Da una trasmissione Rai del 2002, Duetto tra Lucio Dalla e Alda Merini, musica e poesia (altro…)

Maledetta Primavera testo, video e storia

Maledetta primavera è la canzone con cui Loretta Goggi partecipò al Festival di Sanremo 1981.

Il testo è stato scritto da Amerigo Cassella e la musica da Gaetano "Totò" Savio uno dei fondatori degli Squallor.

Maledetta primavera arrivò seconda dietro al brano Per Elisa cantato da Alice.

Il brano, Maledetta primavera, ritorna in mente ogni volta che si parla di musica e primavera è stato eseguito a Sanremo anche da Giorgia nel 1996, in versione live, presente come ospite.

Doveva essere la sigla di coda di uno show e divenne il maggiore successo di Loretta Goggi in carriera, doveva essere il racconto dei dubbi su un amore nato per sbaglio ed è diventato l'inno di una stagione...

Testo di Maledetta primavera

Voglia di stringersi e poi
Vino bianco, fiori e vecchie canzoni
E si rideva di noi
Che imbroglio era
Maledetta primavera
Che resta di un sogno erotico se
Al risveglio è diventato un poema?
Se a mani vuote di te
Non so più fare
Come se non fosse amore
Se per errore
Chiudo gli occhi e penso a te
Se per innamorarmi ancora
Tornerai, maledetta primavera
Che imbroglio se
Per innamorarmi basta un'ora?
Che fretta c'era
Maledetta primavera?
Che fretta c'era
Se fa male solo a me?
Che resta dentro di me?
Di carezze che non toccano il cuore
Stelle una sola ce n'è
Che mi può dare
La misura di un amore
Se per errore
Chiudi gli occhi e pensi a me
Se per innamorarmi ancora
Tornerai, maledetta primavera
Che imbroglio se
Per innamorarsi basta un'ora?
Che fretta c'era
Maledetta primavera?
Che fretta c'era
Maledetta come me
Lasciami fare
Come se non fosse amore
Ma per errore
Chiudi gli occhi e pensa a me
Che importa se
Per innamorarsi basta un'ora?
Che fretta c'era
Maledetta primavera?
Che fretta c'era
Lo sappiamo io e te
Maledetta primavera

Foto testo Maledetta Primavera da Loretta Goggi

Maledetta primavera testo di Loretta Goggi 5

Come nelle favole

Vasco Rossi, ha pubblicato Come nelle favole nell'antologia VascoNonStop il 17 marzo 2017 mentre era in preparazione dell'epocale evento di Modena al Modena Park con cui festeggiava i quarant'anni dal primo concerto.

Testo di Come nelle favole

Quello che potremmo fare io e te
Senza dar retta a nessuno
Senza pensare a qualcuno
Quello che potremmo fare io e te
Non lo puoi neanche credere
Quello che potremmo fare io e te
Senza pensare a niente
Senza pensare sempre
Quello che potremmo fare io e te
Non si può neanche immaginare
Sai che ho pensato sempre, quasi continuamente
Che non sei mai stata mia
Me lo ricordo sempre, che non è successo niente
Dovevi sempre andar via
Io e te, io e te
Dentro un bar a bere e a ridere
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te, io e te
Seduti sul divano
Parlar del più e del meno
Io e te, io e te
Come nelle favole
Quello che potremmo fare io e te
Non l'ho mai detto a nessuno
Però ne sono sicuro
Quello che potremmo fare io e te
Non si può neanche immaginare
Io e te, io e te
Dentro a un bar a bere e a ridere
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te, io e te
Sdraiati su un divano
Parlar del più e del meno
Io e te, io e te
Come nelle favole
Io e te, io e te
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te
Io e te, io e te
Io e te, io e te
Sdraiati su un divano
Parlar del più e del meno
Io e te
Io e te, io e te
Io e te, io e te
A crescere bambini, avere dei vicini
Io e te
Come nelle favole

Testo foto Come nelle favole di Vasco Rossi

Testo di Come nelle favole
Vasco Rossi Testo di Come Nelle Favole

Carolina Kostner le date del Mondiale di Milano

Il video di Carolina Kostner, Medaglia di Bronzo ai Giochi olimpici invernali Sochi nel 2014, quando eseguì una bellissima prova sulle note dell'Ave Maria di Schubert. (altro…)

Con te partirò

Andrea Bocelli interpretò Con te partirò al Festival di Sanremo 1995. Il brano scritto da Lucio Quarantotto con testo di Francesco Sartori sarà poi incluso, dal tenore nel suo secondo album Bocelli nello stesso anno.

