La paralisi del sonno, demoni o viaggi astrali?

Quante volte ci è capitato dopo una giornata piena d’impegni di stenderci nel letto per fare un sonno ristoratore, e invece finiamo con lo svegliarci in piena notte, sentendo il nostro corpo immobile, come fosse pietra, con la sola capacità di muovere gli occhi.

Aggiungete a questa sensazione già di suo non molto piacevole la visione di ombre o la certezza di avere qualche presenza nella nostra stessa stanza e il gioco è fatto.

 La paralisi del sonno

  Questa è la comunemente chiamata “Paralisi Del Sonno”, un disturbo molto comune che avviene poco prima di risvegliarsi o quando ci si sta per addormentare.

Un altro fenomeno parallelo a questo sono le “Illusioni Ipnagogiche”, quando sogni e realtà si mescolano creando visioni spesso terrificanti.

L’uomo ha sempre cercato di dare una spiegazione a questa manifestazione, e a seconda delle diverse culture ci sono state negli anni altrettante spiegazioni.

Una molto comune è quella che riguarda spiriti o demoni del sonno, che accomuna le popolazioni che vanno dal Giappone fino a quelle nostrane, con il famigerato Pandafeche, uno spirito che immobilizza la propria vittima, spesso immaginato vestito di bianco e con occhi demoniaci.

Sempre le superstizioni, dicono che è possibile cacciar via questo spirito con dei piccoli accorgimenti, come poggiare un bicchiere di vino bianco sul comodino, in quanto il presunto spirito è un bevitore vorace.

Andando a ritroso nel tempo e spostandoci tra le diverse tradizioni folkloristiche, troviamo anche i vampiri come cause di queste paralisi notturne, sempre capaci di immobilizzare le proprie vittime per dissanguarle di sangue e linfa vitale.

Con la mancanza di studi scientifici, e con queste paralisi spesso traumatiche, non è difficile capire come queste popolazioni abbiano affibbiato questo fenomeno a demoni e spiriti che abitano nell’ombra e vivono durante la notte.

Paralisi del sonno: la teoria dei viaggi astrali

  Un'altra teoria che sta prendendo piede è quella dei “Viaggi Astrali”, la possibilità di poter abbandonare il nostro corpo fisico e poter viaggiare con la nostra ‘coscienza’.

Molti ricercatori affermano che la paralisi del sonno non è nient’altro che la fase che precede la vera e propria O.B.E., Esperienza Extracorporea, a volte anche studiando meccanismi su come auto indurla mediante meditazioni mirate a creare degli stati di semi incoscienza molto simili alla paralisi del sonno.

Secondo la teoria del ‘Viaggio Astrale’, il nostro corpo fisico è legato da un ‘cordone’ con il nostro corpo astrale, e seguendo degli esercizi in maniera quotidiana e con dedizione, possiamo arrivare al punto di riuscire a ‘tagliare’ il cordone e poter ‘viaggiare’ nello spazio senza nessuna remora, addirittura spingerci verso luoghi a noi lontani, molte persone affermano di essersi spostati anche di centinaia di chilometri mentre fisicamente erano nel proprio letto.

Come in ogni cosa, ci sono delle indicazioni da seguire in maniera minuziosa, come il ‘rientro’ del corpo astrale nel corpo fisico, secondo i praticanti sembra sia una fase molto delicata, in un certo senso bisogna essere sempre coscienti che ciò che stiamo vivendo in quel momento non è la nostra realtà, che il nostro vero corpo è ancora nel letto a dormire, e che le paure che prendono vita o gli spiriti che possiamo incontrare durante il viaggio, sono e rimangono oggetti extracorporei, che non riuscirebbero mai a influenzare il nostro corpo e la nostra realtà.

La paralisi del sogno: spiegazioni scientifiche

Queste sono spiegazioni molto interessanti, ma dobbiamo far fronte anche alla soluzione scientifica, di questa tanto misteriosa quanto fantasiosa paralisi.

Questo stato di blocco momentaneo è dovuto da stress o mancanza di riposo regolare, e non è nient’altro che il momento in cui la nostra mente è vigile e cosciente, mentre i nostri muscoli sono ancora in stato di atonia durante il sonno, ecco perché sembra che il nostro corpo sia morto e non risponda a nessun input inviato dal cervello.

Lo stato di atonia dei muscoli in sé è una situazione comune durante il sonno, in quanto i muscoli sono paralizzati, forse per difendere la persona che dorme dai movimenti inconsulti causati dai sogni, in effetti, la maggior parte delle individui che hanno vissuto l’esperienza di ‘paralisi’ affermano di riuscire a muovere o solamente gli occhi, o qualche arto in maniera lieve.

C’è da precisare che lo stato di atonia non riguarda l’apparato respiratorio, anche se spesso durante questa ‘veglia terrificante’ sembri come se il nostro corpo sia in mancanza di aria.

Inoltre un metodo semplice per scuoterci dalla paralisi è quello di concentrare le proprie energie arto per arto, cercando di muoverli e prender coscienza di tutto il nostro corpo senza rischiare crisi di panico.

Altre spiegazioni non esistono tutt’ora, ma credo che sia affasciante come questo fenomeno tanto comune sia ancora avvolto dal mistero, un mistero che riguarda leggende del passato, di spiriti e demoni che si celano nell’oscurità, di viaggi che possiamo fare con la nostra anima o di semplici momenti di dormiveglia.

(foto da sanejoker.info, social-consciousness.com )