Stefano Benni: il Lupo e i suoi libri

Scrittore, poeta, umorista, saggista, giornalista, sceneggiatore... tutto questo e molto altro è Stefano Benni.

Questo articolo nasce come primo appuntamento per raccontare gli scrittori in quello che più della loro vita ci ha colpito e consigliare dei loro libri quelli la cui lettura ci hanno lasciato i maggiori piaceri.

In "Consigli d'autore", questa quasi rubrica, che potrà essere a più mani, mi permetto di suggerire quelli che secondo me sono gli autori più interessanti e certamente cominciare con Stefano Benni, per me, non è stata una scelta difficile.

 

 

La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri.

Si è innamorata ieri, e ancora non lo sa.

 

Molti dei suoi libri sono definiti dei best-seller, ma mai come in questo caso la definizione è restrittiva e non dice quanto raccolte come Bar Sport abbiano creato personaggi e situazioni ormai nell’immaginario di tutti, anche di chi non lo ha mai letto.

 

È nato il 12 agosto 1947, personaggio schivo e riservato ma non distaccato dalla società e dalla politica che più volte ha criticato.

Di notevole impatto sui i media è stata la sua recente rinuncia a ricevere il premio Vittorio De Sica da Franceschini ministro del Governo Renzi, in un atto in difesa della cultura in Italia, dichiarò:

 “Non mi aspettavo questo accanimento di tagli alla musica, al teatro, ai musei, alle biblioteche, mentre la televisione di Stato continua a temere i libri, e gli Istituti Italiani di Cultura all'estero… Vi faccio i sinceri auguri di una bella cerimonia e stimo molti dei premiati, ma mi piacerebbe che subito dopo l'evento il governo riflettesse se vuole continuare in questo clima di decreti distruttivi e improvvisati,privilegi intoccabili e processi alle opinioni. Nessuno pretende grandi cifre da Expo,ma la cultura (e la sua sorgente, la scuola) andrebbero rispettate e aiutate in modo diverso. Accettiamo responsabilmente i sacrifici, ma non quello dell'intelligenza...”.

 

Lei fa tutto "quasi"? Anch'io.

Ma nel mio "quasi" c'è un'impossibilità, nel suo c'è una scelta, una noia, un'insufficienza.

Lei è qualche volta "quasi" solo?

I libri di Stefano Benni sono di carattere fantastico fortemente legate alla situazione politica e sociale contemporanea, questo ne è un breve elenco: "L'avventura", "Baol. Una tranquilla notte di regime", “La compagnia dei Celestini”, "L'ultima lacrima", "Bar Sport".

Soprannominato Lupo perché da piccolo, quando viveva in un paese di montagna, usciva di notte con i suoi 7 cani, e fu sorpreso mentre passeggiando ululava come i suoi amici a quattro zampe. I nonni lo mandarono anche dallo psicoanalista e tutto si risolse in un gioco, ma da allora fu chiamato lupo.

Il suo incontro con la letteratura fu in una piccola biblioteca di un paese vicino della quale, dopo la scoperta, cominciò a divorarne i libri. Finirono nelle sue fauci di famelico lettore: London, Salgari, Poe, Boccaccio, Gogol e Flaubert… e racconta:

 “...divoravo tutto, anche quello che non capivo fino in fondo. Nessuno mi indicava il libro da prendere, leggevo la prima pagina e se mi piaceva andavo avanti… Una volta il professore mi sequestrò un’opera di Pavese. Il giorno dopo presi il Cappotto di Gogol e gli misi una copertina bianca con scritto Diario di scuola. Così ho fregato il professore per tre anni ” .

Voglio parlarvi di alcuni suoi libri con l’intento di convincervi a comprarne qualcuno, perché Benni è imperdibile e chi non l’ha letto… beh invece sta perdendo qualcosa, perché non possiamo accontentarci di quel che ci propinano sotto forme luccicanti e soprattutto… perché il tutto resto che avete letto vi sembrerà troppo poco.

I libri di cui parlo sono pochi al confronto della sua lunga produzione, ma, credetemi, la scelta, anche su altri, con Stefano Benni non è mai sbagliata.

 

 

                                            Consigli d'autore: Stefano Benni, i libri da comprare

 

La compagnia dei Celestini

Avete mai sognato di partecipare al Campionato Mondiale di pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo, protettore degli orfani di tutto il mondo? Ali, Lucifero, Memorino &co. scappano dall'orfanotrofio dei padri Zopiloti per partecipare al fantomatico Campionato del mondo di Pallastrada, sport simile al calcio ma ben più divertente. Come loro fanno anche Celeste, i gemelli Finezza e altri orfani di varie parti del mondo e a costo di rischiare la vita.

Come mai questo apparentemente semplice gioco li spinge a fare tutto ciò? Perché li attrae così tanto? Li inseguono don Biffero, il priore Zopilote, don Bracco, il giornalista Fimicoli e il fotografo Rosalino.

E su tutto aleggia un'oscura e crudele profezia...

 

 

 

 

 

Il bar sotto il mare

Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell'uomo col cappello, dell'uomo con la gardenia, della sirena, del marinaio, dell'uomo invisibile, della vamp e degli altri misteriosi avventori. Racconti brevi, alcuni dei quali memorabili…

Un uomo passeggia nelle vicinanze di un molo e inaspettatamente vede un uomo camminare e immergersi gradualmente in acqua, così, come se nulla fosse. Lo segue, e sott'acqua troverà il bar più strano e variegato che abbia mai visto. Ma nessuno può uscire dal bar se non racconta una storia… si passa da un horror a una favola, da un giallo a un ricordo... 

Alla fine vi resterà una domanda: io che storia avrei potuto raccontare?

 

 

 

 

Di tutte le ricchezze

Martin, il protagonista del libro è un professore in pensione che ha deciso di andare a vivere isolato dal mondo, lontano dalla civiltà, in un paesino, ma con nei pressi dei boschi.

Attorno a lui ruotano alcuni personaggi che acquistano via via spessore. Il romanzo oltre a qualche accenno di satira sul mondo accademico e sulla società di oggi è attraversato da una vena psicologica e sentimentale. Personaggi riuscitissimi: il Torvo, forse un alter ego del protagonista, La principessa del grano Michelle e il poeta maledetto e forse suicida il Catena...

Visionario ed interiore in questo romanzo Benni torna a far riflettere il lettore, ma ancora una volta a modo suo...

 

 

 

 

 

 

di Stefano Trevigiani su Stefano Benni per Consigli d'autore