Oltre alla canzone Con te partirò nell'album di Andrea Bocelli ci sono canzoni come: Per amore, Macchine da guerra, Romanza e Vivo per lei cantata in duetto con Giorgia.

Testo di Con te partirò

Quando sono solo
E sogno all'orizzonte
E mancan le parole
Sì lo so che non c'è luce
In una stanza quando manca il sole
Se non ci sei tu con me, con me
Su le finestre
Mostra a tutti il mio cuore
Che hai acceso
Chiudi dentro me
La luce che
Hai incontrato per strada
Con te partirò
Paesi che non ho mai
Veduto e vissuto con te
Adesso sì li vivrò
Con te partirò
Su navi per mari
Che, io lo so
No, no, non esistono più
Con te io li vivrò
Quando sei lontana
Sogno all'orizzonte
E mancan le parole
E io sì lo so
Che sei con me, con me
Tu mia luna, tu sei qui con me
Mio sole tu sei qui con me
Con me, con me, con me
Con te partirò
Paesi che non ho mai
Veduto e vissuto con te
Adesso sì li vivrò
Con te partirò
Su navi per mari
Che, io lo so
No, no, non esistono più
Con te io li rivivrò
Con te partirò
Su navi per mari
Che, io lo so
No, no, non esistono più
Con te io li rivivrò
Con te partirò
Io con te

Foto testo Con te partirò 

Con te partirò testo con Andrea Bocelli

Un giorno mi dirai 

Un giorno mi dirai è un singolo degli Stadio composta da Gaetano Curreri, Saverio Grandi e a Luca Chiaravalli. La canzone ha vinto Festival di Sanremo 2016.

Gli Stadio hanno collaborato con molti grandi della musica italiana da Vasco Rossi, legato da lunga amicizia con Curreri che hanno firmato assieme: La faccia delle donne, Acqua e sapone, Bella più che mai, Il Temporale, Rewind, Ti prendo e ti porto via, Buoni o cattivi...
e, naturalmente da ricordare Jenny e Albachiara che canta sempre nei suoi concerti come quello di Modena Park

Con Lucio Dalla gli Stadio hanno scritto Grande figlio di puttana, Chi te l’ha detto e suonato per anni nei suoi dischi e nei live come in Banana Republic (insieme con Francesco De Gregori), in DallAmeriCaruso e in DallaMorandi.

Testo di Un giorno mi dirai

Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato alla mia felicità per te
E tu riderai, riderai, e tu riderai di me
Un giorno ti dirò
Che ti volevo bene più di me
E tu riderai, riderai, tu riderai di me
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve piangere mai
E mi dirai che un uomo
Deve sapere difendersi
Nai, nai, nai, na, nai, na
Nai, nai, nai, na, nai, na
Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato agli occhi suoi per te
E tu non capirai, e mi chiederai perché?
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve arrendersi mai
Tu mi dirai che un uomo
Deve sapere proteggersi
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Un giorno mi dirai
Che un uomo ti ha lasciata e che non sai
Più come fare a respirare
A continuare a vivere
Io ti dirò che un uomo
Può anche sbagliare lo sai
Si può sbagliare lo sai
Ma che se era vero amore
E' stato meglio comunque viverlo
Ma tu non mi ascolterai
Già so che tu non mi capirai
E non mi crederai
Piangendo tu
Mi stringerai
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh

Testo di Un giorno mi dirai

 

Ogni volta di Vasco Rossi

Ogni volta è stato pubblicato nel 1982 ed era il lato B del singolo Vado al massimo/Ogni volta. Vasco l'ha cantata al concerto Modena Park.

Il significato delle canzone Ogni volta di Vasco Rossi

Per molti è una canzone dedicata al padre morto qualche anno prima per altri parla del contraddittorio rapporto con la dipendenza.

