Brian Havergal e The Gothic, la sinfonia più lunga della storia
Il mondo della musica è pieno di personaggi interessanti fra questi il compositore inglese Brian Havergal ricopre certamente un ruolo particolare.
Brian Havergal detiene il record di aver realizzato la sinfonia più lunga della storia, dura circa due ore, dal titolo Symphony No. 1 in re minore, nota con il nome di The Gothic.
Il compositore scrisse The Gothic fra il 1919 e il 1927, una sinfonia di ben sei movimenti, organizzati in due parti.
Havergal Brian musicista autodidatta
Havergal Brian è nato nel 1876 a Dresda, che in questo caso non è la città tedesca, ma un quartiere di Stoke-on-Trent nello Staffordshire, in Inghilterra.
La cittadina ha dato i natali ad altri musicisti illustri come il cantante Robbie Williams e il bassista dei Motörhead, Lemmy Kilmister. A Stoke-on-Trent è nato anche il capitano del Titanic Edward John-Smith, ma questa è una curiosità che potremmo definire extra musicale.
In realtà Brian non si chiamava Havergal, ma William, adottò il nome da una famiglia di musicisti locali che componevano inni religiosi.
Apparteneva alla classe operaia che all’epoca significava terminare spesso gli studi dopo la scuola elementare per poi andare a lavorare.
Non ricevette quindi una formazione musicale, ma seguendo la sua vocazione, imparò da autodidatta riuscendo a diventare organista in una chiesa.
Nel 1895 rimase così estasiato ad assistere ad un concerto di Edward Elgar dello spettacolo The King Olaf da interessarsi alla musica classica che veniva ascoltata allora.
Scoprì in tal modo musicisti come Richard Strauss o Grancille Bantock, con il quale divenne amico.
E si mise a comporre le sue opere.
Havergal Brian una strada incerta nella musica
Fra le sue prime composizioni divenne abbastanza nota English Suite (1902-1904) perché selezionata per una serie di concerti orchestrali giornalieri presentati sotto l’egida della Royal Albert Hall.
Però mentre Brian Havergal stava diventando un musicista emergente apprezzato la sua complessa personalità lavorava per creargli futuri problemi.
Fra le diverse buone offerte che riceveva ci fu anche quella del magnate Herbert Minton che nel 1907 gli permise di dedicarsi esclusivamente alla composizione.
Brian Havergal non seppe però gestire bene l’euforia che il trionfo su un palcoscenico può produrre e presto diminuì il suo impegno nel lavoro per godersi i piaceri della vita.
Ci furono quindi viaggi, banchetti e ozio fino a quando una relazione con una domestica di nome Hilda Mary Hayward provocò una crisi matrimoniale.
Nel 1898 si era sposato con Isabel Priestley, che gli aveva dato cinque figli, per il mantenimento dei quali dovette devolvere una buona parte del suo reddito.
Inoltre con Hilda non si trattò di una semplice avventura, il loro rapporto sarebbe diventato stabile tanto che si sarebbe sposati nel 1933 e avrebbero avuto altri cinque figli.
Questa nuova situazione lo costrinsero a concentrarsi nuovamente sulla composizione, ma questa volta con una dedizione che potremmo definire da autentico stacanovista della musica.
Tanto impegno lo resero uno dei musicisti più prolifici che siano mai esistiti.
In assenza di offerte lavorative che gli dessero un reddito costante, sfruttò le sue conoscenze diventando critico musicale.
Pubblicava i suoi articoli soprattutto sulla rivista Musical Opinion di cui divenne coeditore nel 1927.
Era bravo a scrivere con uno stile sarcastico che portarono a paragoni, forse esagerati, con Bernard Shaw.
Tuttavia, pur lavorando come critico non smise comporre.
Con la guerra come forte fonte di ispirazione scrive l’opera Le Tigri.
Havergal Brian e le sinfonie
Nel 1940 tornò a comporre a tempo pieno, scrivendo concerti per violino e violoncello, canzoni, concerti per pianoforte e orchestra da camera, suite...
Ma Brian Havergal si sentiva a suo agio soprattutto nella sinfonia, sembra che ne compose trentadue.
Quelle che scrisse in questi anni erano più brevi, con uno o due movimenti, e fra queste ottenne un buon successo, nel 1949, la Sinfonia n. 8 in si bemolle, riscoperta e programmata dalla BBC.
Questo è importante perché, come abbiamo detto all'inizio, le precedenti sinfonie erano molto lunghe.
The Gothic la sinfonia più lunga mai composta
The Gothic, che consisteva nei sei movimenti divisi in due parti, nacque dopo una conversazione con il direttore dei Proms (i concerti della Royal Albert Hall), Henry Wood, in cui parlarono di una una suite con strumenti musicali considerati obsoleti.
Questa idea fu criticata dall'amico di Brian, Granville Bantock (Londra, 7 agosto 1868 – Londra, 16 ottobre 1946).
Però quando Brian si dedicò alla scrittura di sinfonie dopo la fine della Prima Guerra Mondiale gli rimase nelle sue intenzioni più profonde.
The Gothic è un lavoro corale colossale, in cui tematicamente si rimanda alla visione dell'età gotica (dal 1150 al 1500 circa).
Per il compositore quell’epoca di grande espansione dello sviluppo artistico e intellettuale dell'umanità era particolarmente evidente nell'architettura delle grandi cattedrali europee.
La parte finale corale, che richiese diversi anni, sembra essere un tentativo di evocare la scala di una cattedrale nel suono.
Alla fine c'è una dedica a Richard Strauss (Monaco di Baviera, 11 giugno 1864 – Garmisch-Partenkirchen, 8 settembre 1949), da non confondere con gli Strauss di Vienna (resi particolarmente famosi dal Concerto di Capodanno), che avrebbe descritto il lavoro come magnifico in una lettera.
Tutto questo eccesso fa di The Gothic un lavoro difficile da interpretare e quando è stato fatto è avvenuto riducendo il numero di musicisti partecipanti.
Brian Havergal, The Gothic e la riscoperta dell’autore
Forse è per questo che per la sua prima si è dovuto attendere fino al 1966 alla Royal Albert Hall, sebbene trasmessa dalla BBC.
Questo permise ad Brian Havergal di uscire dall'oblio e di vivere una seconda età dell'oro, con dischi, concerti, studi sul suo lavoro, fino alla pubblicazione di un paio di biografie. Certo, uno splendore non molto diffuso tra il grande pubblico ma limitato a un numero incondizionato.
Tuttavia, quando Brian fu riscoperto nel 1966 era già novantenne e può essere che parte di questo successo fosse dovuto alla simpatia suscitato dalla sua venerabile età.
Brian Havergal, ancora oggi e pur da autodidatta della musica, conserva il record della sinfonia più lunga che sia mai stata eseguita.