Foto-grafia di Gianna Nannini Oppositiva-Mente

La foto grafia di Gianna Nannini la cantante controcorrente come la sua firma e l'analisi grafologica del carattere attraverso la sua scrittura

La foto grafia di Gianna Nannini la cantante controcorrente come la sua firma

Gianna Nannini

Gianna Nannini
Gianna Nannini

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Profondamente ribelle e controcorrente, spregiudicata, anticonformista e graffiante Gianna Nannini, senese doc, è una delle figure del rock italiano al femminile più famose al mondo.

Gianna Nannini il 14 giugno festeggia il suo 64° compleanno.

La frase del padre che le disse:

“Tu non canterai mai come Mina” si è rivelata profetica:

verissimo, Gianna non canta come Mina, le sue esibizioni sono scatenate, piene di forza e di combattività ma ha saputo diventare un simbolo, una vera pietra miliare della canzone, grazie alla sua personalità e al suo timbro vocale unico e particolare che, come lei stessa racconta, sarebbe la conseguenza di un infortunio che le è costato la perdita delle falangi del medio e dell’anulare della mano sinistra mentre aiutava i suoi genitori nella pasticceria di Famiglia.

Una vita, la sua, che ha sempre fatto discutere.

Un rapporto non facile con il padre, che quando la vide per la prima volta in minigonna, racconta l’artista:

diede uno schiaffo alla mamma, il primo e l’ultimo della sua vita, prese le forbici e ridusse la gonna a striscioline. Da allora porto solo pantaloni”.

Attratta dalla creatività a 360°, bisessuale, anche se preferisce definirsi pansessuale, definisce l’Amore una consonanza di spirito, un’unica figlia, Penelope, arrivata all'età di 54 anni, un matrimonio civile in Inghilterra con Carla, la sua compagna di sempre , una donna di cui non si sa praticamente nulla, ma che rappresenta l’unico vero nucleo familiare nella vita dell’artista. Cosa ci racconta la sua scrittura?

La grafia di Gianna Nannini

La grafia di Gianna Nannini
La grafia di Gianna Nannini

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La prima evidente osservazione è che non esiste un’omogeneità tra il Testo e la Firma.

Una dichiarazione forte, imperativa, quasi inappellabile di un desiderio di separazione tra la propria vita pubblica e quella privata. Un’evidente volontà di erigere un muro di protezione, che lascia anche trapelare il timore, l’ incapacità, la negazione verso una possibile fiducia da riservare al prossimo in maniera serena, rilassata e aperta.

Le poche righe del testo mostrano un gesto grafico chiaro, leggibile, ampio curvo, con tracce di oralità, con ovali polimorfi (qualcuno “a ruota”, qualcuno “intra-ferente”, qualcuno “schiacciato”) ma tendenzialmente tondi, allunghi superiori gonfi, con “t” a croce e una zona media solida e ben tenuta.

La Firma di Gianna Nannini

Tutti segni in contrasto con la modalità con cui è tracciata la Firma che si presenta oscura, legata, stretta, semi-angolosa, rovesciata, in ghirlanda inanellata con un tratto finale prolungato.

Possiamo sintetizzare come esista nell'indole di Gianna una buona autostima unita alla capacità di fare amicizia con facilità, di essere disponibile, socievole, sognatrice; di come sia avida di affetto, di come desideri piacere, di come aspiri alla sicurezza e alla stabilità temendo fortemente la solitudine.

La sua esperienza di vita deve però aver segnato in maniera non propriamente positiva e costruttiva questo modo di essere, portandola ad assumere atteggiamenti oppositivi a prescindere.

La sua Firma mostra una forma stretta e chiusa, un movimento rovesciato a sinistra, un Cognome “trascurato” e un lancio finale che allontana, che si ribella, che respinge, che si oppone a tutto ciò che non conosce. Un movimento “impennato” che rivela il rifiuto della facilità.

Il soggetto scrivente sembra dare il meglio di sé quando c’è una lotta da intraprendere, un ostacolo da superare. Prendere posizione “contro” piuttosto che “con” sembra costituire una spinta motrice imprescindibile per la cantante. Opporsi per provarsi, mettersi alla prova per rivendicare, in maniera non proprio equilibrata, l’attenzione dell’altro e avere conferme del proprio valore.

La Firma grafologicamente racconta molto del nostro rapporto con le figure genitoriali e quella della Nannini conferma una difficoltà di relazione soprattutto con la figura paterna che, come anche lei stessa ha raccontato, deve averla pesantemente condizionata nelle scelte e nelle relazioni con il prossimo.

Un autografo dove è evidente il desiderio di affermare come “Gianna” sia riuscita ad affermarsi senza l’aiuto di “Nannini”.

Foto da Wikipedia. Elaborazione CaffèBook.