Testo di Ogni volta

E ogni volta che viene giorno
Ogni volta che ritorno
Ogni volta che cammino e
Mi sembra di averti vicino
Ogni volta che mi guardo intorno
Ogni volta che non me ne accorgo
Ogni volta che viene giorno
E ogni volta che mi sveglio
Ogni volta che mi sbaglio
Ogni volta che sono sicuro e
Ogni volta che mi sento solo
Ogni volta che mi viene in mente
Qualche cosa che non c'entra niente
Ogni volta
E ogni volta che non sono coerente
E ogni volta che non è importante
Ogni volta che qualcuno si preoccupa per me
Ogni volta che non c'è
Proprio quanto la stavo cercando
Ogni volta
Ogni volta quando
E ogni volta che non c'entro
Ogni volta che non sono stato
Ogni volta che non guardo in faccia a niente
E ogni volta che dopo piango
Ogni volta che rimango
Con la testa tra le mani
E rimando tutto a domani

testo ogni volta vasco rossi

John Coltrane è considerato uno dei più grandi sassofonisti della storia e uno dei massimi esponenti del free jazz. (altro…)

Il volo Hezarfen accadde durante l'ultima fase del sultanato di Murad IV (1640 circa) ma non ci sono dati precisi. (altro…)

In questo trailer la bella voce di Stefano Ambrogi interpreta un estratto del capitolo “La Valle della Solitudine”, tratto dal libro “Una Bestiale Commedia” di Alessandro Barocchi, una rivisitazione dell’Inferno di Dante Alighieri in chiave parodica.

Nel romanzo il protagonista, il Signor Curioso, un uomo dei nostri giorni in piena crisi di mezza età, si perde in un vecchio castello abbandonato da dove inizierà la sua visita nel Regno dell’Ombra, accompagnato dal Mastro Alighieri come guida spirituale.

Alessandro Barocchi, copertina Una Bestiale CommediaL’autore utilizza la legge del contrappasso, proprio come Dante nella Divina Commedia. I dannati subiscono pene aggiornate ai peccati commessi nel mondo attuale, mettendo in risalto la fantasia di un demonio dedito ad un quotidiano lavoro per inventare nuove ed adeguate punizioni.

Ma il viaggio è un’occasione per conquistare una nuova consapevolezza da parte del “Curioso”, che gli darà la forza per affrontare diavoli, dannati e tutte le orrende creature che popolano questo Inferno.

Nel trailer compaiono le tavole originali di Cutter, un giovane artista emergente che, con i suoi disegni crudi e dissacranti, accompagna perfettamente le parole dello scrittore il quale, a sua volta, crea anche la musica di commento delle immagini.

Il libro ha ottenuto finora cinque riconoscimenti letterari, tra cui il premio della critica al Golden Books 2016 di Napoli, una menzione di merito al Premio Medusa Aurea dell’Accademia Internazionale di Arte Moderna di Roma ed una menzione d’onore al Premio Leonardo Da Vinci di Milano.

Il libro "Una Bestiale Commedia” di Alessandro Barocchi è edito da Cavinato International, ed è distribuito da tutte le più importanti piattaforme on line, sia in formato ebook, sia cartaceo.

Se sei uno di quelli che amano gli spettacoli della natura, le Cascate del Niagara sono una destinazione che amerai. (altro…)

La lince è un mammifero carnivoro della famiglia dei felidi. (altro…)

Due marinai e una ragazza, (Canta che ti passa) musical del ‘45, venne diretto da George Sidney un esperto di questo genere, autore anche di classici come "School of Sirens", "Magnolia", "Pal Joey" e "Half six six penny”.

Fu una commedia musicale di grande successo interpretata da Gene Kelly (anche coreografo), Kathryn Grayson, Frank Sinatra e il pianista José Iturbi. (altro…)

[vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]Il Taklamakán è un territorio di 270.000 chilometri quadrati dove abbondano bellissime dune di oltre trecento metri di altitudine.

Il nome di Taklamakan significa "luogo dell'abbandono".

