Con te partirò

Andrea Bocelli interpretò Con te partirò al Festival di Sanremo 1995. Il brano scritto da Lucio Quarantotto con testo di Francesco Sartori sarà poi incluso, dal tenore nel suo secondo album Bocelli nello stesso anno.

Oltre alla canzone Con te partirò nell'album di Andrea Bocelli ci sono canzoni come: Per amore, Macchine da guerra, Romanza e Vivo per lei cantata in duetto con Giorgia.

Testo di Con te partirò

Quando sono solo
E sogno all'orizzonte
E mancan le parole
Sì lo so che non c'è luce
In una stanza quando manca il sole
Se non ci sei tu con me, con me
Su le finestre
Mostra a tutti il mio cuore
Che hai acceso
Chiudi dentro me
La luce che
Hai incontrato per strada
Con te partirò
Paesi che non ho mai
Veduto e vissuto con te
Adesso sì li vivrò
Con te partirò
Su navi per mari
Che, io lo so
No, no, non esistono più
Con te io li vivrò
Quando sei lontana
Sogno all'orizzonte
E mancan le parole
E io sì lo so
Che sei con me, con me
Tu mia luna, tu sei qui con me
Mio sole tu sei qui con me
Con me, con me, con me
Con te partirò
Paesi che non ho mai
Veduto e vissuto con te
Adesso sì li vivrò
Con te partirò
Su navi per mari
Che, io lo so
No, no, non esistono più
Con te io li rivivrò
Con te partirò
Su navi per mari
Che, io lo so
No, no, non esistono più
Con te io li rivivrò
Con te partirò
Io con te

Foto testo Con te partirò 

Con te partirò testo con Andrea Bocelli

Biografia breve di Nelson Mandela

Quest’anno ricorrono i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918), simbolo del Sud Africa, un appellativo che si è conquistato in un'intera vita spesa alla lotta contro l'apartheid e alla conquista della libertà per il suo popolo.

Ha vissuto 27 anni della sua vita in carcere, fino a quando, nel 1994 è riuscito a diventare il presidente del paese che lo aveva rinchiuso e privato della libertà per così tanto tempo.

Quello che ha sempre colpito in lui è l’incrollabile rettitudine e la convinzione con cui ha vissuto la propria vita in favore del prossimo portandolo anche a vincere nel 1993 il Nobel per la Pace.

Analisi grafologica di Nelson Mandela

La grafia

A volte ci domandiamo se la nostra scrittura può cambiare nel tempo, se può registrare dei cambiamenti della nostra vita, se le gioie o i dolori possano incidere sul nostro gesto grafico.

La grafia di Nelson Mandela ci fornisce una di queste testimonianze.

grafia Nelson Mandela 2Essa riflette il percorso di grande sofferenza e mutamento profondo attraversato da quest’uomo.

Se osserviamo il primo scritto che risale ai primi anni ‘60, notiamo un gesto grafico ampio che privilegia la curva, ben spaziato tra parole, meno tra righe (intrichi), con gonfi in zona superiore e inferiore, con lacci e ghirlande.

Un insieme che fornisce un’impressione di un carattere estroverso, socievole, con uno sprito critico non sempre adeguato, con la tendenza più a espandere che ad approfondire non solo gli interessi, ma anche i rapporti con le persone.(sentimento di Jung).

In questi anni prevale dunque un atteggiamento più godereccio, quello di un Mandela quarantenne elegante, amante delle donne, del pugilato, del ballo, della musica, la cui vita sembra scorrere senza grandi difficoltà come la sua scrittura.

Il massacro di Sharpeville del 1960 è l'episodio che segnerà per sempre la vita del leader nero. Il regime di Pretoria, elimina volontariamente, con una operazione a tradimento, 69 militanti dell'ANC (African National Congress), il movimento africano per la lotta all'apartheid.

Nelson Mandela, fortunatamente, sopravvive alla strage e riesce a fuggire.

Raccoglie gli altri esponenti rimasti in vita e dà vita ad una frangia militarista, decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi.

Viene subito arrestato, nel 1963, e dopo un procedimento durato nove mesi, è condannato all'ergastolo. Passa più di vent'anni di segregazione carceraria, lontano dagli occhi di tutti e dalle luci dell'opinione pubblica.

