Il Mosaico e le bollette.

Ho aperto buste contenenti delle bollette, gas, luce, acqua, telefono… mi veniva da piangere!
Telefono a Don Santi disperata e lui stava già piangendo… le bollette erano arrivate anche a lui!
Questo è quello che mi ricordo del 8 febbraio 2017!
Sono caduta nella disperazione assoluta, basta mosaico, basta lavoro, basta gente ho bisogno di stare da sola, pensare a me e tornare al mio lavoro di artista freelance, che cambia committente, situazioni ed espone nelle gallerie, va alle inaugurazioni e frequenta addetti ai lavori, come facevo fino a quattro anni fa, che lavorando da sola alla chiesa dello Spirito Santo, distribuivo il tempo a mio piacimento!

Basta non ne posso più! Smetto tutto! Nessuno ci aiuta economicamente, non sappiamo come andare avanti, è inutile sentirsi dire che questo sarà il mosaico più grande del mondo, che unisce popoli, razze e religioni, che abbatte le diversità, che crea appartenenza se non sappiamo come mangiare!

Improvvisamente detro di me si era creato il vuoto assoluto, mi ero scordata delle meravigliose persone che avevo conosciuto, dei miei ragazzi diversamente abili del Cla, di Luigi Zampini, Don, Wolfango Mugnai, Borja Blanco Cochòn e tutti gli altri… nero… nero… era tutto nero.

I viaggi per la promozione all’estero del mio mosaico aiutata dai mosaicisti stranieri venuti ad Indicatore, Arezzo, Italia, per la loro prestazione d’opera volontaria, li aveva fatti un’altro… ero caduta in un pozzo!

Campiamo con lo stipendio di Don, non guadagno niente, e ho trovato gente che, baciandomi la mano, mi ha detto che un giorno mi faranno Santa… una Santa disgraziata ho pensato!

La mia fantasia la mia caparbietà che sta sfinendo il mondo, a che è servita, a quarantasei anni mi devo far aiutare da mio padre Corrado e mamma Licia per un sogno idealistico, perché mi sono sperperata tutto per lo stesso, non vedevo via di uscita.

Nel tardo pomeriggio partecipo ad un incontro per un progetto artistico e dentro di me pensavo: parole senza senso che non portano a niente. Perché di parole ne volano tante quando si ha uno stipendio, ed io che creo ma realizzo sempre quello che penso, ridevo dentro di me e dicevo… stanno parlando del nulla!

Conoscendomi, ho staccato con il mondo andando a dormire e la mattina, acceso il telefono, sento una mitragliata di messaggi e post su FB. Si è aperto il mondo! Ero tornata io… quella positiva, che trova sempre una soluzione, che niente è impossibile, che tutto sempre si risolve, ma soprattutto che ama e ha fiducia del suo prossimo! La donna che corre, che parla, risponde al telefono e pensa ad un altro progetto contemporaneamente, e tutto perché?

Luisa Gozzi e Zuma Bigoni emiliane, Cinzia Venturini dalla Svizzera, Ursel Joebstl tedesca, avevano annunciato su FB la spedizione e vendita di oggetti realizzati da loro per la raccolta fondi del mosaico. E Giuseppe Fabbri insieme a Paolo Pierantini di Arezzo avevano pubblicato dei servizi fotografici stupendi, che erano stati condivisi da persone di tutto il mondo!

Apro la mail e Linda Kniffitz e Rosetta Berardi avevano accettato un appuntamento a Ravenna, Pascal Patat con la moglie Josette Patat e l’amica Marlène Sedej dalla Francia avevano finito il doppiaggio del documentario realizzato sul mosaico da Laura Santelli intitolato “The Vision”.

Luigi Zampini mi annuncia in un messaggio la vendita dei cuori In mosaico per San Valentino e tanti messaggi su whatsapp di persone che mi auguravano la buona giornata e mi confermavano il loro amore, oltre al messaggio di Caroline Jung tedesca e Cinzia Venturini che mi confermavano di aver ricevuto i disegni per posta sull’Esodo che vanno inseriti sul muro della navata destra della chiesa da realizzare in mosaico su filet.

