La bellissima città di Agrigento e la sua incantevole Valle dei templi.

È la terza domenica di luglio, una domenica calda, caldissima, come sono solitamente le giornate estive in Sicilia.

Al porto di Palermo in serata mi attende la nave che, dopo tre settimane di vacanze trascorse prima a Tonnarella (ME), situata nell’incantevole golfo di Milazzo, e poi a Palma di Montechiaro (AG), sita nelle immediate vicinanze di Agrigento, mi riporterà in Piemonte dove ormai vivo da 40 anni.

La tentazione di visitare, prima di partire per il Nord, il capoluogo agrigentino è fortissima, considerato che sono nato a Raffadali, a circa 10 Km di distanza da Agrigento dove ho frequentato il ginnasio, prima, e il liceo Classico, poi.

È pertanto inevitabile per me cedere a tale tentazione decidendo di visitare Agrigento, una visita che rappresenta un vero tuffo nel passato.

È altrettanto inevitabile che cominci dalla Valle dei Tempi, la magica valle che nei primi anni settanta ho potuto spessissimo ammirare dalle finestre del liceo Classico Empedocle di Agrigento, ed ogni volta era un’emozione diversa.

Rivedere i templi della fantastica valle rievoca in me ricordi rimasti indelebili anche ora che la memoria comincia a fare le bizze.

Come non ricordare gli anni dell’infanzia, i momenti belli, quelli meno fortunati, i professori (specialmente quelli terribilmente severi), le lotte studentesche degli anni 70, gli esami di maturità del 74! L’emozione è tanta, forse anche per il fatto che, quando i capelli iniziano a ingrigirsi, comincia a nascere il sospetto che ogni volta che si ritorna nella terra natia potrebbe essere l’ultima.

Reportage di viaggio da Agrigento

Reportage di viaggio da Agrigento, di Michelangelo La Rocca
Reportage di viaggio da Agrigento, di Michelangelo La Rocca

La Valle dei Templi è un’area archeologica caratterizzata dall'eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi dorici del periodo ellenico.

È costituita dall'insieme delle rovine dell'antica Akragas e permette di rivivere la prosperità e la maestosità della Magna Grecia;

se si pensa a come sia ridotta oggi la povera Grecia è proprio il caso di dire sic transit gloria mundi!

In quest’area i greci realizzarono, intorno al quinto secolo a.C., una serie di templi dorici tra i quali spicca sicuramente il Tempio della Concordia che, oltre che essere il più imponente, è certamente uno dei meglio conservati.

Fu costruito intorno al 430 a.C. in stile dorico, ricorda il Partenone di Atene e colpisce per la sua maestosità.

Degno di menzione è anche il Tempio di Zeus che, costruito a sette colonne (a differenza degli altri a sei), è lungo 113 metri e largo 36.
Venne eretto per celebrare la vittoria dei Cartaginesi ma non fu mai completato.

Oggi di questo tempio restano solo pochi resti. Accanto al tempio di Zeus si trova il Talamone, di 8 metri d'altezza. 
Altri templi che meritano di essere segnalati sono

  • il Tempio di Ercole, probabilmente il più antico,
  • il Tempio di Giunone,
  • il tempio dei Dioscuri,
  • la tomba di Theron
  • e il Tempio di Castoro e Polluce.

Nel 1996 questa splendida Valle è stata riconosciuta dall'Unesco come patrimonio dell’Umanità, riconoscimento strameritato se si tiene conto che questi bellissimi templi dorici sono veramente unici essendo stati costruiti non in marmo ma in tufo arenario.

C’è da aggiungere che in questo incredibile scenario, tra la fine febbraio e l’inizio di marzo tutti gli anni (in coincidenza con la fioritura del mandarlo), si svolge la Festa del mandorlo in fiore, un evento culturale di valore internazionale di grandissimo interesse al quale ognuno di noi dovrebbe potere assistere almeno una volta nella vita.

Chiesa di San Nicola Agrigento

Ingresso Chiesa di San Nicola Agrigento
Chiesa di San Nicola Agrigento, ingresso

Dopo aver visitato l’incantevole Valle mi dirigo verso il centro città e la mia attenzione viene subito rapita dalla stupenda Chiesa di San Nicola, una chiesa con tanta arte e tanta storia, dalla quale si può ammirare la stessa Valle dei templi in tutto il suo splendore.

Questa bellissima chiesa, che attualmente fa parte del Museo archeologico regionale di Agrigento, fu edificata nel XII secolo e subì profondi restauri di natura ricostruttiva nel 1430.
È considerata uno dei migliori esempi dell'architettura gotico-cistercense e al suo interno custodisce il notissimo Sarcofago di Fedra e il crocifisso ligneo di cui parla Pirandello nella novella “Il Signore della Nave”.

Nelle immediate vicinanze di questa splendida chiesa si trova il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, il più visitato di tutta la Sicilia, che consente di fare un viaggio tra storia, arte e etnografia della regione siciliana.

Degno di attenzione è anche il Museo Civico, situato in Piazza del Municipio, dove sono conservate alcune sculture medioevali e rinascimentali e alcuni quadri di grande valore artistico. 

