Manzi redenti e suffragette.

Scegliere il personaggio per la stesura di un racconto in funzione dei lettori non è facile, soprattutto se è il genere Romance a cui aspiriamo.

I protagonisti dei Romance sono stereotipati,

non c’è altro modo per definirli e allontanarsi dal cliché bello, bastardo e redento può causare un fiume di critiche da parte delle lettrici.

Lo è ancora di più se si tratta del personaggio femminile, il più delle volte votato alla santificazione prima di incontrare il manzo di turno che le fa perdere ogni collegamento delle sinapsi.

Allo stesso tempo la nostra eroina deve essere originale, intelligente (come possa esserlo con le sinapsi scollegate è un mistero) e farsi travolgere dal vortice della passione senza perdere un briciolo della propria identità.

Un’impresa titanica per chi non vuole essere scontata e noiosa. Per risolvere l’enigma del motivo per cui non si possano invertire i ruoli uomo-donna, a parte iniziare una filippica sull’identità di genere nella cultura occidentale, bisogna risalire all’origine del genere letterario, alla mitica Austen e a Elizabeth Bennet, donna volitiva e controcorrente a cui le altre autrici nel tempo si sono uniformate.

In tempi più recenti il Romance si è arricchito di sottogeneri tra tutti il fantasy, la cui eroina per antonomasia è Bella Swan della saga Twilight, una ragazza con il curriculum etico impeccabile e l’erotico che impazza in questo periodo.

Proprio in merito ai protagonisti di quest’ultimo genere sono sorti problemi di feeling tra autori e lettrici e la responsabilità è di E.L.James e della sua saga di 50 sfumature di grigio. Anastasia Steele, la protagonista è vergine (per circa 50 pagine), ingenua, buona come il pane, votata al sacrificio e alla terapia psicologica avendo a che fare con un uomo disturbato come Mr Grey.

Come far accettare qualcosa di diverso senza essere tacciata di aver creato una creatura amorale a metà tra la prostituta e la ninfomane?

Basterebbe ricordare che tra Elisabeth Bennet e Anastasia Steele ci sono Emma Bovary, Anna Karenina, Istorie d’O, Lady Chatterley, Marguerite Duras, e persino alcune protagoniste di Liala, donne che amano controcorrente, che tradiscono, soffrono e possono soccombere o risorgere più forti di prima.

Donne vere, con i loro dubbi e ambiguità e sono le loro storie che noi vogliamo narrare.