Tutte le versioni di Don't Let Me Be Misunderstood, il brano che non smettevamo di ballare

Quante sono le versioni di Don't Let Me Be Misunderstood? Da Nina Simone ai Santa Esmeralda e poi The Animals, Elvis Costello e Cyndi Lauper

Dopo aver letto questo articolo probabilmente saranno in molti a dire: non sapevo che ci fossero così tante versioni di Don't Let Me Be Misunderstood!

Certo molti conoscono la versione dei Santa Esmeralda pezzo immancabile delle serate in discoteca fine anni ‘70 e anni ‘80 (ma anche oggi...). Già sono molti di meno a ricordare quella dei The Animals, ma andando per ordine...

Il brano musicale fu scritto, ufficialmente, nei primi anni '60 da Bennie Benjamin, Gloria Caldwell e Sol Marcus per Nina Simone, che lo registrò nel 1964.

La storia ha un aspetto divertente.

L'idea è nata da un ragazzo di nome Horace Ott che aveva pensato alla melodia ed al particolare ritornello.

Ott aveva appena discusso con la sua ragazza, Gloria Caldwell.

Il musicista racconta che si sentiva giù di morale e pensò prima alla melodia e subito dopo gli vennero in mente alcune parole "Sono solo un'anima le cui intenzioni sono buone / Oh Signore, per favore non farmi fraintendere" (“I’m just a soul who’s intentions are good/Oh Lord, please don’t let me be misunderstood”).

Horace Ott e Gloria Caldwell fortunatamente tornarono assieme e con la collaborazione degli altri musicisti Bennie Benjamin e Sol Marcus finirono la canzone.

Però Horace Ott non poteva essere accreditato per la composizione del brano.

Era iscritto all’organizzazione B.M.I. (Broadcast Music Incorporated per la protezione dei diritti d'autore) e i suoi amici all’ A.S.C.A.P. (American Society of Composers, Authors and Publishers).

Horace Ott raccontò: “Allora, un membro di B.M.I non poteva firmare insieme a uno di A.S.C.A.P.” Così il musicista dovette far firmare il brano alla moglie Gloria Caldwell, e quindi conclude la storia dicendo “Dopodiché avevo un detto: "Chiamami Gloria".

Alla fine Horace Ott fu responsabile della produzione del soggetto, degli arrangiamenti e dell'organizzazione, assoluta di tutto, ma gli altri si presero la gloria.

La versione originale appare sull'album Broadway-Blues-Ballads di Nina Simone ed è molto lenta.
L’interpretazione della pianista e cantante jazz è accompagnata da un'orchestra e cori dopo un'introduzione praticamente parlata.

Testo di Don’t Let Me Be Misunderstood

Testo di Don’t Let Me Be Misunderstood dei Santa Esmeralda
Testo di Don’t Let Me Be Misunderstood

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Eric Burdon dei The Animals apprezzò il testo, ma probabilmente non il ritmo, visto che la sua versione ha uno stile più rock. Questa versione è stata al terzo posto dei single nel 1965.

Arriviamo agli anni '70 e il brano viene reinterpretata dai Santa Esmeralda.

Leroy Gomez decise di adattarlo ad uno stile più festivo, potremmo dire, con mani a battere il tempo e ritmo ancora più intenso. Era diventato un brano che si poteva ballare per 16 minuti in una discoteca perdendo il senso del tempo. L’album che seguì dei Santa Esmeralda ricevette il disco d’oro e da quel momento le versioni della canzone si moltiplicarono.

https://www.youtube.com/watch?v=YZDKR48l0ro

Una versione più corta raggiunse anche le vette delle classifiche negli Stati Uniti e in gran parte dell'Europa.

Un certo Quentin Tarantino, maestro nel scegliere le musiche per i momenti topici dei suoi film, utilizza il brano (nella versione breve) per la colonna sonora del film Kill Bill (volume 1), oltre al famoso Bang Bang (My Baby Shot Me Down) di Nancy Sinatra.

Un’altra apprezzata versione è quella del cantautore inglese Elvis Costello che inserisce il brano nel suo album King of America pubblicato nel 1986. Elvis la canta con una voce che sembra sempre riempire l'intera stanza in cui la si ascolta.

All'elenco delle versioni di Don't Let Me Be Misunderstood da ascoltare c’è quella di Cyndi Lauper per la sua personale e quasi intima interpretazione, una cantante che per i suoi fan continua ad essere una delle più sottovalutate della scena musicale.

Se parliamo di cover poco conosciute e un poco sottovalutate (non da chi ama il pianista americano) anche quella di John Legend è da includere nell'elenco.

Certo potremmo aggiungere molti altri eccellenti interpreti come Joe Cocker, Gary Moore, Lana Del Rey… però chiudo qui l’elenco chiedendo perdono per le omissioni, non è mancanza di volontà o meriti, e spero di “non farmi fraintendere” se non è possibile inserire veramente tutte le versioni.