Palazzo Comunale Agrigento

Palazzo Comunale Agrigento
Palazzo Comunale Agrigento

Arrivato nel centro storico percorro in tutta la sua lunghezza la magica via Atenea, il cuore di Agrigento, che meriterebbe maggiore e migliore cura anche perché consente al visitatore di ammirare diversi luoghi di interesse storico.

Uno di questi è sicuramente il palazzo dei Giganti che fu costruito nel 1627 e inizialmente fu la residenza agrigentina della famiglia Tomasi dei Principi di Lampedusa e duchi di Palma. Poi divenne un convento dei domenicani e a partire dal 1867 fu adibito a sede del Comune, destinazione che mantiene tutt'ora.

Altri Palazzi degni di considerazione sono il Palazzo della Provincia e della Prefettura risalenti alla la seconda metà dell'ottocento e il Palazzo delle Poste, di epoca fascista, che con la sua forma circolare attira subito l’attenzione del visitatore.

Agrigento ospita anche tante bellissime chiese.

Della splendida chiesa di San Nicola abbiamo detto, ora merita parlare del Duomo, oggi conosciuto come la Cattedrale di San Gerlando, patrono della città.

La sua costruzione iniziò a partire dal 1096 ed è durata oltre due secoli;

sono veramente imperdibili il campanile, ricco di motivi gotici e catalani, e la balconata arabo-normanna.

Duomo di Agrigento

Duomo di Agrigento
Duomo di Agrigento

È stato un vero peccato che sia stata negata ai fedeli e ai turisti per ben otto anni a causa del dissesto idrogeologico del colle sul quale sorge.

Per fortuna, però, dal 22/2/2019 gli agrigentini si sono riappropriati di questo autentico scrigno d’arte che,

tra l’altro, ospita l'arca d'argento realizzata nel 1639 contenente le reliquie di San Gerlando.

Duomo di Agrigento
Duomo di Agrigento
Duomo
Duomo

Ma le chiese di Agrigento sono tante e tutte bellissime, ci limitiamo ad accennare solo ad alcune di esse:

Duomo Agrigento, foto 3
Duomo Agrigento, foto 3

Agrigento si distingue anche per la bellezza dei suoi viali e delle sue piazze.

Non si può visitare Agrigento rinunciando ad una passeggiata lungo il Viale della Vittoria, dove si trova Villa Bonfiglio la più importante villa cittadina. Un cenno meritano anche piazza Vittorio Emanuele ricca di bei palazzi, piazza Cavour e piazza Marconi.

Come si vede Agrigento ha tutto per poter essere considerata la perla del Mare di Sicilia come Taormina lo è per il Mar Ionio e Cefalù per il mar Tirreno.

Non possiamo tacere però il fatto che manchino infrastrutture moderne e funzionali, soprattutto quelle stradali. Raggiungere Agrigento in auto è veramente un’ardua e difficile impresa.

Se si arrivi da Palermo ci si imbatte nella statale 189 con lavori in corso che interessano gran parte del suo percorso; se si arriva da Caltanissetta tocca percorrere la statale 640, detta anche la strada degli scrittori perché percorrendola si incontrano i luoghi di nascita di Pirandello, Sciascia e Camilleri.

(Leggi anche il reportage di viaggio: Sulle Tracce del Commissario Montalbano e dell’Agente Catarella!).

Ed anche questa strada è interessata da un cantiere aperto da anni e del quale non si presagisce a breve la conclusione.
Meglio tacere dei collegamenti ferroviari.

E questo è un vero peccato, senza infrastrutture degne di questo nome non c’è turismo, o almeno non c’è il turismo che meriterebbero queste splendide terre di Sicilia: E tutti sappiamo che Agrigento e tutta la Sicilia hanno bisogno del turismo come il pane per avere quello sviluppo economico che i siciliani, gli agrigentino attendono da secoli!

È giunta l’ora che l’attesa finisca e che finisca presto!

Foto di Michelangelo La Rocca. Leggi anche: Quando gli inviti di nozze in Sicilia diventano itinerari turistici.

Un’isola per amore
 
Parte l’aereo,
vola verso il cielo,
quasi lo sfiora,
non sembra vero.
Bacia le nuvole,
sorvola mari e monti,
si specchia nei laghi,
sorride ai tramonti.
Poi si decide,
accarezza la collina,
la dolce meta estiva
è ormai vicina.
Vedrò le magie di Ibla,
barocca, elegante,
città così belle
non ce ne sono tante.
Nella splendida Valle
ammirerò incantato
gli ellenici templi
di tufo dorato.
Visiterò Taormina,
la ionica perla,
non trovo le parole
per dire quant'è bella.
La superba Cefalù,
dal Tirreno bagnata,
è bella tra le belle,
si sente trascurata.
Beato ammirerò
i suoi vividi colori,
non penserò stavolta
ai suoi tanti dolori.
Solo un viaggio d’amore 
per l’Isola natia,
farò felice il cuore
poi di nuovo via!
 
Poesia di Michelangelo La Rocca