Nelson però nel frattempo cresce sia nella sua immagine pubblica che interiormente.

Grafologia grafia Nelson Mandela 4Osserviamo ora il secondo scritto che è datato 1979 durante il periodo della prigione.

La prima cosa che si nota è come la grafia si sia compattata.

Non lascia più spazio a ciò che viene da fuori, a ciò che lo vuole mettere a tacere.

Il “fuori”, che egli, data la condanna all’ergastolo, pensa di non rivedere più viene guardato a distanza ma con nuovo interesse.

La morbidezza della curva, i vezzi e i lacci presenti nel primo campione di scrittura sono scomparsi per lasciare posto alla prevalenza dell’angolo e a una maggiore essenzialità. Anche gli intrichi tra le righe non ci sono più a favore di uno spirito critico più adeguato.

Le ghirlande delle “m” e delle “n” sono acuminate, i trattini delle “t”, prima dietro l’asta, ora hanno assunto veemenza e vigore.

Il sentimento dunque è stato forzatamente sostituito dalla rigidità, quale scelta inconscia strategica e fondamentale per sopravvivere, per non farsi annientare, per resistere con il corpo e con la mente in un ambiente così ostile, senza speranza, dove gli ideali faticano a essere di conforto.

Dopo la sua liberazione, questa stessa grinta che gli fa dire “o vinco o imparo”, questa energia che lo sorregge durante il carcere, questo desiderio di lotta e di rivalsa, lo rafforzano al punto da portarlo trionfalmente a diventare nel 1994 il primo Capo di Stato sudafricano di colore.

Nel giugno 2004, all'età di 85 anni, annuncia il suo ritiro dalla vita pubblica per passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia e muore all'età di 95 anni il 5 dicembre 2013.

Viene sepolto a Qunu, nella città in cui è cresciuto, dopo solenni funerali di Stato.

Se vuoi approfondire sui cambiamenti della grafia, leggi l'analisi grafologica di Bob Dylan.

Foto della grafia di Barbara Taglioni

La Coca-Cola è la famosissima bevanda prodotta dalla The Coca-Cola Company, una delle più grandi aziende di bevande analcoliche a livello mondiale. (altro…)

Annuncia la primavera: forse per questo motivo la primula viene anche chiamata con il nome della stagione, ossia primavera odorosa. (altro…)

Adoro il cioccolato, e sono solita preparare tante ricette con questo ingrediente. (altro…)

[vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]Marx non è mai stato più attuale: il capitalismo sta davvero crollando sotto il peso delle sue stesse contraddizioni. (altro…)

La ricetta che andremo a preparare oggi Mini semifreddi al cocco e biscotti con salsa di cioccolato.

I dolci al cucchiaio, in particolare i semifreddi sono tra quelli più adatti in ogni periodo dell’anno. (altro…)

La storia del caffè:

Qual è stata la prima volta che qualcuno ha bevuto del caffè? (altro…)

Era il 1901 e quell'anno, Il Premio Nobel per la Fisica, il primo della storia, fu assegnato a un tedesco, Wilhelm Röntgen, per la scoperta di un nuovo tipo di radiazione, i raggi Röntgen o, come avrebbe gradito il suo scopritore chiamarli, raggi X. (altro…)

Un giorno mi dirai 

Un giorno mi dirai è un singolo degli Stadio composta da Gaetano Curreri, Saverio Grandi e a Luca Chiaravalli. La canzone ha vinto Festival di Sanremo 2016.

Gli Stadio hanno collaborato con molti grandi della musica italiana da Vasco Rossi, legato da lunga amicizia con Curreri che hanno firmato assieme: La faccia delle donne, Acqua e sapone, Bella più che mai, Il Temporale, Rewind, Ti prendo e ti porto via, Buoni o cattivi...
e, naturalmente da ricordare Jenny e Albachiara che canta sempre nei suoi concerti come quello di Modena Park

Con Lucio Dalla gli Stadio hanno scritto Grande figlio di puttana, Chi te l’ha detto e suonato per anni nei suoi dischi e nei live come in Banana Republic (insieme con Francesco De Gregori), in DallAmeriCaruso e in DallaMorandi.

