Bersheva, la battaglia che persero i turchi per il vizio del fumo

[vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]All'inizio della prima guerra mondiale, la regione della Palestina era sotto il dominio dell'Impero Ottomano.

Nell'ottobre del 1917 l'offensiva dell'esercito britannico era bloccata a Gaza, dove i turchi si difendevano con determinazione.

Strategie prima della battaglia di Bersheva

I comandanti britannici decisero allora che per sbloccare questa situazione e rompere le linee turche, la battaglia principale non doveva essere combattuta a Gaza, ma a Bersheva (Be'er Sheva o Bersabea), una città situata a 30 chilometri a est.

L’ipotesi della seconda roccaforte turca faceva supporre che avrebbero raggiunto più facilmente Gerusalemme, ma era necessario un piano.

Ed ecco dove entrò in gioco l'ufficiale dei servizi segreti britannico Richard Meinertzhagen.

Colonnello Richard Meinertzhagen servizi segretiIl colonnello Richard Meinertzhagen, (3 marzo 1878 - 17 giugno 1967) fu ufficiale dell'intelligence. Ebbe una carriera militare decorata in Africa e fu accreditato della creazione e l'esecuzione del subdolo e famigerato stratagemma Haversack Ruse.

Dobbiamo dire che alcune biografie celebrano Meinertzhagen come un maestro di strategia militare e dello spionaggio, ma opere successive come Il mistero di Meinertzhagen lo presentano quale probabile inventore di storie sulle sue imprese e ipotizzano che fosse anche un assassino. La storia che segue tiene conto anche di quanto scrisse sul suo diario.

Meinertzhagen sapeva che la chiave per ingannare i turchi era che non si doveva semplicemente nascondere ciò che l'esercito britannico intendesse fare, ma doveva convincerli anche dell’imminenza di un attacco a Gaza. Questo avrebbe costretto i turchi a mantenere il loro esercito principale in quella città, mentre Beersheba sarebbe rimasta meno protetta.

Per proteggere tutti gli spostamenti, su consiglio dell’ufficiale, fu escogitato un piano che avrebbe portato all'eliminazione di possibili spie turche che potevano operare tra le truppe britanniche.

Una lettera di ringraziamento per delle informazioni, accompagnata da una sostanziosa cifra, fu inviata, secondo accorgimenti non del tutto chiari, ad un anonimo personaggio. Naturalmente, dalla missiva si poteva dedurre ad un possibile doppio gioco.

Di fatto i servizi segreti turchi intercettarono la lettera e credettero che la loro migliore spia, che effettivamente esisteva, fosse diventata un agente doppio e la giustiziarono.

cavalleria della battaglia di BershevaVa considerato che il servizio segreto britannico, Meinertzhagen fra gli altri, contava sulla collaborazione di una rete di spionaggio ebraica chiamata Nili (Netzakh Yisrael Lo Yishaker che possiamo tradurre in: La Gloria di Israele non cadrà) diretta dall’abile Aaron Aaronshon.

Il Nili, però, ricevette un duro colpo. I servizi segreti ottomani nel settembre del 1917 intercettarono un piccione viaggiatore e ne decriptarono il messaggio. Arrestarono molte persone, fra queste Sarah Aaronshon sorella di Aaron.

Sarah Aaronshon si era unita allo spionaggio ebraico dopo che lungo la strada che fra Istanbul e Haifa aveva assistito al Genocidio armeno protratto dagli Ottomani in Anatolia. Avrebbe descritto, in una lettera, il massacro di circa 5.000 armeni fra uomini, donne, bambini poi caricati su treno.

Sarah Aaronshon torturata riuscì a suicidarsi senza rivelare nulla diventando l’"eroina del Nili".[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]Per Meinertzhagen e il servizio segreto britannico fu un duro colpo che li lasciava senza nuove informazioni così il colonnello escogitò il noto Haversack Ruse.

Secondo il suo diario, lasciò che una bisaccia contenente falsi piani di battaglia britannici cadessero nelle mani dei militari ottomani. Il borsone conteneva documenti relativi ad un presunto attacco a Gaza.

Le prove erano avvolte in carta usata per i panini furono portate al generale Kress von Kressenstein, che esaminò il libro tascabile e rifletté sulla loro autenticità.

Una somma di denaro abbastanza importante, che poteva servire per atti di corruzione, era stata lasciata nella borsa per aggiungere un indizio al fatto che non fosse stata volutamente persa.

Vi erano anche altri documenti per aumentare la credibilità del contenuto, come una lettera presumibilmente scritta dalla moglie di un funzionario (effettivamente scritto dalla sorella di Meinertzhagen) che annunciava al marito la nascita di suo figlio.

