I libri più criticati della rete: Paula Hawkins, Jojo Moyes e Riccardo Bruni

Tre romanzi, due gialli e uno… rosa, fra i più criticati e commentati della rete: cosa ne pensano i loro lettori?

I romanzi sono: La ragazza del treno di Paula Hawkins, Io prima di te di Jojo Moyes, La notte delle Falene di Riccardo Bruni… poi se li volete comprare accedendo da qui, ringraziamo, ma non dite che non ve l’avevamo detto.

La ragazza del treno di Paula Hawkins

La ragazza del treno di Paula Hawkins è forse il maggior successo editoriale del 2015. La storia viene presentata come un “Thriller avvincente e inquietante, in cui non ci si può fidare di nessuno, né delle tre voci narranti femminili, né dell'autrice…” E l’autrice Paula Hawkins è “una giornalista inglese sconosciuta ai più fino al febbraio 2015 quando questo suo fulminante thriller, grazie al passaparola, balza in cima alla classifiche americane e britanniche con una rapidità mai vista prima”.

Un assoluto neofita del genere come Stephen King ha scritto su Twitter che La ragazza del treno è "Davvero un grande romanzo di suspense. Per leggerlo son rimasto sveglio quasi tutta la notte", una opinione… disinteressata? Di fatto il thriller ha venduto in pochi mesi più di 3 milioni di copie soltanto in Gran Bretagna!

Ma quale risposta hanno dato i lettori a questo ennesimo, sorprendente, ect, ect, successo incredibile? 

La Critica on line di La ragazza del treno di Paula Hawkins

Inevitabilmente le critiche più negative partono mettendo in evidenza la delusione per una storia presentata con molta enfasi in Italia.

Non per niente l’hanno definito: “Un successo immeritato con una trama noiosa, ripetitiva e ai limiti del soporifero…” passando per “…ancora una volta ci si trova davanti all'ennesimo finto caso editoriale…” e ammorbidendosi in “…può essere un decoroso giallo da ombrellone…”.

Anche le critiche più decise concedono che il libro si riscatta nel finale. All’incipit lento fa seguito una psicologia dei personaggi “decisamente approfondita” e un ritmo crescente e coinvolgente che “ti fa venire voglia di leggere ancora e ancora, alla scoperta di un finale assolutamente non scontato!”.

Da leggere se…

Se non dai retta alla pubblicità, se ti piace entrare lentamente nella storia, se ti piacciono i gialli che prendono spunto dal quotidiano in stile “La finestra sul cortile”. 

La ragazza del treno

 

  

Io prima di te di Jojo Moyes

 Io prima di te “…Ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick…”Così viene presentata la storia e poi continua: “L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità…”, in pratica il sogno di tutte le donne “normali” del mondo…

E Jojo Moyes, la scrittrice, ha una storia “normale”, fino al successo almeno, è nata e cresciuta a Londra. È stata giornalista per dieci anni prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Ora è una delle più affermate scrittrici in Inghilterra e all'estero.

Il suo romanzo Io prima di te (Mondadori, 2013) è stato il libro più votato nella storia del "Richard and Judy Book club".

La Critica on line di Io prima di te di Jojo Moyes

Per molte lettrici (soprattutto erano donne) è un libro “da leggere per riflettere” o anche “…sconvolgente, toccante, emozionante…” perché tocca temi etici importanti con delicatezza e con una storia d’amore che vive di contrasti profondi fra i protagonisti. Se le critiche positive sono la stragrande maggioranza è anche vero che non mancano quelle negative che lo etichettano come “…romanzetto banale per la storia, simile a molte altre e per lo stile piatto”. Come in altri romanzi di successo ( invidia?) una delle accuse è che “…crea aspettative straordinarie, però non è né un romanzetto rosa, né un romanzo impegnato sul tema dell'eutanasia…”.

Al di là del fatto che le aspettative ce le creiamo da soli la critica più interessante è stata:

“…Due cose che vorrei sottolineare comunque: 1. Lei è sempre la solita sfigatella ingenua e lui ricco da far paura (ma due persone normali no?) 2. Se Will non fosse stato così ricco lei avrebbe comunque voluto passare il resto della sua vita con lui?”, belle domande, no?

La lettrice ha comunque precisato che il libro le era piaciuto molto, non sarà che quegli “ingredienti” abbiano aiutato?

Da leggere se…

Ti piacciono le storie strappalacrime e te ne freghi se sono credibili o meno. 

Io prima di te

 

 

La notte delle Falene di Riccardo Bruni

La notte delle Falene “Alice è stata uccisa in una mite notte d’estate. Il suo corpo giaceva nel bosco, a pochi passi dalla casa del suo molestatore. Per lui non c’è stato scampo: quella stessa notte l’ha raggiunto, impietosa, la vendetta del padre della ragazza…” Nel libro si parte da fatti presi fra quelli più feroci che possono interessare una cronaca, del resto lo scrittore è anche giornalista. Riccardo Bruni, originario di Orbetello, si considera, e probabilmente non a torto, un precursore del selfpublishing, avendo collaborato con portali web. Ha scritto anche altri romanzi (“La lunga notte dell’iguana”, “Zona d’ombra”, “Nessun dolore”, “Il Leone e la Rosa”) oltre a “La notte delle falene”.

La Critica on line La notte delle Falene di Riccardo Bruni

Questa volta si trova l’apprezzamento in rete per la realizzazione del sogno di tutti gli scrittori: quello di “diventare un professionista partendo dall’auto pubblicazione”. “Certo essere un giornalista gli è stato d’aiuto” ammettono in molti visto che per entrambe le professioni in teoria si dovrebbe saper scrivere. Non do così per scontata la cosa…

Per molti “è intrigante la trama non la modalità” con cui sono raccontate le vicende. Le descrizioni sono minimaliste e per qualcuno per questo “si fa fatica a ricordare e inquadrare bene il personaggio”. Altro limite imputato ai personaggi è la difficoltà a “stare dietro ai pensieri dei personaggi che scorrono come fiumi, in alcuni punti senza punteggiatura, alla James Joyce”, con tutto il rispetto… immagino. Più di uno è stato “tentato a interrompere la lettura” soprattutto per le “troppe, ma dico, troppe parolacce…”

Da leggere se…

Se non fai caso ad un linguaggio troppo scurrile, se ti piacciono le storie sugli oscuri segreti della provincia, se cerchi i gialli con colpi di scena inaspettati come quello in cui nel libro l’assassino…

La notte delle Falene

 

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