Testo di Un giorno mi dirai

Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato alla mia felicità per te
E tu riderai, riderai, e tu riderai di me
Un giorno ti dirò
Che ti volevo bene più di me
E tu riderai, riderai, tu riderai di me
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve piangere mai
E mi dirai che un uomo
Deve sapere difendersi
Nai, nai, nai, na, nai, na
Nai, nai, nai, na, nai, na
Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato agli occhi suoi per te
E tu non capirai, e mi chiederai perché?
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve arrendersi mai
Tu mi dirai che un uomo
Deve sapere proteggersi
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Un giorno mi dirai
Che un uomo ti ha lasciata e che non sai
Più come fare a respirare
A continuare a vivere
Io ti dirò che un uomo
Può anche sbagliare lo sai
Si può sbagliare lo sai
Ma che se era vero amore
E' stato meglio comunque viverlo
Ma tu non mi ascolterai
Già so che tu non mi capirai
E non mi crederai
Piangendo tu
Mi stringerai
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh, oh

Testo di Un giorno mi dirai

 

L'immagine del venerabile "Patriarca del teatro russo", Konstantin Stanislavskij, può nascondere la natura dell’uomo che fu appassionato, esigente, sfacciato, allegro e, certamente, di un traboccante amore per l’arte. (altro…)

Ogni volta di Vasco Rossi

Ogni volta è stato pubblicato nel 1982 ed era il lato B del singolo Vado al massimo/Ogni volta. Vasco l'ha cantata al concerto Modena Park.

Il significato delle canzone Ogni volta di Vasco Rossi

Per molti è una canzone dedicata al padre morto qualche anno prima per altri parla del contraddittorio rapporto con la dipendenza.

Testo di Ogni volta

E ogni volta che viene giorno
Ogni volta che ritorno
Ogni volta che cammino e
Mi sembra di averti vicino
Ogni volta che mi guardo intorno
Ogni volta che non me ne accorgo
Ogni volta che viene giorno
E ogni volta che mi sveglio
Ogni volta che mi sbaglio
Ogni volta che sono sicuro e
Ogni volta che mi sento solo
Ogni volta che mi viene in mente
Qualche cosa che non c'entra niente
Ogni volta
E ogni volta che non sono coerente
E ogni volta che non è importante
Ogni volta che qualcuno si preoccupa per me
Ogni volta che non c'è
Proprio quanto la stavo cercando
Ogni volta
Ogni volta quando
E ogni volta che non c'entro
Ogni volta che non sono stato
Ogni volta che non guardo in faccia a niente
E ogni volta che dopo piango
Ogni volta che rimango
Con la testa tra le mani
E rimando tutto a domani

testo ogni volta vasco rossi

Caffè proprietà, controindicazioni e ricerche scientifiche

Sugli effetti dei principi attivi della coffea sono stati condotti diversi studi, molti di questi si basano su confronti statistici, sono cioè osservazionali, e in quanto tali devono essere considerati.

Dobbiamo sempre tener presente che sebbene i numeri dei campioni sono spesso consistenti nel considerarne i risultati non si può dimenticare che possono esservi stati anche altri fattori.

Le proprietà del caffè

Proprietà del CaffèNegli ultimi anni due nuovi studi su Annals of Internal Medicine hanno evidenziato e confermato le proprietà e i benefici che il caffè ha sulla nostra salute (1).

Con la presenza di polifenoli, potenti antiossidanti vegetali, degli acidi clorogenici, dei diterpeni, presenti in resine e balsami vegetali il caffè è un ”alimento” da prendere in seria considerazione.

Ricordiamo però che, come per tutti gli eccessi, i benefici e le proprietà possono annullarsi o trasformarsi in controindicazioni quando se ne assume troppo.

Queste sono le proprietà del caffè secondo alcuni studi:

Può rendere più intelligenti. 

Il caffè non si limita a tenerci svegli, può rendere anche più intelligenti. Per intelligenti, in questo caso, s'intende la maggior reattività ed efficacia nell'affrontare determinate situazioni.

Senza dubbio il principio attivo del caffè, la caffeina, è lo stimolante psicoattivo più consumato nel mondo.

Il meccanismo d'azione principale della caffeina nel cervello è quello di bloccare gli effetti di un neurotrasmettitore inibitorio chiamato adenosina (Université de Nancycaffeine 1, 2).