Per altri significa "entrare e non tornare mai" o "Il mare della morte", promesse, più che nomi, che ha spesso mantenuto.

I deserti sono luoghi dello spirito, anche questo per alcuni, per altri sono luoghi estremamente materiali. Il Taklamakan si trova nella Xinjiang, o Regione autonoma uigura dello Xinjiang (talvolta Sinkiang), nella Repubblica Popolare Cinese, nel bacino del Tarim, nel cuore dell'Eurasia. La vita qui non dovrebbe essere molto diversa da quella che si vivrebbe all'inferno.

Il deserto del TaklamakánIl giorno con il sole cocente si alterna alle notti gelide e alle bufere continue. In inverno, le temperature raggiungono i 20 gradi sotto lo zero, il deserto si copre di neve e le sue dune bianche assomigliano alle montagne dell'Antartide.

Taklamakán deserto con la neveNonostante il tempo inclemente questo posto ha molti abitanti, qui pullulano appartenenti a molti gruppi etnici come gli uiguri, i kazaki, ma siamo in Cina quindi anche gli han sono molti, e spesso come dominatori, ma questo è un aspetto umano.

Come si sopravvive in un deserto?

Soprattutto: come sopravvive la vita nel deserto Taklamakán?

Grazie alla neve che, sciogliendosi e correndo tra le alte montagne, dà origine a quattro fiumi di acqua pura, chiamati Hotan, Keriya, Niya e Andir, che sfociano nel deserto per morire divorati dalla sabbia.

Se un altro dei significati attribuiti al toponimo Taklamakán è "la vecchia patria", è perché qui, nell'antichità nacquero molte civiltà, come indicato dai molti resti archeologici, ci sono tracce di insediamenti Tocari risalenti già al primo millennio a.C..

E ci sono mummie con più di quattro millenni dalle caratteristiche europee che lo dimostrano.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="1/3"][td_block_8 custom_title="Leggi anche" separator="" post_ids="7055" limit="1" css=".vc_custom_1515691580928{border-radius: 3px !important;}" tdc_css=""][/vc_column][vc_column width="1/3"][vc_column_text]Successivamente agli abitanti di origine eurasiatica arrivarono i cinesi che entrarono nel deserto per controllare le oasi e con esse la Via della Seta, cosa che tentano di fare ancora oggi.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]Non sempre ci sono riusciti: ci sono stati momenti in cui il monopolio è stato portato via dai mongoli o dai tibetani.

Furono i fiumi sopra citati che diedero vita, nel I secolo a.C., alla Via della Seta, comunque percorreva solo i bordi del deserto senza penetrare nella sua letale zona interna.

Deserto del TaklamakánLa Via della Seta è giunta a coprire un tratto di mondo di oltre 8000 chilometri attraversando l'Asia centrale per collegare l'antica civiltà cinese con quella greca, egiziana, babilonese e indiana. Prima, un po’ più corta, c’era la Via Reale di Persia che si sviluppava su oltre 3.000 chilometri dalla città di Ecbatana al porto di Smirne sull'Egeo.

Grazie a queste grandi culture, Taklamakan vide lo sviluppo di invenzioni, tecnologie, religioni e ogni tipo di saggezza, ma questo deserto è estremamente crudele e capriccioso ed i movimenti delle sue dune e la sua meteorologia sono imperscrutabili come disegni divini.

Così facilmente come ha favorito la crescita di queste civiltà le ha distrutte e sepolte: per omnia saeculam saeculorum. Amen

Foto da Wikipedia, Emaze, Vimeo[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width="1/3"][/vc_column][/vc_row]

Si chiamava Arthur Capel però lo chiamavano Boy, colui che fu l’unico vero grande amore di mademoiselle Coco Chanel. (altro…)

 

Tra mito, leggenda e realta. Marilyn Monroe la diva che "indossa"Chanel n.5

«Marilyn, cosa indossi per dormire?»
«Due gocce di Chanel n.5»

Era il 7 agosto del 1952 e la rivista Life riportò quanto sopra.

Pare Marilyn non volesse usare il termine nuda, per questo forse disse indosso due gocce di Chanel n.5.

