Stephen King: com'è cambiato il re dell'horror

Biografia breve di Stephen King

Stephen King la vita del re del horror è  nato a Portland, nel Maine nel 1947, figlio di Donald e Nellie Ruth Pillsbury King. Dopo che i suoi genitori si sono separati quando era un bambino, lui e suo fratello maggiore, David, sono stati allevati dalla madre. 

La sua giovane vita viene segnata sin dall’inizio da un grave evento: quando ha solo due anni il padre Donald esce di casa per una passeggiata e non farà mai più ritorno a casa.

È questo forse il motivo dei pessimi rapporti padre-figlio che lo scrittore mette nei suoi racconti come Joe Cambers di Cujo e Jack Torrance di Shining. 

Libri di Stephen King

 Chi Perde Paga

Come in "Misery non deve morire", King mette in scena l'ossessione di un lettore per il suo scrittore, un'ossessione spinta fino al limite della follia e raccontata con ritmo serratissimo. "Chi perde paga" è il secondo romanzo della trilogia iniziata con "Mr. Mercedes"

È un romanzo horror scritto da Stephen King e pubblicato nel 1986. Considerato il capolavoro di King.

Doctor Sleep 

Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell'Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un'eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione.

La famiglia inizierà un lungo girovagare negli Stati Uniti: in varie regioni del Maine in Massachusetts, Wisconsin, Indiana, Illinois e Connecticut.

La Nellie Ruth King è una donna forte e coraggiosa e accetta qualunque lavoro le capiti, anche duro e malpagato, pur di mantenere dignitosamente i figli, cosa che le permetterà di dire orgogliosamente che non avevano mai avuto un'auto ma non avevano mai saltato un pasto, anche se a volte aveva significato lavorare dieci ore al giorno.

Nel 1959, Stephen scopre nella soffitta della zia i libri del padre, appassionato di Edgar Allan Poe, Lovecraft e Matheson.

Quello scatolone è forse l'eredità più preziosa che poteva lasciare a Stephen il padre mai conosciuto.

Crescendo, da ragazzino timido e isolato, si è trasformato in una figura imponente: alto un metro e novantatré centimetri, pesa circa un quintale ed è un po' curvo, forse a causa del tempo speso alla macchina per scrivere prima e al computer in seguito.

Ha gli occhi azzurri e folti capelli prima neri ora brizzolati. Porta occhiali da vista, sin da quando era bambino, ma talvolta mette le lenti a contatto.

Stephen ha frequentato il liceo a Durham e poi Lisbon Falls High School, diplomandosi nel 1966. Dal suo secondo anno presso l'Università del Maine a Orono, ha scritto una rubrica settimanale per il giornale della scuola, il Campus Maine.

 Nel 1969 conosce Tabitha Spruce, poetessa e laureanda in storia, che sposa nel gennaio del 1971.

Ha incontrato Tabitha tra gli scaffali della Biblioteca Fogler all'Università del Maine a Orono, dove entrambi lavoravano come studenti.

Nell'autunno del 1971, Stephen comincia ad insegnare nella Hampden Academy, la scuola pubblica a Hampden, Maine.

La sera e nei fine settimana scrive e produce racconti brevi oltre a lavorare sui romanzi.

Dice di scrivere 500 parole dalle 8.30 alle 11.30, ogni giorno, con le poche eccezioni del giorno di Natale, del Giorno del Ringraziamento e del suo compleanno. Quasi tutti i suoi libri non hanno meno di cinquecento pagine.

È lo scrittore più pagato al mondo, ha realizzato circa 40 opere, tra romanzi e raccolte, vendendo oltre 500 milioni di copie. 

 Analisi grafologica di Stephen King

Noi grafologi ci sentiamo spesso domandare: come mai e soprattutto cosa significa il fatto che la nostra scrittura cambia nel tempo?

La risposta che personalmente uso più spesso è: “Meno male! Noi stessi ci modifichiamo, cresciamo, facciamo esperienze e non rimaniamo fissi e uguali a quando per esempio eravamo bambini o adolescenti”.

Anche il nostro gesto grafico, che non dimentichiamo nasce prima di tutto nel nostro cervello, si modifica con noi.

   Nel caso di Stephen King assistiamo ad una evoluzione in positivo della sua grafia. I documenti esaminati spaziano in un arco temporale di quasi un trentennio e cioè tra i 25 e i 50 anni dell’autore.

Nel documento datato febbraio 1974 la scrittura è caratterizzata da una forma semi-angolosa, tesa, legata al modello, prolungata in alto e in basso con intrichi, che si muove controllata e trattenuta sul rigo, con lettere addossate e finali brevi.

Analisi grafologica della firma di Stephen King:

Nel primo documento la firma risulta omogenea al testo.

  Secondo l'analisi grafologica del  campione di grafia datato 1996 oltre ad alcuni gesti tipici del suo grafismo, come i punti a trattino o l’inclinazione,

riporta una migliore occupazione spaziale priva di intrichi, dove l’aria tra righe e parole circola più liberamente e il gesto è decisamente più spontaneo e scorrevole, gli addossamenti sono spariti, le finali sono prolungate e anche la firma risulta più grande,

marcatamente affermata e sopralineata, arricchita da uno svolazzo terminale.

Andiamo a ripercorrere i due diversi momenti della vita di Stephen King.

Il 1974 è l’anno della pubblicazione del suo primo romanzo “Carrie” che gli permetterà di abbandonare la professione di insegnante e di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, prima quindi di diventare il re dell’horror.

Negli anni 90 invece lo ritroviamo affermato e in pieno successo di pubblico e di critica, fuori ormai dal brutto periodo dell’alcool e della tossicodipendenza che peraltro non ha mai disturbato la sua produzione letteraria e la sua vena creativa.

stephen king citazione e grafiaNell'analisi grafologica della prima scrittura ci mostra un soggetto teso, emotivo, prudente anche se non sempre controllato (angolosa, serrata, inclinata finali brevi).

Un individuo con una visione unilaterale e complicata scarsamente disposta alla reciprocità e con uno spirito critico carente (intricata, punto a trattino).

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Il secondo campione di scrittura ci rivela un uomo che pur volendo mantenere una certa distanza dal prossimo è riuscito ad acquisire un suo spazio nel mondo aprendosi e ampliando il proprio campo di coscienza, diventando più sicuro verso la propria creatività e verso se stesso (aerata, allargata, finali più aperte, movimento più fluido).

L’intuizione  ha fatto breccia e ha arricchito il suo pensiero e i suoi lavori (ricombinata).

L’affermazione e il successo sono forse riusciti a scacciare i fantasmi dalla sua vita ma per fortuna  non è accaduto nelle sue opere che continuano ad essere amate dal grande pubblico.

Articolo:Stephen King: com'è cambiato il re dell'horror CaffèBook (caffebook .it) Per approfondire sul re dell'orror: Stephen King e i territori sconosciuti della paura.

(foto grafia di Stephen King Barbara Taglioni, wikipedia.org)