La Chiesa cattolica e l’Aletheia
L’uomo si è evoluto negli ultimi decenni ad una velocità infinitamente più rapida rispetto alle religioni. La Chiesa ci istruiva ad essere fedeli alle regole che ci insegnava, senza lasciarci la possibilità di capire a fondo le questioni religiose.
Ricordo che fino al concilio vaticano secondo, iniziato da papa Giovanni XXIII nel 1961, la lettura della Bibbia non era incentivata, era quasi vietata. Pensare di studiare più a fondo il concetto di Dio, di studiare in modo indipendente teologia, di capire i vangeli, era vietato se qualcuno osava farlo era considerato un eretico.
Verità, che bella parola.
In greco antico si dice Aletheia, parola che deriva da lethe, che significa dimenticare, oblio, nascondere. Il profondo significato di Aletheia è svelare, rivelare dall’oblio. Per cui la verità è mettere alla luce qualcosa che non lo è, qualcosa che esiste ma non si conosce.
La crisi della chiesa è dovuta proprio a questa parola, alla verità, alla necessità delle persone di sapere, di conoscere. Negli ultimi decenni, il facile accesso a internet, ai libri ai giornali e riviste hanno facilitato l’accesso al sapere, così anche le questioni religiose sono a portata di un semplice click.
Fino a qualche decennio fa, Genesi 1, Adamo ed Eva per intenderci, era insegnata come verità, era considerata una storia vera. Solo da qualche anno la chiesa ha ammesso che è solo una storia allegorica, Raitzinger lo scrive nella sua trilogia su Gesù di Nazareth.
Ma per quanti secoli ci hanno fatto credere che fosse una storia vera.
La ammissione di Raitzinger avvenne per una esigenza di rivelare la verità o perché ormai era insostenibile parlare di Adamo ed Eva come se fosse una storia vera di fronte al Big bang e altre scoperte scientifiche che ci hanno rivelato come è nato l’universo?
La seconda ipotesi sembra quella più vicina all’Aletheia,
se fosse il contrario perché aspettare tanto tempo?
Quanti cattolici pensano ancora che i vangeli siano scritti dagli apostoli che portano i rispettivi nomi? Ci venne insegnato a scuola durante l’ora di religione, ci venne insegnato nel catechismo, e se lo diceva il prete era vero.
Tutti gli studiosi sanno che i vangeli furono scritti tra l’anno sessanta e ottanta e che furono scritti da alcuni discepoli degli apostoli che molto probabilmente non conobbero Gesù. Sempre nella trilogia di Raitzinger leggiamo che lo stesso Benedetto XVI scrive che Giovanni non è Giovanni l’apostolo di Gesù ma probabilmente un discepolo omonimo.
Aletheia si sta rivelando, evidentemente non per una nuova necessità di svelare la verità da parte della Chiesa, ma perché la verità col tempo si rivela da sola, mia nonna mi diceva sempre, le bugie hanno le gambe corte, portando a galla anche questioni più difficili come la pedofilia, come i movimenti poco chiari dello IOR.
Questo velamento della verità, tanto sulla teologia quanto sul quotidiano, insieme a molte posizione dogmatiche non adeguate all’epoca in cui viviamo, tutte questioni che hanno creato delle crepe profonde e ben visibili nelle fondamenta della Chiesa rendendola più fragile agli occhi di tutti.
Nascondere i casi di pedofilia è stato uno degli errori più gravi della storia recente della Chiesa cattolica. Se avessero agito nella verità e velocemente, avrebbero mantenuto ed in alcuni casi conquistato la fiducia delle persone.
Come dire il problema esiste ma è tutto sotto controllo. Facendo al contrario come ha fatto la Chiesa si crea sfiducia. Nascondere i fatti, velare la verità, significa difendere gli accusati, significa schierarsi da parte del male.
Poi i casi IOR, dal banco Ambrosiano agli scandali di riciclaggio di denaro sporco. Il fatto che anche all’interno di una istituzione religiosa ci siano soggetti disposti a tutto per conquistare il proprio potere è diciamo, plausibile.
È utopico pensare che i religiosi siano tutte persone sante. Ma che l’intera istituzione abbia taciuto e nascosto queste schifezze, questo si è intollerabile.
Le fondamenta della chiesa oggi sono molto precarie, instabili e poco solide, perché la stessa chiesa le ha rese così, mettendosi in antitesi con le parole di Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” Giovanni 14:6.
La religione ha un ruolo fondamentale nella società, un importanza profonda nella vita di ognuno di noi. Abbiamo bisogno di una guida che ci prenda per mano e ci faccia capire i misteri della vita che ci faccia comprendere e superare ciò che ci affligge che ci aiuti a dare un senso alla morte e alla vita.
Per riuscire a stendere la mano ad una guida dobbiamo fidarci della stessa, dobbiamo credere che la guida sia sostentata da una struttura solida e vera.
Probabilmente è a causa di questa crisi di Aletheia della Chiesa Cattolica che molte persone hanno alimentato una forte sfiducia nei confronti delle istituzioni religiose, preferendo restare senza guida che mettersi nelle mani di una chiesa lontana da Gesù.