Nell’aria c’è profumo di frappe e castagnole!

Abbiamo da poco messo via l’alberto di Natale, spazzato via le ultime fette di panettone e gli avanzi del cotechino, e già impazzano i preparativi per il Carnevale e i dolci tradizionali frappe e castagnole.

Questa è la festa più allegra dell'anno, e ha origini antiche, greche e romane. Viene festeggiata in molti paesi del mondo con travestimenti, sfilate di carri allegorici, feste in maschera e mangiate di deliziosi dolcetti, prima del periodo di digiuno e astinenza, per le religioni cristiane.

Alcuni dei Carnevali più famosi nel mondo sono proprio italiani, come

il Carnevale di Venezia, dove migliaia di persone invadono le calli e Piazza San Marco mostrando costumi bellissimi fatti anche a mano;

il Carnevale di Viareggio, con i suoi famosi carri con personaggi di carta pesta;

il Carnevale di Cento, nato nel 17° secolo.

Il martedì grasso si festeggia gustando piatti abbondanti come le lasagne, ricette gastronomiche regionali, e soprattutto dolci particolari. Ogni città ha le sue tradizioni, ma anche alcuni dolci che si gustano in questo periodo hanno origini antichissime.

Le frappe, per esempio, risalgono a quella della frictilia, ovvero il dolce fritto nel grasso che gli antichi romani preparavano durante i festeggiamenti in onore delle divinità protettrici della fecondità rurale. Oggi sono conosciute con nomi differenti nelle varie regioni d’Italia.

A volte cambia non solo il loro nome, ma anche la forma con cui la sfoglia viene tagliata.

Che siano chiamate “bugie” in Piemonte, “cenci” in Toscana, “chiacchiere” nel meridione, “frappe” nel Lazio, o “saltasù”, “stracci”, “pampuglie”, “frittole” o “manzole” in altre regioni, rimane il fatto che ricoperte di miele, cioccolato o zucchero a velo il loro gusto e sapore rimane invariato e irresistibile!

Anche delle castagnole ci sono tante ricette, con cioccolato, ricotta, crema pasticcera o al limone, o con marmellata, con una copertura di zucchero a velo o miele, e a volte anche bagnate di rum, alchermes o liquore all'anice.

Anche la castagnola ha origini antiche, infatti, quattro ricette delle castagnole sono state ritrovate nell'archivio di stato di Viterbo, dentro un volume manoscritto del Settecento.

È bello notare come, durante il periodo di Carnevale, l’odore di questi dolci tipici si avverta nell’aria molto prima che si passi davanti a un forno o una pasticceria.

Ecco la nostra ricetta per queste delizie semplici e gustose da fare in casa.

(foto di Tina)

La ricetta di Carnevale le frappe e le castagnole

Frappe
FrappeCastagnoleCastagnole

Ingredienti per le frappe:

40 gr di farina 00
60 gr di zucchero semolato
2 uova intere
100 gr di burro freddo
1 bicchiere di marsala o vermouth
2 litri di olio di arachide
Zucchero a velo per decorare

 

Ingredienti per le castagnole

4 cucchiai di latte
Scorza grattugiata di un intero limone
4 uova intere
4 cucchiai di olio di riso o mais
8 cucchiai di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
1 bicchierino di sambuca o limoncello
500 gr di farina 00
1 pizzico di sale
Zucchero semolato per decorare

 

Preparazione dei dolci di Carnevale le frappe e le castagnole

 

Prepariamo il necessario, soprattutto la rotellina dentellata per le frappe e un sac à poche usa e getta per le castagnole.

Il procedimento per le frappe è identico a quello della pasta frolla, quindi una volta setacciata la farina, aggiungiamo gli altri ingredienti.

Quando l’impasto è pronto, lo lasciamo riposare nel frigo per una mezzoretta.

Il procedimento per le castagnole è abbastanza semplice ed è simile a quello del ciambellone. Iniziamo montando le uova con lo zucchero, aggiungiamo il burro fuso, la scorza grattugiata di un limone o di un’arancia, il liquore e la farina.

In una pentola dai bordi alti mettiamo l’olio a scaldare, circa due litri. Nel frattempo, prepariamo un sac à poche versando al suo interno l’impasto delle castagnole.

L’olio deve raggiungere la giusta temperatura, in questo caso deve essere media, per permettere alla castagnola di cuocere bene al suo interno.

Tagliamo la punta del sac à poche in obliquo e, con la mano sinistra, spingiamo l’impasto nell’olio mentre con la destra lo tagliamo con un coltello man mano che fuoriesce.

In questo modo si ottengono delle castagnole perfettamente sferiche, altrimenti si può usare il metodo dei due cucchiaini, ma così il risultato sarà un po’ diverso.

La frittura va messa insieme e tolta insieme, se un alimento si cuoce prima e quindi deve essere tolto, non dobbiamo aggiungere quello crudo mentre il resto sta finendo di cuocere, altrimenti si abbassa la temperatura dell’olio pregiudicando il buon risultato.

Man mano che friggiamo, adagiamo le castagnole su un piatto con carta assorbente, le passiamo su un vassoio e spolveriamo con zucchero semolato o a velo vanigliato.

Nel frattempo l’impasto delle frappe ha riposato, quindi ne prendiamo un piccolo pezzo e lo stendiamo sul piano di lavoro leggermente infarinato.

Preferiamo stenderlo a mano, ma si può usare la sfogliatrice, basta che la sfoglia risulti quasi trasparente.

Con la rotella dentellata lo tagliamo in rettangoli circa 10 cm per 15 cm, incidendo nel centro due tagli orizzontali.

  Friggiamo le frappe due alla volta, a fuoco vivace, le adagiamo su un foglio di carta assorbente e, quando sono fredde, le cospargiamo di zucchero vanigliato.

Il profumo persistente che si sprigiona è una delizia per il gusto e l’olfatto! Articolo 

 ( Foto di Tina Ferraiuolo & Cristiana Ordioni ) Nell’aria c’è profumo di frappe e castagnole!