Bloccando gli effetti inibitori di adenosina, la caffeina aumenta l'attività neuronale nel cervello e il rilascio di altri neurotrasmettitori come la dopamina e la noradrenalina.

Alcuni studi hanno mostrato gli effetti della caffeina sul cervello: può migliorare l'umore, il tempo di reazione, la memoria, l'attenzione e la funzione cognitiva in generale (caffeine 3, 4).

La forma in cui consumiamo la bevanda può far variare le quantità e l'azione dei principi attivi. Nel caffè verde, non ancora tostato quindi, l'azione può essere più efficace. Meglio della tradizionale tazzina di caffè espresso è l'infuso con il caffè verde che agisce nel bruciare i grassi durante l'esercizio fisico.

La caffeina, grazie al suo effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, aumenta il metabolismo e l'ossidazione degli acidi grassi (metabolism 1, 2, 3).

Inoltre può anche migliorare le prestazioni atletiche dell’ 11-12%, e la mobilizzazione degli acidi grassi dai tessuti grassi (performance 1, 2, 3, 4).

Tutto questo accade, naturalmente, se si abbina alle proprietà del caffè una sana, regolare e corretta attività fisica.

Altre proprietà del caffè:

L'assunzione della bevanda riduce il rischio di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Il caffè non presenta vantaggi nel breve termine, ma alcuni studi osservazionali hanno mostrato che può proteggere il cervello durante l'invecchiamento.

L’Alzheimer è la malattia neuro degenerativa più diffusa nel mondo e la principale causa di demenza.

Dagli ultimi studi è risultato che i bevitori di caffè hanno un rischio inferiore fino al 60% di soffrire di Alzheimer e di demenza.

Il Parkinson è la seconda malattia neuro degenerativa più comune, caratterizzata dalla morte dei neuroni generatori di dopamina nel cervello.

Il caffè può ridurre il rischio di Parkinson tra il 32 e 60% (protective factor in dementia 1, 2, 3).

Riduce i rischi di mortalità: 

Con l’assunzione di tre-quattro tazzine di caffè i rischi mortalità legate a disturbi cardiaci, cancro, ictus, diabete, problemi respiratori e renali, è inferiore del 18% rispetto a chi non consuma caffè.

Sempre da studi effettuati è risultato che chi beve caffè ed ha una età media avanzata ha un ridotto rischio di morte per malattie riguardanti l’apparato digerente e quello circolatorio (1).

Inoltre non è la “caffeina” alla base dell’effetto salutare, ma la contemporanea presenza di tutte le altre sostanze contenute nel caffè.

Quindi chi è abituato a bere il decaffeinato può sentirsi “protetto” e godere degli stessi benefici.

Bere caffè riduce il tasso di infiammazione del nostro l’organismo.Vengono infatti rilevati valori di proteina C reattiva, marcatore di infiammazione, inferiori sempre rispetto ai non consumatori ed anche questo reduce il rischio di morte.

Ma continuiamo con le altre proprietà relazionate all'assunzione di caffè:

Può essere salutare per il fegato.

Sempre dai dati dell’ International Agency for Research on Cancer circa il 30% tra le cause di morte relative all'apparato digerente riguardano il fegato.

Chi beve caffè ha un profilo enzimatico migliore.

Ha inoltre una riduzione di cancro del 40% e minori possibilità di cirrosi, con un effetto maggiormente evidente in coloro che assumono quattro o più tazzine al giorno (liver 1, 2, 3).

In questo dobbiamo fare una precisazione, la quantità del caffè che si può assumere è molto soggettiva e se una dose può giovare da un lato, in alcune persone, potrebbe creare problemi sotto altri aspetti.

Il fegato svolge centinaia di funzioni vitali per il nostro corpo.

Soggetto da parte di alcuni al consumo eccessivo di alcool e fruttosio, ad una alimentazione non sempre corretta e salutare, il nostro fegato può andare incontro alle malattie prima menzionate.

Retorica? No uno stile di vita corretto, legato ad una sana alimentazione e a tanto movimento riducono i rischi di incorrere in tali patologie.

Certamente non è un aperitivo, un amaro o un altro tipo di liquore, né tanto meno il consumo di una porzione di tiramisù che danneggiano il nostro corpo, ma come sempre l’eccesso.

