Il Romanzo Storico
Il Romanzo, il genere storico in particolare, trasformò le tematiche letterarie dell’Ottocento introducendo uno scontro fra reale e ideale.
Naturalmente di romanzi la cui ambientazione era in epoche passate ce ne erano già stati. Il romanzo gotico inglese ambientava spesso le sue storie nel medioevo, ma non con realismo e solo per creare trame “eccentriche e fantasiose”.
Più che di un semplice cambiamento si può parlare di un “salto evolutivo” nella struttura, nel messaggio e nel rigore dei personaggi.
La caratteristica peculiare del genere storico dell’Ottocento era l’ambientazione in un'epoca della quale cercava di trasmetterne inalterato lo spirito, in tutti i suoi aspetti e dettagli. La storia stessa, non più semplice pretesto per un’invenzione artistica, divenne un’autentica protagonista delle vicende.
Ad Alessandro Manzoni, il più famoso autore del genere storico in Italia , va attribuito il merito d’aver “inventato” il genere nel nostro paese. Mentre in Francia e soprattutto in Inghilterra, il suo creatore per tutti è Walter Scott con Ivanhoe, il romanzo storico era già diffuso dalla fine del Settecento.
Manzoni portò la letteratura italiana nuovamente ai livelli europei partendo da ben poco materiale attorno a sé. Restavano le tracce dell’illuminismo che in Lombardia aveva aperto la strada ad un interesse degli intellettuali per la società.
Molto, in tal senso, si deve al periodico “Il Caffè”, pubblicato fra il giugno 1764 e il maggio 1766, i cui articoli avevano spesso le firme di Pietro Verri e Cesare Beccaria.
Il romanzo storico ebbe il suo massimo periodo di diffusione in tutta Europa tra gli anni Venti e Quaranta dell’800.
Presto nasceranno molti sottogeneri quali il romanzo di formazione, il romanzo sociale e il romanzo fantastico, mentre il romanzo storico cedette presto il passo al romanzo contemporaneo. E il passo si rivelò breve quando Giuseppe Rovani pubblicò la sua opera più celebre, “Cento anni” scritta fra il 1859 e il 1864.
Al romanzo, in tutte le sue molteplici sfumature, devono la loro fama molti autori di tutto il mondo cui noi, invece, dobbiamo eterna riconoscenza. Penso, per fare qualche esempio di autori dell’epoca, a Poe, Melville, Balzac, Scott…