Il soldato che prese la borsa cavalcò vicino alle linee nemiche in cerca di una pattuglia. Non appena aprirono il fuoco lasciò cadere la borsa (precedentemente macchiata di sangue di cavallo) e fuggì verso le linee inglesi fingendo di essere stato ferito.

I turchi recuperarono la borsa mentre i britannici scrissero nei loro canali “quasi segreti” che la stavano cercando.

Nei documenti il presunto attacco a Gaza si sarebbe verificato prima del 14 novembre. Ciò che l'esercito turco non immaginava era che l'Alto Comando britannico avesse stabilito per il 31 ottobre la data dell'attacco reale a Beersheba.

Sebbene il generale von Kressenstein, comandante tedesco delle forze turche, valutasse la possibilità che i documenti potessero essere falsi, decise di comportarsi come se fossero stati autentici.

In effetti, per lui, come per chiunque altro, era difficile pensare a un attacco verso una direzione diversa da quella di Gaza.

Attacco a Beersheba

Nel frattempo, gli inglesi furono in grado di spostare un gran numero di uomini da Gaza nelle loro posizioni di attacco a Beersheba senza allertare le forze ottomane. Gli Alleati spostarono anche ben 40.000 uomini e molti cavalli attraverso un territorio desertico ed inospitale con una rapida e epica marcia vicino a Beersheba.

La battaglia avrebbe visto come protagonista la cavalleria in una delle ultime cariche riuscite in una guerra.

Ma prendere Beersheba restava un’impresa non facile anche per la necessità di compierla nel minor tempo possibile.

Meinertzhagen aggiunse al suo piano un tocco di fantasia che ebbe poi il suo peso.

Dagli interrogatori dei soldati turchi catturati sapevano che erano a corto di sigarette e decise di approfittare di questa mancanza.

La mancanza genera un desiderio irresistibile e il tabacco è fra i vizi più difficili da abbandonare.

Se poi la situazione è una vita nel pericolo… come rinunciare ad un’ultima sigaretta?

Per giorni Meinertzhagen aveva fatto lanciare con un aereo volantini che volevano incitare i turchi alla resa, ma questo era solo un falso pretesto. Insieme ai volantini c’era il tabacco, come promessa di un trattamento migliore in caso di resa.

In questa situazione ordinò, il giorno prima dell'attacco, di lanciare su Beersheba il suo carico di tabacco accanto ai soliti opuscoli con messaggi di propaganda.

L’aereo che volava sopra le trincee ottomane poste a difendere la città questa volta portava, tuttavia, un carico leggermente differente perché in quei sigari era stato mischiato l'oppio ottenuto sul mercato nero.

Il 31 ottobre 1917 l'esercito britannico, insieme alle truppe australiane, lanciò l'attacco a Beersheba e lì videro gli effetti anche delle consegne aeree organizzate da Meinertzhagen.

La carica della cavalleria nella battaglia di BershevaLe cronache raccontano di una leggendaria carica di cavalleria, di uomini che urlavano agitando baionette correndo contro linee nemiche armate di mitragliatrici, una corsa di altri tempi in cui i principali protagonisti furono gli alleati australiani.

Secondo Meinertzhagen la tardiva reazione di molti soldati turchi fu dovuta al tabacco mischiato all’oppio, a quel vizio che fra gli Ottomani era molto diffuso nonostante nella loro storia ci fossero stati sultanati non proprio tolleranti con il fumo (come per alcol e caffè).

I difensori non riuscivano a reggersi in piedi e tanto meno a difendere con successo le loro posizioni.

L’Haversack Ruse di Richard Meinertzhagen è considerato uno dei più grandi inganni in tempo di guerra e, se vogliamo, la spia inglese lo mise in atto anche con quei pacchi che cadevano sulle trincee ottomane, ingannevoli nel messaggio che contenevano.

Anche Thomas Edward Lawrence (Tremadog, 16 agosto 1888 – Wareham, 19 maggio 1935), agente segreto e militare conosciuto come T. E. Lawrence o Lawrence T. d'Arabia, rimase impressionato e osservò che "dopo il successo di Meinertzhagen, gli inganni, che per il generale ordinario erano solo arguti antipasti prima della battaglia, divennero per Allenby (generale della battaglia) un punto chiave della strategia”.

Rimane il dubbio sulla versione raccontata da Meinertzhagen sull’effettivo effetto che ebbero le sigarette sulle truppe turche, come fecero a non accorgersi che quel tabacco conteneva oppio?

Foto da Beersheba100, Anzacday[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row]