Mala tempora

Mala tempora currunt sed peiora paratur

Così diceva Marco Tullio Cicerone, Senatore, Filosofo, Scrittore, Politico e fustigatore dei suoi tempi; tempi in cui non c’era inflazione di psicologi, sociologi, analisti e studiosi di discipline che cercano di spiegare e giustificare gli accadimenti generati da uomini moderni corrotti e che ci propinano tesi e sintesi di elucubrazioni mentali che confondono le poche idee di gente ingenua e assetata di verità.

 

Cosa sta accadendo nel mondo lo vediamo tutti e tutti comprendiamo che la società umana, di qualsivoglia nazionalità, sta vivendo drammi inaspettati dei quali rimane spettatore incredulo e quasi assuefatto alla sua impotenza.

Ed è da spettatrice che mi sorgono spontanee alcune domande.

Come siamo arrivati a questo punto? Com’è possibile che siamo precipitati in un baratro di cui non si vede la fine e si sia permesso questo disfacimento totale di principi etici e morali?

Ma a parte queste domande e le relative ipotesi che possono spiegare in modi diversi la natura umana che, sin dalla notte dei tempi, non ha mutato la sua genetica avida di potere e di affermazione a discapito del prossimo, quello che spaventa è il metodo.

Il discorso è ampio e caleidoscopico e noi, con tutta la buona volontà e l’intelligenza di cui disponiamo vediamo solo alcune sfaccettature, peschiamo in superficie e ci accontentiamo di dirimere su luoghi comuni che accendono le dispute oratorie di forum mediatici e che gettano solo fumo negli occhi di chi ascolta avido di sapere.

E la nostra ingenuità ci porta a pensare che quella che si sta consumando, in questi ultimi tempi, con una violenza inaudita, è una guerra di religione, una missione degli eletti contro, noi infedeli.

La religione è sempre stata il paravento dietro a cui si son celati gli interessi economici di governanti privi di scrupoli e di umanità: la scusa più plausibile per il controllo e la partecipazione del popolo ignorante e bigotto.

In un attimo, senza che ce ne rendessimo conto, siamo stati invasi da orde musulmane manovrate, a dovere, da oscuri burattinai che disprezzano la vita dei loro stessi fratelli e li mandano a morire su barconi fatiscenti per creare il caos che permette le infiltrazioni dei loro adepti disposti al sacrificio per un pugno di vergini che mai incontreranno né su questa terra né in Paradiso, per quasi estinzione della specie.

E viene da chiedersi: come hanno fatto un gruppo di straccioni esaltati a creare un esercito ben armato, ben istruito che sta avanzando inarrestabile?

Com’è possibile che Europa, Russia, America, Stati potenti, ricchi, armati e civilizzati, non siano in grado di fermarli?

Basterebbe forse sequestrare i loro capitali sparsi nelle grandi banche del mondo? Basterebbe forse non acquistare il loro petrolio che produce i finanziamenti per il loro armamento?

Basterebbe forse impedire agli Stati produttori di armi di venderle a loro?

Basterebbe impedire il continuo afflusso di profughi?

Chissà!? Forse a qualcosa servirebbe, ma, evidentemente, non esiste la volontà di fare qualcosa.

Chiudere la stalla ora, potrebbe servire a poco, ormai sono tra noi, dicono i Governanti quasi rassegnati e si giustificano con il dovere dell’accoglienza e della solidarietà, principi di umanità assolutamente condivisibili ma sino a che non viene meno il dovere al rispetto da parte di chi viene accolto e di accettazione delle regole della casa di accoglienza.

Accoglienza non significa asservimento o rinuncia ai propri usi e costumi: noi siamo cristiani e la nostra Croce è il nostro simbolo d’appartenenza da secoli; le nostre Chiese che vengono mantenute dal popolo credente, devono restare il nostro punto di aggregazione, poi ognuno preghi il Dio che vuole e costruisca le sue Moschee.

Ma quali diritti possiamo pretendere ci vengano garantiti da uno Stato che privilegia gli ospiti e lascia morire di fame i suoi figli?

Uno Stato che garantisce ai signori della politica ogni beneficio con fiumi di denaro prelevato dalle nostre tasche e costringe vecchi a vivere all’addiaccio e raccogliere dalla spazzatura qualcosa per nutrirsi, mentre i signori profughi gettano nell’immondizia il cibo loro offerto?

Dicono che la corda troppo tesa, presto o tardi si spezza…!

Ma noi Italiani, siamo un popolo di buoni e di codardi con sprazzi di eroismo generato dall’esasperazione, dove l’idealismo ormai spento piange sulla tomba della pazienza che sta esalando il suo ultimo respiro.

Chissà come sorriderà la nostra Cassandra, al secolo Oriana Fallaci, che aveva predetto il nostro oscuro futuro?

Chissà come rideranno i signori che stanno preparando il Nuovo Ordine Mondiale e che, al momento, stanno costruendo in posti sicuri, i loro bunker anti-atomici, mentre tirano le fila di questa terza guerra mondiale, così diversa dalle precedenti e non meno distruttiva.

Arriverà il giorno che cadranno le maschere e quando la distruzione sarà quasi totale, verranno a salvarci e allora, i sopravvissuti, vedranno il volto di chi ha mosso l’Isis e ha sconvolto il mondo.

Mala tempora currunt, sed peiora paratur!