Goth: quanto si conosce questa subcultura?

Qualche anno fa è uscito questo libro: Gothic Chic di Gavin Baddeley che ho letto con molto piacere.

È un libro che espone la cultura gotica nel mondo moderno, dove l'autore percorre le varie tappe di crescita, sviluppo ed evoluzione di questa cultura con anche degli accenni storici. Perché sì, lo stile goth non é una scoperta degli ultimi vent'anni, è uno stile che vide la sua nascita, a livello di letteratura riconosciuta sotto il nome di Goth, nel 1764 con lo scrittore Horace Walpole ed il suo “Il Castello di Otranto”.

Il mio interesse per il goth ha radici profonde.

Con il senno di poi posso azzardarmi a dire che lo avevo nel sangue.

Ma credetemi essere una goth in un paese cattolico, alimenta non pochi problemi e pregiudizi.

Sono nata da padre italiano e madre inglese, quindi le mie estati le ho trascorse a cavallo fra Londra e Torrita di Siena e, quando adolescente 14enne tornavo in un Italia, che a quei tempi (parlo dei primi anni'80) su certe cose era molto indietro, andavo in giro per il paese scioccando i poveri torritesi con abbigliamento rigorosamente nero e rossetto viola e di conseguenza commenti e giudizi, per di più negativi. In quegli anni era il mio modo di essere diversa dalla massa.

Successivamente, con la scoperta di E.A.Poe, Baoudalaire; Lord Byron; e Bram Stocker, non era piú il mio volere essere diversa, Stava diventando la mia scelta di vita.

Con Anne Rice, Polidori, Le Fanu e altri che non sto ad elencare, lo stile goth divenne proprio parte del mio essere, ma non voglio parlare di me, ma di questa cultura che io trovo stupenda.

Cosa significa in realtà essere una goth?

In Italia è un concetto che si è sviluppato un po' più tardi, alla fine degli anni '80 inizio degli anni '90 quando grazie a Italia Uno con DJ Television e Video Music, oltre alla musica tipicamente italiana si è iniziato a sentire di più anche grazie all'uso dei video musicali, musica che arrivava dagli UK, dagli USA e dalla Germania quindi nomi come, Sister of Mercy, The Cult, Ramones, Nick Cave ecc. iniziarono a prendere il loro posto fra i 33 giri più in voga e richiesti.

Questi nomi, sono alcuni fra i precursori a livello musicale dello svilupparsi di questa subcultura, che oggi è piuttosto forte ed ha dato vita ad altre sub culture a lei annesse.

A livello di letteratura dobbiamo ringraziare Anne Rice e la sua Intervista con il Vampiro, uscito nel 1977 con la prima edizione italiana, ma che arrivò al boom di vendite dopo il film in cui il bel Brat Prince (Lestat) fu interpretato dal belloccio ed impeccabile, in quel ruolo Tom Cruise, accompagnato dall'altro belloccio ed impeccabile nel suo ruolo di Louis, Brad Pitt, uscito nel 1994.

A questa data io pongo la nascita definitiva del movimento goth in Italia,

perché da questa data in poi alle librerie non mi guardavano più con occhi storti ogni volta che chiedevo se era arrivata la versione italiana di qualche altro libro della Rice,

perché appunto, non ero più l'unica a cercare questo tipo di letteratura.

Anne Rice appunto è la regina indiscussa del mondo gotico moderno dei vampiri;

colei che ha creato il vampiro moderno per eccellenza: Lestat.

Lestat non cerca vergini da sacrificare, Lestat diventa la rockstar che sfiderà gli antichi vampiri ad uscire allo scoperto. Lestat è colui che non nasconde il suo amore per Louis, un tabù l'amore fra due uomini in quegli anni, ma trattandosi di un vampiro non suscitò polemiche.

Perché nell'ideologia comune il Vampiro ama attraverso il sangue che succhia dalle sue vittime. Il suo amplesso lo ha succhiando il sangue delle proprie vittime fino all'ultima goccia, poco importa se sia uomo o donna.

Il vampiro è la lussuria, il proibito, l'essere asessuato. E non ditemi che nessuno guardando la scena del cambiamento di Louis in Vampiro, nel film Intervista col Vampiro, non avrebbe voluto trovarsi sotto i denti del bel Tom.

Lestat che nel suo personaggio racchiude ogni singolo disagio dell'età moderna. Anne Rice crea un vampiro introspettivo, il tipo di vampiro che io amo. Un tipo di vampiro che non era mai stato creato prima.

Perché parlo di vampiri?

Perché nel Goth i vampiri sono la figura chiave.

Sia nel loro modo di essere, che di vivere.

Che caratteristiche deve avere un romanzo per essere considerato Goth o Noir?

La prima caratteristica in assoluto è l'ambientazione, che deve essere la notte, il mistero il soprannaturale, il proibito.

Un romanzo o racconto classico deve avere come ambientazione un antico castello o torre. I punti forti devono essere la presenza di mausolei, cimiteri ed abazie.

Non per niente basta scrivere “goth” in un qualsiasi motore di ricerca e le foto che appariranno saranno tutte, o quasi tutte, scattate in posti del genere.

Chi sono in realtà i Goth?

Diciamo che l'idea generale che la gente si è fatta di questa scelta di vita, perché essere goth non significa semplicemente indossare corsetti, pizzi, zeppe e rossetto nero, è del tutto errata.

Essere goth significa scegliere di vivere in un certo modo, il che non comporta il vivere come un vampiro e succhiare il sangue, anche se ci sono dei goth eccentrici che lo fanno.

Il Goth non è un satanista, anche se ce ne sono anche fra loro, come molti erroneamente pensano.

Il goth ama la decadenza, l'arte, la poesia e di solito è pagano o ateo.

Lucifero non è il diavolo con le corna e le zampe da capretto. Lucifero è l'angelo caduto.

Il Goth rispetta il mondo spirituale, gli spiriti, la magia, crede romanticamente all'amore eterno, nella vita dopo la morte, ama l'arte e tutto ciò che è bello, antico, decadente, non perché morto, ma perché anch'esso un’espressione del cerchio della vita. Il goth non è una persona che odia la vita anzi tutto il contrario.

Dedico questo articolo a Sophie Lancaster, vittima dei pregiudizi e della cattiveria di alcuni elementi, perché non si possono chiamare esseri umani quegli individui, che vedevano il diverso come un pericolo, un aborto, un essere senza alcun diritto di parola o esistenza.

Sophie Lancaster video

(foto da express.co.uk)