Verità, leggenda sta di fatto che Coco Chanel e Marilyn Monroe hanno fatto la storia  della moda, del cinema e dei pettegolezzi.

Nel 1921, Gabrielle Chanel incaricò Ernest Beaux di creare "il profumo di una donna con l'odore di una donna", straordinario e potente.

Ernest Beaux era non era uno sprovveduto profumiere, ma un chimico di corte aveva infatti già creato profumi omaggiando Napoleone e Caterina II di Russia.

La commissione di Coco Chanel era di creare un profumo nuovo, non di rosa, come erano i canoni dell'epoca.

Gabrielle infatti era una innovatrice anche nello stile, aveva liberato le donne da corsetti, per dar posto a vestiti morbidi e rivoluzionati il canotier il famoso cappello indossato da grandi ballerini come Gene Kelly, Fred Astaire o poeti come D'Annunzio e uomini importanti.

Il profumo indossato da Marilyn e non solo, non a caso rimane ancora oggi uno dei profumi più venduti in tutto il mondo,fu il frutto di numerosi esperimenti.

marilyn monroe e chanel numero 5Il risultato fu un profumo persistente, un bouquet floreale, fatto con essenze sintetiche gli aldeidi, con essenze naturali mughetto e rosa, e con ben 80 ingredienti diversi.

Per Chanel N.5, Mademoiselle scelse una bottiglietta da farmacia, trasparente, con con etichetta bianca e le due CC incrociate.

Non sappiamo per certo per cosa stessero le due C, forse per le sue iniziali, o forse  una C per il suo adorato Arthur Capel, l'unico suo vero grande amore.

Il nome del profumo Chanel N.5 pare sia dovuto alla quinta boccetta di profumo annusata da Gabrielle.

Gabrielle aveva subito l'influenza e condiviso la passione per la numerologia trasmessa da Boy Capel.

Per questo decise anche di lanciarlo sul mercato il 5 maggio, quinto mese dell'anno!

Chanel augurò al profumo  fortuna, pare abbia funzonato.

Peccato che nella sfera personale nè Chanel nè Marilyn Monroe abbiano avuto lo stesso.

 

 

L’anno che verrà è una canzone che Lucio Dalla amò molto.

(altro…)

Il 22 dicembre, la compagnia di trasporti spaziali degli Stati Uniti fondata da Elon Musk lanciò il Falcon 9 e fu così vista da terra, in due video.

Per quelli che poterono vederlo dal vivo è stato un evento così spettacolare che ha ipnotizzato molte persone che non si aspettavano il lancio.

La compagnia spaziale SpaceX ha effettuato la sua diciottesima e ultima missione nel 2017. Il razzo Falcon 9 è partito dalla base aerea di Vandenberg ed ha sorpreso moltissimi osservatori casuali in diverse località dello stato per l’effetto ottico che ha prodotto al tramonto.

Uno di questi osservatori non era casuale, ma si era ben preparato per riprendere il lancio. È stato il fotografo Jesse Watson, che è riuscito a catturare il momento del lancio in 4 punti diversi con differenti tipi di lenti.

Tre delle telecamere fotografavano in time-lapse, mentre la quarta registrava in video.

Appena eseguito il montaggio video è stato caricato sul Web e questo è l'incredibile risultato del progetto.

In totale, Watson ha realizzato un totale di 2452 immagini e le ha compresse a 1315 per ottenere l'effetto del time-lapse.

Per gli altri, questo momento magico è diventato un incubo.

Nel web è emerso anche un altro video in cui c'è un incidente stradale proprio nel momento in cui è avvenuto il lancio.

Molti viaggiando e trovandosi quei stani effetti nel cielo si sono distratti dalla guida, ma più interessante sono le ipotesi che gli ignari osservati hanno fatto. In molti hanno pensato che fosse un UFO volare sul nostro pianeta a tutta velocità.

Un utente con una macchina fotografica nella sua auto ha catturato il modo in cui 3 auto si sono scontrate l'una con l'altra per non aver tenuto gli occhi sulla strada.

Quindi come avrebbero detto per Superman… È un uccello? È un aereo? No, è un razzo di SpaceX che attraversa il cielo in un volo spettacolare, ma arriva o sta andando su Marte?