dal degrado, dalle condizioni di miseria.
Oltre 66 anni fa, infatti, sono stati evacuati a causa delle misere condizioni di vita dei loro abitanti e da quell'evento sfortunato paradossalmente è nata la fortuna di Matera.
Ora, infatti, i Sassi di Matera ospitano Musei che attraggono visitatori che arrivano da ogni parte del mondo,
ed è fin troppo facile presagire che il prossimo anno verranno battuti tutti i record di afflusso turistico.
La questione dei Sassi di Matera si presentò nell'immediato dopo guerra.
Furono i due protagonisti dell’Italia post-fascista (Palmiro Togliatti ed Alcide De Gasperi) a porre il problema dei Sassi di Matera che divennero il triste simbolo dell’arretratezza del Sud Italia e, forse, grazie al fatto che sono stati i leader dei due maggiori partiti politici portò presto allo stanziamento dei soldi necessari per costruire quartieri residenziali dove poter trasferire coloro che abitavano le malsane case - grotta.
È tempo ed ora di soffermare la nostra attenzione sui Sassi di Matera, che rappresentano il nucleo originario della città situato dentro due anfiteatri.
Essi vanno sotto il nome di Sasso Caveoso che, rivolto a sud, è disposto come la cavea di un teatro, con le case-grotte che scendono a gradoni, e di Sasso Barisano che, rivolto ad est, è il più ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo.
I "Sassi" di Matera concretamente sono due grandi quartieri che, insieme alla "Civita" ed al "Piano", costituiscono il centro storico della città.
All'interno dei due Sassi vi sono poi vari quartieri, rioni e contrade dai nomi molto pittoreschi.
Passeggiando all'interno di questo particolare contesto, il turista si trova davanti un paesaggio culturale di rara bellezza con un sistematico alternarsi di grotte, ipogei, palazzotti, chiese, vicinati, scalinate, ballatoi, giardini ed orti che, incastonati l’uno nell'altro, formano un luogo magico e quasi fiabesco.
Una segnalazione particolare meritano anche le Chiese Rupestri, testimonianze della presenza dell’uomo nei vari periodi storici.
Tra le Chiese Rupestri meritano sicuramente di essere visitate le seguenti:
Santa Maria de Idris - San Giovanni in Monterrone, Santa Lucia alle Malve e San Pietro Barisano.
La bellezza di Matera, però, non è costituita solo dai Sassi o dalle bellissime Chiese rupestri,
perché può vantare nel suo ricchissimo patrimonio artistico la presenza di chiese bellissime ed antichissime che meritano senz'altro di essere visitate.
A cominciare dal bellissimo Duomo iniziato, verso il 1230 e terminato 40 anni dopo, dal cui piazzale si può ammirare la suggestiva vista sul Sasso Barisano.
Altre chiese che meritano di essere visitate sono:
quella di San Domenico che è riconoscibile per un bel rosone in stile romanico,
la chiesa di San Giovanni che è una delle più antiche della città,
la Chiesa di San Francesco d’Assisi la cui originaria costruzione risale alla metà del XIII secolo e che nel tempo è stata soggetta a diversi rifacimenti.
Un cenno particolare merita anche il Museo Archeologico Nazionale che ha sede nel Monastero di Santa Chiara ed all'interno del quale il visitatore può ammirare le interessanti ceramiche neolitiche a decorazione impressa, la stipe votiva di Timmari e le terrecotte figurate.
Chi scrive di Matera e della sua bellezza avverte i limiti della propria scrittura ed è corroso dal dubbio di non avere illustrato questa incredibile città come avrebbe meritato.
Ed è per questo che preferiamo cedere la penna a Carlo Levi, un illustre ospite di Matera,
che nel suo famoso romanzo “Cristo si è fermato ad Eboli” ha parlato così di Matera:
“Avevo letto nella guida che è una città pittoresca, che merita di essere visitata, che c'è un museo di arte antica e delle curiose abitazioni trogloditiche.
Allontanatami un poco dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case, e dall'altro costeggiava un precipizio.
In quel precipizio è Matera. La forma di quel burrone era strana; come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso in un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca, Santa Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi.
Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l'inferno di Dante, in quello stretto spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelle di sotto.
Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera.
È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante.”
Insieme al giudizio del celebre scrittore antifascista, contribuiranno ad illustrare l’incredibile fascino di Matera le recentissime foto che vengono pubblicate a corredo di questo articolo.
Siamo sicuri che nel 2019 tutti i lettori si uniranno ai tantissimi visitatori di Matera che nel prossimo anno si gratificherà del titolo di una delle due capitali europee della cultura.
Ma sono anche certo che quando ritorneranno a casa coltiveranno il sogno di ritornarci al più presto e sono certissimo che ci torneranno davvero!
Reportage su Matera capitale europea della cultura nel 2019: articolo Michelangelo La Rocca, Foto Vania La Rocca