È doveroso ricordare che se invece non possiamo assumere del caffè, come qualsiasi bevanda o alimento, bisogna essere attenti e ligi nel rispettare le indicazioni del medico.

È o non è, uno di famiglia?

Fra le proprietà del caffè gli studi indicano che può ridurre il rischio di soffrire di diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 2 è correlato al nostro stile di vita.

Questa malattia è caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue a causa di insulino-resistenza o dall'impossibilità di produrre insulina.

Negli studi osservazionali, il caffè è stato più volte associato ad un controllo maggiore del glucosio, con il conseguente minor rischio di diabete (diabetes 1, 2, 3).

Quando si parla della tazzina si fa riferimento a circa 20 cl di caffè nero senza l'aggiunta ulteriore di zucchero.

Ricordiamo però che il caffè contiene zucchero.

La presenza di zucchero nel caffè varia in percentuale in base alla specie l’Arabica contiene l’8% di zucchero e la Robusta il 5%, una percentuale che comunque varia perché sono spesso miscelate nella produzione della bevanda.

Inoltre durante la tostatura, processo durante il quale gli zuccheri diminuiscono mediamente dal 10% al 2%, quando il chicco di caffè da verde diventa marrone e avviene caramellizzazione degli zuccheri.

Il caffè quindi di per sé contiene pochi zuccheri, ma il rischio di incorrere nel diabete dipende dalla quantità di zucchero che noi aggiungiamo, se siamo soliti spesso correggere il caffè con alcol o se aggiungiamo creme ed altro!

Come sempre vale il buon senso e la moderazione.

Normalmente comunque la riduzione del rischio di diabete varia dal 23% al 67% con una incisione maggiore del 7% se aumentano il numero di tazze.

Fra le proprietà del caffè... è ricco di sostanze nutritive e antiossidanti (polyphenols 1, 2).

Molte delle sostanze nutritive quali vitamine e minerali contenute nei chicchi di caffè sono presenti anche nella bevanda finale.

Una tazza di caffè ci offre:

E per finire il caffè contiene anche una grande quantità di antiossidanti pari se non superiore a quello ottenuto consumando frutta e verdura tre volte al giorno.

Ricordatevi però di consumare molta frutta e verdura durante il giorno, non solo per gli antiossidanti ma anche per i tanti altri benefici salutari che apportano alla nostra salute.

Le controindicazioni del caffè


Gli studi condotti negli ultimi anni hanno rivelato le proprietà e i benefici del caffè, ma come per ogni medaglia che ha il suo rovescio, anche il caffè ha delle controindicazioni.

Controindicazioni caffè e donne in gravidanzaLe controindicazioni del caffè sono dovute in alcuni casi ad un eccesso di tazzine e in altri casi a patologie delle quali soffriamo.

Il consumo di caffeina consigliata non dovrebbe superare i 300 milligrammi, ma la quantità come sempre è soggettiva.

Le reazioni in persone che si avviano al consumo di caffeina o hanno un livello di tollerabilità inferiore, oppure in soggetti magri, gli effetti indesiderati possono insorgere anche ad un dosaggio inferiore.

Un’assunzione maggiore di caffè può portare:

Nell'elencare le controindicazioni del caffè non si può dimenticare quella più segnalata dai medici per le donne in gravidanza. 

Per evitare alcune controindicazioni dell'assunzione di caffè possono bastare alcune accortezze nella preparazione.

Ci sono casi in cui è meglio evitare di prendere il caffè perché:

Non solo alle donne in gravidanza è consigliata la moderazione nel consumo della bevanda, ci sono anche altri casi in cui è controindicata l'assunzione del caffè.

Ricordiamo che gli effetti negativi e le controindicazioni possono peggiorare se associate ad altre droghe, alcool e farmaci.
Come sempre i modi di dire non sbagliano “In medio stat virtus” «la virtù sta nel mezzo».

Equilibrio, giusta quantità e i consigli del nostro medico.

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In nessun caso i contenuti espressi possono considerarsi: formulazione di una diagnosi o indicazioni per un trattamento, l'assunzione o la sospensione di un farmaco, né possono sostituire il consiglio e le indicazioni di un medico o di uno specialista.

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