Quelli dell'Hardboiled School: Joe Gores, duro dalle durevoli passioni.

Joe Gores è uno scrittore che, se anche avesse scritto due soli libri, Hammett (del 1975) e Spade & Archer (nel 2009), si sarebbe guadagnato a pieno titolo un posto nell'Olimpo della letteratura gialla.

 

" A sei anni" racconta " mia madre disse che avrei potuto leggere qualunque cosa fossi riuscito a prendere dallo scaffale della libreria, e fece in modo che in quello più basso ci fossero soltanto libri tipo La vita dei santi, e simili... Ben presto però imparai ad arrampicarmi fino allo scaffale più alto, dove si trovavano i libri più tosti: Agatha Christie, Conan Doyle e naturalmente, Hammett."

Gores era nato a Rochester, Minnesota, il giorno di Natale del 1931.

Laureatosi in Letteratura Inglese nel 53 presso l'Università di Notre Dame, nel 1961 conseguì la laurea anche presso la Stanford University.

"Quando lessi The Dain course (Il bacio della violenza, 1928) e le prime storie di Ross MacDonald, pensai: Cristo, questo è quello che voglio scrivere!

Roba dura, diretta, personaggi intensi che fanno cose molto interessanti".

Come spesso capita a molti scrittori, soprattutto americani, prima di diventare romanziere a tempo pieno aveva svolto molti lavori: operaio, sguattero, scaricatore di legname, manovale a Los Angeles e in Alaska, posteggiatore per un lussuoso ristorante di San Francisco, addirittura insegnante in una scuola in Kenia e biografo dei generali dell'esercito del Pentagono di Washington.

"All'inizio volevo fare solo storie a fumetti, ma non ero un granché come disegnatore. Nel frattempo ero migliorato come scrittore, anche se non tutti ne erano convinti. L'Università di Stanford, ad esempio, nel 1954 non mi concesse la specializzazione in Scrittura Creativa, con la motivazione che i racconti inseriti nella Tesi sembravano scritti con lo scopo di vendere!

Nel 55 la stessa Stanford mi rifiutò la specializzazione in Letteratura Inglese perchè la mia Tesi era sugli scrittori Dashiell Hammett, Raymond Chandler e Ross MacDonald. 'I romanzi di questi scrittori non sono vera letteratura, pertanto non ci si può scrivere una Tesi di laurea' dissero. Come se leggere un romanzo divertente significasse che è superficiale."

 

Il primo racconto di Joe Gores fu pubblicato su "Manhunt" nel 1957,

il primo romanzo hardboiled è del 1969, dal titolo A time of predators, e fu premiato come Best First Mystery Novel of the Year.

Quello stesso anno Gores fu il primo autore nella storia della Mystery Writers Association a vincere contemporaneamente due premi Edgar Allan Poe. Oltre al romanzo fu premiato anche il suo racconto Good bye, Pops.

Nel 1972 dà alle stampe il suo secondo romanzo, Dead Skip, col quale inizia la serie delle avventure della D.K.A., un'agenzia di investigazioni private di San Francisco specializzata nel recupero di auto acquistate a rate e non pagate.

E' del 1975 però il libro, straordinario, che può essere considerato il suo capolavoro: Hammett.

E' un atto d'amore verso il suo Maestro, in cui fa rivivere l'Hammett uomo e detective ricostruendo alla perfezione la San Francisco del 1928.

"Con romanzi come Il Falcone Maltese e La chiave di vetro, Samuel Dashiell Hammett elevò il genere poliziesco hardboiled da forma di narrativa a vera letteratura (checché ne dicessero i professoroni della Stanford, aggiungo).

Come ci sia riuscito non è facile dirlo, la questione sembra confondere gli stessi studiosi di letteratura gialla. E confonde anche me.

Perchè Hammett non cominciò come uno scrittore che dovesse imparare i segreti delle indagini poliziesche, ma come un detective privato che imparava a scrivere.

Così, da scrittore, non fece altro che sfruttare la sua innata attitudine di cacciatore d'uomini".

A volte, avere nella vita un faro da seguire, anche nella figura di un grande artista da emulare, può spingere a compiere le scelte giuste.

Come Hammett, tra le sue molteplici esperienze, Gores ha svolto anche la professione di investigatore privato proprio a San Francisco (la città dello scrittore culto) per circa dodici anni, portando molta della sua esperienza nei romanzi.

"Ma non è il detective quello che affascina i lettori" affermò poi Gores, sempre a proposito del suo romanzo "è Hammett detective che diventa Hammett lo scrittore".

Dal libro fu tratto un film diretto da Wim Wenders e prodotto da Francis Ford Coppola.

Una pellicola noir immeritatamente sfortunata.

Durante la lavorazione, molto travagliata, Gores fu dapprima assunto come sceneggiatore e poi licenziato.

Nel frattempo le avventure della D.K.A. proseguono, inclinando sempre più verso il drammatico e raccontando le varie coalizioni tra mafia e governo degli Stati Uniti.

 

Gores sembra narrare sempre più in profondità.

In parallelo, pratica anche la sceneggiatura televisiva, scrivendo diversi episodi delle serie Mike Hammer, Colombo, Magnum P.I. e Kojak.

Fino ad arrivare, più di trent'anni dopo (con un Japan's Falcon Award alle spalle e un terzo Edgar Award conquistato per la sceneggiatura televisiva) all'altro suo libro testamento, pubblicato con il benestare di Jo Marshall, l'unica figlia vivente di Hammett.

Si intitola Spade & Archer, ed è il prequel de Il Falcone Maltese.

Il romanzo comincia con le dimissioni di Sam Spade dall'agenzia d'investigazioni dove lavorava, per mettersi in proprio.

Vi si ritrovano vari elementi succulenti per i lettori appassionati: l'assunzione della giovane segretaria Effie Perine, che prepara a Spade le sigarette col tabacco Bull Durham, la relazione di Spade con la moglie del socio Miles Archer, il pigiama a righe bianche e verdi, il libro Casi criminali famosi in America sul comodino accanto al letto di Spade, assieme alla bottiglia di Bacardi.

All'intrico di storie di cui si compone Spade & Archer fa da sfondo una dettagliata ricostruzione della San Francisco anni 20, con il proibizionismo, la caccia ai "rossi" tra gli scaricatori di porto, la crisi economica.

Ma in questo romanzo è soprattutto ripresa in maniera talmente fedele l'obiettività della scrittura di Dashiell Hammett, da portare il lettore a credere di star leggendo una storia scritta proprio da lui.

Solo la grande ammirazione di Joe Gores verso il suo idolo poteva compiere questo miracolo!

D'altra parte, Gores è stato un uomo dagli affetti grandi e duraturi.

Anche la dedica a Spade & Archer che recita: " A Dori (sua moglie dal 1976), la fiamma che illumina il cammino della mia vita" lo dimostra.

 

Joe Gores è riuscito infine a fare vera letteratura.

In vari momenti del libro ricorre il nome di R.L.Stevenson, come se l'autore volesse giocare con elementi classici per indurre a pensare di avere a che fare con un personaggio, Sam Spade, a sua volta ormai un classico.

E sembra prendersi finalmente la rivincita sugli antichi giudizi universitari, facendo commentare al tenente Dundy (usato sia da Hammett che da Gores come simbolo di stupidità) a proposito de L'isola del tesoro: "Puah, libri per ragazzi!".

 

 

(Disegno nella foto Giuliano Fontanella, Gores in Wikipedia.org elaborazione A.C.)