Diario dalla pensione:fuori dall'ospedale.

 

Pensieri su un diario

Quando le cose capitano due volte in due anni.

 

Una nuvola apparve nel cielo, il vento la portava verso nord.

Le foglie gialle cominciarono ad eseguire una danza speciale per il suo arrivo. Ma la nuvola non notò quelle povere foglie che giravano a far di molinello

I pensieri mi tenevano lontano dalla terra per questioni di salute.

Mi venne da pensare ad un'altra occasione dove mi era successa la stessa cosa. Ovvero una folata di vento mi aveva coinvolta in un mulinello di foglie gialle. “Che strano”, pensai, “ due folate di vento con foglie nello stesso posto, lo stesso giorno; solo sono passati due anni. E anche quella volta uscivo dall’ospedale.”

C’è solo una cosa che mi consola: anche questa volta è andata bene, come due anni fa.

 

 

Un augurio che rimando a tutti attraverso le parole della poesia di Elli Michler.

Parole che lascio in questo diario.

             

          Ti auguro tempo

Non ti auguro un dono qualsiasi.

Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;

se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,

non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.

Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,

ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,

ti auguro tempo perché te ne resti:

tempo per stupirti e tempo per fidarti

e non soltanto per guardarlo sull'orologio.

Ti auguro tempo per toccare le stelle

e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per Amare.

Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,

per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

 

 

( foto di Elena su keix.com )