Il mio cielo era tornato a splendere, sereno come sempre, mi sono quasi sentita in colpa per i pensieri della sera precedente!

Sono una donna fortunata, ho pensato!

Come posso pensare di terminare qualcosa di così amato e condiviso da tanti, dovrei vergognarmi al solo pensiero, dal momento che tante sono le persone che giornalmente mi confermano il loro sostegno e senza alcun interesse.
Quando parlo di mosaico umano parlo di questo: tante persone speciali che come tanti angeli mi proteggono e mi rassicurano perché comprendono il grado di responsabilità e la fatica che facciamo, ognuno a suo modo io e Don Santi Chioccioli a portare avanti questa grande opera artistico-sociale.

Questa è la mia vita, un’altalena di emozioni, di cadute e risalite, dove cammino a testa bassa come l’ariete per abbattere gli ostacoli, dove ogni giorno ci sono notizie nuove tanto da sembrare una settimana per un comune mortale, infatti non conosco la noia, la solitudine, la malinconia perchè non ho tempo.

Ricevo tante telefonate, dove mi viene richiesto di aiutare un ragazzo nel suo recupero, solidarietà nei confronti di una malattia oppure il nuovo innamoramento con tutti i particolare dell’amica, e poi lavoro lavoro, lavoro…

Torno a casa mia, entro in cucina e con la coda dell’occhio vedo una sagoma, penso ad un ladro… invece era l’opera che avevo realizzato prima di partire per il Belgio, soddisfatta la ammiro e dico, forse sono diventata veramente una mosaicista.

L’unica opera esterna al lavoro della mia chiesa che sono riuscita a realizzare negli ultimi quattro anni, che ho presentato… non la posso dire al momento, ve la racconterò appena ricevo la bella notizia. Perché penso sempre che le cose avverranno, nella tela difronte ai miei occhi l’immagine è sempre chiara, e dentro la mia testa l’alternativa è sempre pronta.

La mia amica Ivana Piccin, che ammiro molto come mosaicista e come persona, mi conferma che anche io sono entrata a far parte di questa piccola lobby… anche questo mi ha reso felice.

Come ho già detto per me l’arte è uno strumento per realizzare l’opera, studiata per quel luogo o superficie. La mia sete di conoscenza sulle tecniche ha spaziato dalla scultura, pittura, fotografia, grafica e tanto altro, i materiali mi piacciono tutti, basta capire come valorizzarli.

Augurandovi una bella giornata vi saluto e vi annuncio che giovedì prossimo ho un’altra bella storia da raccontare, perché le persone che ho menzionato oggi sono legate a me da momenti di vita speciale e descriverli con un nome non è sufficiente perché ognuno è un mondo.
Vi aspetto!

 

Mosaico su Filet

La rete filet è in fibra di vetro e a quadretti di varie dimensioni. Può essere acquistata in negozi di obbistica o edili, su cui vengono attaccate le tessere di mosaico con colla vinilica per l’interno o epossidica per l’esterno.

Dovete posizionare sul tavolo il foglio di carta disegnato fermandolo con dello scotch. 

Poi va sovrapposto un foglio di plastica trasparente che lascia intravedere l’immagine e non permette alla rete filet e alle tessere di incollarsi al disegno, che non consentirebbe alla colla cementizia di aderire alla superficie su cui viene applicato il mosaico a parete, pavimento o scultura,

poi viene posizionato il filet ed applicate le tessere che seguono il disegno sottostante.

Se si vuole realizzare un mosaico in vetro, smalti o marmi senza fughe le tessere devono essere posizionate attaccate una all’altra. Se, invece, si usano le mattonelle da pavimento, come nel nostro mosaico di Indicatore si cerca di trovare il materiale dello stesso spessore per non creare dislivelli mantenendo spazi equidistanti per le fughe da poi stuccare una volta attaccata il filè alla superficie.