Come ti piace bere il caffè: corto, lungo oppure…
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Il "caffè" è nella nostra cultura non solo quella alimentare, ma anche quella che descriveremmo come più nobile perché menzionata nelle enciclopedie e perché incastonata nella storia. Attorno a questa pianta sono nate leggende che risalgono alla “notte dei tempi” e, per il consumo della bevanda, sono nati locali, a volte dei caffè diventati storici nei quali si parlava di letteratura, di arte e di idee. Il Caffè e tutti i suoi aspetti Voltaire e Rousseau, Robespierre e Marat in Francia; Lorca e Dalí in Spagna; Wagner, Liszt, Bizet, Stendhal, Lord Byron in Italia: questi sono solo alcuni dei nomi che davanti ad un caffè e in quei locali, parlavano... La Coffea arabica, il caffè, proviene dall’Etiopia e, attraversando deserti e oceani, ora è ovunque nel mondo... Ma la tradizione non è forse cultura? E il teatro non è forse arte? E il caffè non è presente in entrambi? Offrire un caffè al resto del mondo, un caffè sospeso è tradizione e parte da quella di Napoli e miscelare e versare con sapienza aromi come in un caffè turco... Ed Eduardo de Filippo che racconta il colore perfetto del caffè… e consumare, a volte purtroppo frettolosamente, in una pausa caffè un’espresso, non è nelle nostre abitudini… abitudini di oggi e tradizioni di domani... Per questo uno spazio dedicato al Caffè, nel senso più ampio del termine. Dai suoi aspetti biologici e naturali a quelli culinari per non dimenticare quelli… biografici con la storia, l’arte e la cultura alle quali in un qualsiasi modo è legato. Parlare di quanto può far bene questa bevanda alla mente e allo spirito, certo non può farci dimenticare che comunque è un alimento e che come tale può essere in molti modi cucinato e provato. Il caffè è anche una pianta, con delle proprietà e delle virtù benefiche e certamente con delle controindicazioni. Attorno al caffè poi, è evidente, si muovono interessi quindi risvolti ci sono importanti problemi sociali ed economici, a volte fonte di duri contrasti e altre con gesti di solidarietà e di partecipazione che fanno ben sperare. Quindi adesso, non rimane che gustarci un buon caffè, magari leggendo e curiosando dentro CaffèBook...

Come bevi il caffè?

È una classica domanda fra intenditori capace di scatenare interminabili discussioni sul modo di apprezzare con maggior piacere il gusto e l’aroma della nostra bevanda preferita.

Chi ama il caffé ha imparato nel tempo a conoscerne i segreti, a scegliersi il modo in cui lo degusta e a riconoscere un buon caffè al primo sguardo.

In Italia siamo famosi per la fantasia e i tanti modi che abbiamo di chiedere un caffè in un bar, ma le tipologie del tradizionale espresso sono tre.

Il caffè ristretto

Come bere un caffè: ristretto, corto o lungo?

CaffèBook (caffebook .it)

È l’espresso scelto per il puro piacere del palato: una degustazione!

Nella tazzina arriva poco liquido e concentrato, solo la prima estrazione, così in 15-20 millilitri di bevanda, abbiamo poca caffeina e il sapore più intenso seppur di brevissima durata.

Il caffè corto

È in realtà il caffè normale. Nella tazzina troviamo già tutta la carica della caffeina dell’espresso e, con i suoi 25-40 millilitri, rimane molto denso.

Come lo preferiamo bere? Addolcito o amaro? Qui dipende se preferiamo la permanenza del sapore originale o siamo per un gusto più soave.

Il caffè lungo

Quando lasciamo che il barista ci riempie la tazzina con circa 50-70 millilitri il caffè diventa lungo. È un caffè meno intenso negli aromi e nel gusto e la caffeina è aumentata. Però il modo migliore di farlo preparare sarebbe un altro…

Se vogliamo assumere la stessa quantità di caffeina dell’espresso dobbiamo chiedere una tazzina più grande e un bicchiere di acqua calda da aggiungere alla normale quantità di caffe. E poi, certamente, lo berremo con più calma e lentezza… è lungo, deve durare, no?

Come bere il caffè

è un piacere, ma e la salute? E la caffeina?

Al modo in cui beviamo un caffè sono spesso collegate una gran quantità di convinzioni e credenze.

Le nostre scelte legate al gusto cercano spesso giustificazioni salutistiche, ma ora sfatiamo un po’ di pregiudizi. Il caffè della moka contiene una maggior quantità di caffeina rispetto a quello del bar, per una volta, quindi, il fatto in casa è un po’ meno “salutare”.

Per l’estrazione della caffeina sono importanti due fattori: la pressione a cui passa l’acqua e il tempo di contatto con la polvere di caffè. È evidente che le due cose sono inversamente proporzionali, ma più aumenta il tempo e più l’acqua ha modo di portare con sé la caffeina…

Il caffè decaffeinato contiene ancora caffeina, naturalmente, ma la quantità è inferiore allo 0,1% quando è tostato e allo 0,3% se è quello solubile. Questo rimane comunque l’unico modo di diminuire l’assunzione di caffeina continuando a bere la nostra bevanda preferita.

A voi come piace bere il caffè:

lungo, corto, ristretto con o senza caffeina e dalla moka o l’espresso?

Sono rimasti fuori da questo articolo i più buoni per tutti, quelli offerti da un amico, e quelli che ci fanno gustare di più il nostro come il caffè sospeso offerto all’umanità o a chi ne ha bisogno. 

Una cosa sanno tutti gli amanti di questa speciale bevanda, nella sua degustazione conta anche l’atmosfera attorno e che non ci sia qualcuno che ponga queste domande mentre ci stiamo gustando il nostro caffè preferito.

Leggi anche:

Il caffè: storia, leggende e diffusione

Come si fa il caffè, raccolta, produzione e provenienza

Lasagnette al caffè in crema di melanzane e peperoni

CaffèBook (caffebook .it)

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