Margaret Mazzantini I romanzi non cambiano la vita, ma danno forza.

Biografia breve di Margaret Mazzantini :

Nasce respirando cultura e arte già da piccola.

Viene alla luce a Dublino il 27 ottobre 1961.

Suo padre Carlo, scrittore, e sua madre Anne Donnelly, pittrice, viaggeranno con le figlie tra la Spagna, l’ Irlanda e il Marocco, fino a trasferirsi nelle campagne di Tivoli

Margaret frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma dove si diploma nel 1982 e contemporaneamente esordisce a teatro interpretando Ifigenia nell’omonima tragedia di Goethe.

Nel corso degli anni ’80 dà vita sul palcoscenico a grandi personaggi femminili, recitando Cechov, Strindberg, Sofocle. Nel 1987 si sposa con Sergio Castellitto, un compagno di vita che si rivelerà fondamentale nella sua futura carriera di scrittrice.

Sarà proprio Sergio a farle dono di un quaderno di scuola e sarà proprio da quei fogli bianchi da riempire che Margaret comincerà a pensare per la prima volta alla scrittura come a qualcosa di inaspettatamente indispensabile per lei.

La scrittura come arte difficile, dura, spesso irriconoscente che ha caratterizzato l’esistenza di suo padre.  Un percorso per lei illuminante e sfidante al tempo stesso, un’esplorazione verso il prossimo in tutte le sue sorprendenti e spesso dolorose sfumature.

Il suo esordio in letteratura è del 1994 con Il catino di zinco, uscito per Marsilio.

Margaret si impone subito con forza a pubblico e critica.

Vince il premio Campiello in un anno in cui gli altri romanzi della cinquina  concorrenti al Super Campiello sono firmati da Alberto Arbasino, Francesco Biamonti, Giuseppe Pontiggia e Antonio Tabucchi.

A distanza di cinque anni seguono in sequenza Manola e Non ti muovere pubblicati da Mondadori, Quest’ultimo si rivela un caso editoriale da 2 milioni di copie, viene tradotto in 35 lingue e ne viene tratto un omonimo film diretto dal marito.

Ne seguono altri da Zorro a Un eremita sul marciapiede a Venuto al mondo, con il quale vince il premio Super Campiello 2009 a Nessuno si salva da solo, che domina le classifiche per mesi.

Il personaggio di Ortensia nel libro Manola  dice:

“ Solo le imperfezioni ci caratterizzano. Io sono sempre stata intensamente caratterizzata”.

Con questa frase, diremmo molto autobiografica, Margaret si descrive e ci conferma come, nonostante le proprie fragilità, sia riuscita a trovare la sua dimensione proprio attraverso “ l’avventura umana e le sue trappole”.

E’ una donna realizzata a 360 gradi che è riuscita a essere scrittrice di grande successo senza rinunciare alla famiglia. Vive e lavora a Roma con il marito Sergio e i loro quattro figli Pietro, Maria, Anna e Cesare.

Concludiamo a questo proposito con un suo pensiero: “La vita è tutta una lunga storia di amore, anche quando si cambia oggetto.  L’amore è l’unico sentimento che sdogana la follia che c’è dentro di noi”.  

 

Analisi grafologica di Margaret Mazzantini :

In grafologia la forma nella scrittura una scelta personale, è una ricerca del proprio io. È  l’espressione di come il soggetto scrivente si percepisce e di come si propone al prossimo.

La forma è anche la sintesi tra intenzione e possibilità di adattamento e ci parla di quanto l’evoluzione personale sia volontaria o subita.

Esistono Forme che scaturiscono dal Movimento, altre che sono frutto di una strutturazione.

Le prime sono sinonimo di individualità e di autenticità, le seconde esprimono il bisogno di imitazione e di rappresentazione.

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Anche un occhio non esperto comprende che la grafia della Mazzantini appartiene al primo gruppo.

Il suo gesto grafico esuberante genera una forma marcatamente disuguale segno di intelligenza flessibile, di nervosismo, di insofferenza alla routine, di chiasso di sentimenti, di sensibilità emotiva che scuote e a volte tormenta e sfinisce.

La presenza di “gonfiezze” soprattutto in zona superiore (“f” e “t”) conferma la grande creatività e la fantasia dell’autrice che supportano la realizzazione delle sue “storie” sempre così ricche di sentimento.

Dall'analisi grafologica è evidente:Il movimento esplosivo suggerisce un carattere ricco di temperamento che nonostante una timidezza e un riserbo naturali, ha trovato la forza di superare le proprie insicurezze interiori, arrivando a non disdegnare anche un certo protagonismo senza peraltro scadere nella prevaricazione.

Un’inquietudine interiore la accompagna da sempre ma Margaret è riuscita a trasformarla in motivazione.

Analisi grafologica della firma di Margaret Mazzantini:

La sua firma è ascendente, affermata e illeggibile. In grafologia una firma oscura è da attribuirsi a differenti spiegazioni.

Potrebbe significare il desiderio di trovare un marchio proprio e originale o esprimere per esempio una sufficiente sicurezza che permette allo scrivente questa libertà. Oppure rivelare il bisogno di trasformare un nome mal accetto o ancora essere il risultato di una scelta di rapidità.

Nel caso della Mazzantini ribadisce le sue doti creative e  una sorta di diffidenza  verso il prossimo che con il meccanismo di difesa dell’illeggibilità preserva simbolicamente la propria intimità.

(foto grafia di Barbara Taglioni)

Articolo:Margaret Mazzantini I romanzi non cambiano la vita, ma danno forza. CaffèBook (caffebook .it)