Wikipedia e la conoscenza libera.

 

Oggi esiste una risorsa importante per la raccolta delle informazioni che si chiama Wikipedia.

È la più nota fra le enciclopedie online, è nata dal "crowdsourcing" e vive grazie al contributo di volontari di tutto il mondo.

Nonostante ormai sia stabilmente fra i siti più visitati del mondo (settimo secondo Alexa, 2016) resta ignorato a livello formale dal mondo istituzionale ed eucativo.

La prevalenza degli approcci nel sistema educativo tradizionale circoscrivono le possibilità di apprendimento agli ambienti formali e chiusi della classe e alle conoscenze specifiche dell’educatore.

Negli anni recenti si è dato il via ad una infinità di proposte per una scuola più vicina alla realtà e alla pratica e per portare gli stessi educatori, insegnanti e professori al “passo con i tempi”.

Il gigante ha partorito il classico topolino e ha imposto un piano obbligatorio di aggiornamento per i docenti, ignorando ( nella pratica, certo non nelle promesse) cose come la digitalizzazione nelle scuole e la disponibilita di strumenti didattici adeguati.

Le tecnologie si aggiornano quotidianamente e lo studio ne dovrebbe seguire il ritmo per consentirne la conoscenza e l’uso a chi, superato l’ambito scolastico, si troverà nella necessità di utilizzarle.

Uno studio e proposta di progetto  sul “ Wiki Learning”  della Dra. Ricaurte-Quijano e della ricercatrice Carli Álvarez offre molto più di uno spunto o di riflessione sull’uso educativo di Wikipedia e delle risorse in open sourse in generale.

Le studiose partono da questo domanda: 

nel contesto di una produzione di conoscenza, Wikipedia può essere utilizzata come ambiente aperto di studio valido sia per gli studenti sia per gli insegnanti?

 

Già ad un primo sguardo intuitivo è semplice capire che l’enciclopedia digitale può servire a diversi scopi:

a) consente acquisizione di competenze di base;

b) contribuisce ad una intelligenza collettiva;

c) accorcia il divario di conoscenza globale; 

d) facilita la costruzione di reti di apprendimento globali.

 

Dai dati antecedenti allo studio, emergono le critiche che solitamente vengono mosse a Wikipedia che essendo una enciclopedia di “costruzione dal basso” non ha una reputazione di affidabilità cristallina.

È comprensibile per questo una certa riluttanza nell’uso come fonte informativa di Wikipedia da parte degli insegnanti, ma lo studio prevedeva qualcosa di più al mero utilizzo: prevedeva la partecipazione alla costruzione dei contenuti.

Nel corso del lavoro alunni e professori hanno contribuito ad introdurre in Wikipedia, cito solo alcuni dati:

132 articoli in lingua spagnola, quasi 5000 fotografie, 185 aggiunte ad articoli e 28 rivisitazioni di articoli all’interno di un corso redazionale.

Dopo lo studio sono diventati chiari ai ricercatori anche altri aspetti positivi del lavoro di sviluppo dei contenuti sull’encicloedia:

studenti e insegnanti hanno metabolizzato l’uso di mezzi digitali per l’apprendimento,

hanno sviluppato una capacità di pensiero critico,

hanno migliorato le loro conoscenze linguistiche,

hanno contribuito a divulgare conoscenze culturali,

hanno sviluppato un rispetto per il diritto d’autore e una coscienza per l’uso in licenzia Creative Commons

e hanno cancellato il limite fisico della classe integrandosi in una comunità globale.

 

É chiaro che un progetto come questo, per trasportarlo nella realtà, ha bisogno di notevoli cambiamenti che comportano molto impegno da parte delle istituzione come degli insegnanti stessi.

Sarebbe importante prima di tutto includere nei programmi scolastici questi tipi di studio, ma ancora di più, rendere i programmi stessi più flessibili.

Gli stessi professori dovrebbero essere i primi ad usufrure di aggiornamenti che, conoscendo la natura mutevole del mondo digitale, non riguarderebbero solo Wikipedia.

Questa conoscenza proveniente dal web è importante per gli studenti, che sono il nostro futuro per un aspetto tutt’altro che secondario: la critica dell’informazione.

Il partecipare a progetti di questo genere ne fa vedere gli aspetti anche dal punto di vista della costruzione dei contenuti e, considerato il tempo di esposizione sempre maggiore nel quale verranno esposti ad informazioni di questa e altre provenienze, li aiuterà a non diventarne soggetti passivi e indifesi.

Wikipedia rappresenta anche un altro aspetto dell’informazione che in quest’articolo ho citato solo marginalmente: l’informazione libera e gratuita.

La nascita di quest’enciclopedia è avvenuta in un momento in cui giornali ed enciclopedie storici imponevano dei costi al loro materiale informativo e se ora tutto questo si è notevolmente ridotto è stato per far fronte ad una concorrenza gratuita e debordante.

Il conflitto fra il diritto alla conoscenza e la volontà di capitalizzarla è molto ampio e non riguarda solo il diritto d’autore, ma anche le conoscenze in ambito medico, tecnologico, politico, sociale e ambientale.

È incombente la necessità  di sviluppare nelle nuove generazioni delle abilità cognitive di base, ma anche assegnare un posto di rilievo a competenze relative alla gestione delle informazioni, alla creatività, al lavoro di gruppo.

Viviamo in un tempo di trasformazioni profonde nei meccanismi di produzione, circolazione e consumo della conoscenza posseduta che produrrà anche attraverso la capacità di accedere  all'apprendimento le sue conseguenze nella nostra società.

 

 

 

 

Ricaurte-Quijano, P. & Carli Álvarez, A. (2016). El proyecto Wiki Learning 

foto wikpedia.prg, pixabay