Stefano Benni nei panni del Mago Baol

"È una tranquilla notte di Regime. Le guerre sono tutte lontane. Oggi ci sono stati soltanto sette omicidi, tre per sbaglio di persona. L'inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C'è biossido per tutti. Invece non c'è felicità per tutti."

Così inizia "Baol. Una tranquilla notte di regime", romanzo di Stefano Benni, del 1990.

 

Già con queste parole ci addentriamo nell'immaginario universo di Benni, popolato da creature ordinarie e da esseri fuori dal comune, da avventure stravaganti e da episodi verosimili e tragicomici. Il romanzo è ambientato in un futuro distopico, elemento frequente nei romanzi di Benni, in cui la popolazione è sotto il controllo di un Regime che si avvale di mezzi tecnologici per alterare la realtà da mostrare sugli schermi televisivi nelle case.

Facciamo subito la conoscenza di Melchiade Saporog'zie Bedrosian Baol, chiamato Baol per ovvie ragioni di semplificazione, un mago baol che più volte negli anni addietro si è trovato schierato nelle fazioni opposte al Regime. Baol se ne sta in disparte e lontano dalle faccende del mondo, al bar Apocalypso in compagnia del barista Galles. Ma gli viene chiesto di mettersi ancora una volta in gioco contro il Regime e per aiutare Saverio Antonio de Gratapax a riscattare il suo onore di principe dei comici.

In questo viaggio Baol troverà anche la risposta al suo segreto, che come ogni baol "potrà conoscerlo solo al momento giusto". Baol sarà accompagnato da una sua vecchia fiamma, Alice, "tornata sotto altro aspetto, ma si chiama sempre Alice" e da Renè la Mucca, un ex campione di catch.

La loro missione è di andare nel pericoloso Archivio Zero del Regime dove sono conservati tutti i filmati girati sotto controllo del regime e qui prelevare un nastro con cui potrà riscattare l'onore di Gratapax a seguito della diffusione di un falso filmato diffamatore. Oltre a Baol c'è il misterioso compositore della realtà del Regime, Nathaniel Atharva, che vuole scoprire la Realtà Primaria occultata dal Regime, nascosta anch'essa nell'Archivio Zero. Qui le avventure dei protagonisti si incroceranno dando vita a molteplici episodi ed equivoci che culmineranno in una conclusione sorprendente e inattesa.

 

 

Baol: Una tranquilla notte di regime di Stefano Benni

In questo romanzo si riscontrano molti dei tratti caratteristici di Benni. La pungente ironia, la vivace comicità che porta a creare delle situazioni oltre la normalità, la visione distopica di un futuro molto più vicino di quanto pensiamo. Una lettura lontana, ma attuale più che mai.

Questo romanzo con un velo comico ci porta a riflettere su un futuro segnato da un controllo e una rigidità estrema, con la tecnologia al servizio esclusivo dei governanti. Benni ci trasporta in un alter-ego del nostro mondo e ci invita a guardarlo con un occhio diverso. Un mondo in cui sono i potenti a decidere cosa vogliono farci vedere nelle nostre televisioni.

In tutto questo interviene una ironia che sdrammatizza un po' le cose, mettendo in ridicolo situazioni che vissute nella realtà sono tutt'altro che comiche. In tutto ciò non manca la parte comica, un umorismo che strappa una risata e allo stesso tempo fa riflettere. Mettendo in risalto i difetti dei protagonisti, per quanto strani possano essere, rispecchiano molte caratteristiche della gente comune che si incontra ogni giorno per strada, a scuola, a lavoro.

Un miscuglio di personaggi, avventure e situazioni che rientrano nel filone del realismo magico, entrando in un mondo in cui si fondono la magia e la realtà, giungendo a situazioni paradossali e non, in cui spesso si rispecchiano eventi della vita reale. Un romanzo del passato, del presente e del futuro. Un romanzo da leggere tutto d'un fiato, senza pause, aiutati anche dalla scorrevolezza del linguaggio e da ricercate elaborazioni linguistiche. Benni si dimostra un grande scrittore in grado di far passare un messaggio importante attraverso espedienti che vanno dal semplice dialogo a elaborate sequenze narrative.

 

Autore Diego Basile